L’UDC calabrese, che è composta da dirigenti seri, non si presterà ad un regolamento di conti tutto interno al Partito Democratico. A nessuno sfugge che tutti i nemici dell’on. Loiero si sono schierati per l’accordo PD-UDC che, nei loro desideri, è l’unico modo per mandare a casa un personaggio ritenuto ingombrante.
Bova, Adamo, Lo Moro – dopo avere condiviso per cinque anni responsabilità politiche e di governo con Loiero – ora pensano di rifarsi una verginità, scaricando solo sul Governatore tutti i mali della Calabria. Noi del PdL riteniamo che Loiero abbia sicuramente fallito, portando la sanità nel baratro, ma riteniamo corresponsabile di ciò tutto il ceto dirigente del centrosinistra e in particolare assessori, come Adamo e Lo Moro, che hanno avuto forti responsabilità in settori-chiave.
Ora tutti si affannano a prendere le distanze dal “loierismo”, dopo avere fatto parte organicamente di quel sistema per cinque anni. L’elettorato calabrese non ha le bende agli occhi e farà piazza pulita di un centrosinistra tutto avvitato sulle lotte di potere interne e per nulla interessato ai problemi della Calabria.
Qualunque sarà il risultato finale della faida all’interno del Partito Democratico, l’esperienza del centrosinistra esce a pezzi. L’ultima speranza di sopravvivenza dei vari Bova, Adamo e Lo Moro è legata ad un improbabile accordo con l’UDC che preveda la cessione della presidenza.
Ma, una volta tanto, sono d’accordo con Di Pietro quando dice che “non basta cambiare il pastorello, bisogna cambiare il presepe”. Il presepe lo cambieranno gli elettori calabresi, premiando Scopelliti e il PdL che da mesi sono impegnati nella costruzione – anche con gli amici dell’UDC calabrese – di un grande progetto di rinascita della nostra terra. Sono certo che, nonostante le fibrillazioni nazionali, l’accordo Pdl-UDC, che è frutto di un’intesa politico-programmatica, sarà confermato nei prossimi giorni.
On. Domenico Tallini