A venti giorni dall’inizio dei massimi campionati professionistici, si contunua a discutere su tavoli che nulla hanno a che vedere con quello che era una volta lo sport più bello del mondo.
Il Tar rigetta i ricorsi di Massese, Torres e Nuorese; a questo punto potrebbero già essere definiti gironi e ripescaggi. Ma non è ancora finita, ci sarà il Consiglio di Stato.
La Procura Federale, sulla base della relazione della Covisoc, deferisce sette società:
Avellino (fresco di ripescaggio) e Treviso in B, Venezia e Juve Stabia in 1ª divisione, Manfredonia, Cisco e Scafatese in 2 ª divisione.
A tutte è stato contestato di avere inviato in ritardo la documentazione necessaria per l’iscrizione ai rispettivi campionati di competenza.
Il rischio per le sette società è che la Commissione Disciplinare (ad ottobre?) intervenga sanzionando con ammende e punti di penalizzazione che possono andare dagli uno ai due punti da scontare nel prossimo campionato.
Più punti di penalizzazione rischia l’Avellino (dai 4 agli 8 punti) che ha presentato in ritardo la fideiussione a garanzia dell’iscrizione delle ritenute Irpef ed Enpals, dei pagamenti Ires, Irap e Iva e l’esistenza di debiti nei confronti di Lega Calcio, Fifa e altre società.