Intervistiamo

Tallini: la scelta di Traversa non è un dilemma personale, ma una questione politica

Scritto da Redazione
La soluzione si troverà nelle sedi politiche

 

“La scelta che dovrà compiere l’on. Traversa quando – presumibilmente a metà gennaio – si porrà formalmente la questione dell’incompatibilità tra le cariche di sindaco e parlamentare non è un affare privato, ma è un problema politico che, in quanto tale, troverà le giuste soluzioni nelle sedi politiche deputate a decidere in merito.

Quella che oggi, in virtù di una recente sentenza della Corte Costituzionale, è divenuta un’incompatibilità da rimuovere, era – nelle intenzioni della coalizione di centrodestra – una formidabile opportunità per una città come Catanzaro che aveva perso, durante la fallimentare gestione del centrosinistra, ogni capacità contrattuale nei confronti del Governo e del Parlamento.

La legittima e antica aspirazione dell’on. Traversa di assurgere alla carica di sindaco si è sposata con l’esigenza del PdL di mettere a disposizione della città un amministratore collaudato e che aveva dato ottime prove alla Regione e alla Provincia.

Il progetto del Popolo della Libertà è stato ampiamente premiato dagli elettori, con un risultato al primo turno molto largo per il sindaco e addirittura travolgente per le liste che lo hanno sostenuto.

Ci erano già note le difficoltà di ordine burocratico, finanziario e gestionale che avremmo trovato all’indomani della dissennata esperienza di centrosinistra a Palazzo De Nobili. Sapevamo del forte indebitamento delle partecipate, della fragilità dell’apparato burocratico, dell’esiguità delle risorse a disposizione. Non avevamo solo messo nel conto la gravità della situazione della discarica di Alli, che la sinistra ha esaurito con due anni di anticipo “ospitando” i rifiuti delle altre regioni, e l’irresponsabile operazione di compravendita di Parco Romani compiuta dalla giunta Olivo nelle stesse ore in cui si votava per il nuovo sindaco.

Bisogna dire che il centrodestra è stato, fino ad oggi, all’altezza della situazione. Il sindaco-deputato ha difeso al meglio gli interessi della Città a Roma, ottenendo garanzie sull’ex ospedale militare e sulla Scuola di magistratura, ma soprattutto strappando 20 milioni di euro per il porto di Casciolino.

L’on. Traversa, godendo dell’ampio sostegno di una maggioranza consiliare seria, coerente e coesa, ha potuto cogliere buoni risultati gestionali, tra cui la sistemazione di Giovino e la riqualificazione del cimitero, operando scelte coraggiose e condivise sulla rivoluzione del traffico e della circolazione su corso Mazzini. Dalla Giunta regionale, grazie all’impegno del presidente Scopelliti e dei due assessori di Catanzaro, sono arrivate risposte importanti, come i finanziamenti per il sistema fognario e l’assegnazione dell’Arena Magna Graecia.

Le luci di questi primissimi mesi superano abbondantemente le ombre determinate dalla crisi finanziaria e dalla scarsità di risorse. Il sindaco ha potuto operare in tutta serenità, utilizzando come meglio ha creduto i poteri conferitigli dalla legge, senza incontrare alcun ostacolo né al momento della formazione della giunta né negli altri momenti decisionali. Anzi, si può dire che è stata la maggioranza consiliare a favorire la composizione di taluni problemi scaturiti all’interno dell’area più vicina al sindaco. Mai come in questi mesi c’è stata al Comune una così netta separazione tra gli atti di governo del sindaco e gli atti di indirizzo del Consiglio comunale, con un reciproco rispetto dei ruoli.

Chi, in queste ore, ha irresponsabilmente parlato di condizionamenti verso il sindaco da parte della maggioranza, non solo ha detto il falso, ma ha accreditato l’immagine di un sindaco debole, spaurito e accerchiato che certo non fa onore ad un politico esperto come l’on. Traversa.

Una coalizione che vince con il 62 per cento nel voto al sindaco e con l’80per cento nel voto alle liste ha dei precisi doveri verso un elettorato così vasto. Il Pdl si è assunta la pesante responsabilità di governare la Regione, la Provincia, il Comune Capoluogo, siglando con i cittadini un patto che dovrà essere onorato, pena la perdita di credibilità di un’intera classe dirigente. A ciò bisogna aggiungere che migliaia di persone, nella sola città di Catanzaro, hanno liberamente deciso di aderire al PdL, credendo nel progetto di cambiamento avviato nei principali Enti locali. Ritengo obiettivamente difficile, davanti a tali condizioni politiche, che la scelta dell’on. Traversa possa essere derubricata a semplice dilemma personale”.

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Redazione

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