L’attacco rivolto dal neo assessore all’urbanistica Soriero – non sappiamo se in maniera concordata con il sindaco – ad un noto studio professionale della città mi lascia senza parole.
Che la giunta Olivo fosse evanescente e inconcludente lo sapevamo già. Non immaginavamo però che fosse anche così ingenerosa e addirittura capace di voltare le spalle a professionisti che, in varie forme, hanno sostenuto ed aiutato questa amministrazione, fornendo anche l’unica idea progettuale di cui possa fregiarsi in cinque anni, vale a dire il Sistema Ferroviario Metropolitano meglio conosciuto come il Pendolo.
La “colpa” di questo studio professionale è quella di avere difeso davanti alla magistratura i propri interessi, impugnando l’assegnazione della progettazione del PSC, il piano regolatore della città, da cui è stato escluso. Non entro nel merito delle pretese dello studio professionale. Ci sono i giudici per questo.
Ma è evidente che la giunta Olivo non ammette alcuna forma di dissenso. I professionisti che erano stati pubblicamente incensati ed osannati, tanto da avergli dedicato una mostra alle galleria del San Giovanni, sono improvvisamente diventati un ostacolo per l’amministrazione. Secondo l’assessore Soriero, questi studi professionali “famelici” dovrebbero essere presto sostituiti da neo laureati. Quanta demagogia. Mi riesce difficile immaginare un neo laureato in ingegneria, per quanto bravo, alle prese con una progettazione complessa come la Metropolitana o le scale mobili o il Piano regolatore.
Io non ho la pretesa di fare il difensore d’ufficio di illustri professionisti cittadini che, per quanto possa ricordare, hanno raggiunto alte vette sia in Italia che all’estero. Non posso neppure buttarla in politica, poichè è risaputo che uno di questi insigni professionisti ricopre importanti ruoli rappresentativi nel Partito Democratico. Posso solo dire che il valore professionale deve essere riconosciuto, a prescindere dai colori politici. E’ quello che stiamo facendo alla Regione, dove il presidente Scopelliti sta impegnando forze nuove e preparate, senza andare a controllare la tessera che hanno in tasca. Io penso che i migliori professionisti della città debbano essere considerati una risorsa, da utilizzare correttamente per un grande progetto di sviluppo, e ritengo pertanto ingiusta e ingenerosa questa politica dell’usa e getta.
Domenico Tallini
Consigliere Comunale di Catanzaro
Assessore Regionale al Personale della Regione Calabria