L’ultima apparizione stagionale del Taranto si è conclusa al minuto 51′, in Calabria, nel match sospeso per nebbia contro la Vibonese. Nebbia che metaforicamente avvolge anche il 2022 della squadra pugliese, ancora orfana di vittorie nel nuovo anno. L’ultima vittoria degli uomini di mister Laterza è datata 22 dicembre, in casa della Turris. Dalla trasferta di Torre del Greco sono arrivati 4 pareggi e una sconfitta contro il Monterosi.
Il Catanzaro arriva a Taranto in piena corsa, con la voglia di aumentare il numero di vittorie consecutive e mantenere il trend positivo. Vivarini non avrà a disposizione un perno della difesa come Scognamillo, squalificato per somma di ammonizioni.
I padroni di casa sono una delle tre squadre ancora senza sconfitte casalinghe, con 25 dei 34 punti conquistati proprio tra le mura dello “Iacovone“. Statistica che mostra quanto sia difficile affrontare e battere il Taranto in casa.
Il grande ex Giovinco, che tornerà a disposizione dopo la squalifica scontata nel match contro la Vibonese, sarà uno degli uomini da temere. Insieme a Saraniti è il capocannoniere della squadra, entrambi con 8 reti all’attivo. Una coppia che la difesa delle aquile dovrà tenere d’occhio per disinnescare il potenziale offensivo dei pugliesi.
Taranto alla ricerca di punti per arrivare ai playoff, Catanzaro per trovare la sesta vittoria in fila e mettere pressione alla capolista. Sarà un sabato carico di motivazioni importanti.
L’ANALISI TECNICO-TATTICA
Se il Taranto al suo ritorno in Serie C ha saputo subito trovare una posizione tranquilla in classifica, con l’ambizione, nel migliore dei casi, di centrare i playoff, il merito è anche delle certezze offerte da Laterza. Gli ionici non brilleranno per proposta di gioco e a livello individuale non avranno neanche difensori eccellenti, tuttavia riescono a limitare i danni dietro e a concretizzare le poche occasioni a disposizione: in poche parole, una squadra competitiva, capace di sporcare la partita a quasi tutte le avversarie finora incontrate. La differenza reti recita ventisei gol fatti e ventisei subiti, segno di come il Taranto sia una squadra capace di mantenersi nelle zone intermedie della classifica non solo a livello di punti guadagnati, ma anche a livello di rendimento difensivo e offensivo.
Certo, il rendimento di inizio 2022 non è proprio brillante, ancora non è arrivata la prima vittoria dell’anno nuovo, ma i rossoblu nell’ultima giornata sono stati in grado di limitare la sorprendente Virtus Francavilla di Taurino. Il primo aspetto di cui dovrà preoccuparsi Vivarini, quindi, è come scardinare la difesa rossoblu. Il Taranto parte da un 4-2-3-1 che in fase difensiva diventa 4-4-2 o 4-4-1-1. L’obiettivo è spingere gli avversari a giocare sulle fasce per poi affidarsi nella difesa dell’area sui cross alla coppia Benassai-Riccardi una delle meglio assortite del campionato. Della coppia di mediani, quello di maggior propensione difensiva è Civilleri.
L’altro mediano, capitan Marsili, si occupa di prendersi il pallone dalla difesa e trasmetterlo ai trequartisti e alla punta. In fase di possesso il Taranto è una squadra diretta, che se non ha sbocchi si appoggia ai centimetri del centravanti Saraniti. L’obiettivo, anche con i lanci, è far arrivare i palloni alle tre mezzepunte. Il trequartista centrale, lo conosciamo, è Giuseppe Giovinco, capocannoniere della squadra insieme a Saraniti a quota otto gol. Ai fianchi dell’ex giallorosso dovrebbero agire Mastromonaco a destra e Santarpia a sinistra, due ali dotate di un buon tiro dalla media distanza, proprio come lo stesso Giovinco e capitan Marsili.
Vivarini ha detto di aver notato progressi nella maturità con cui il Catanzaro sa affrontare anche squadre chiuse. La partita col Taranto serve a trovare ulteriori conferme in tal senso.
Samuele Cardamone & Emanuele Mongiardo