L’ex presidente Loiero è rimasto ormai solo nel disperato tentativo di difendere il fallimentare operato della sua giunta. Su questo terreno non lo seguono più nemmeno i suoi compagni di partito che fanno a gara a prendere le distanze da un presidente che si è fatto bocciare sonoramente dagli elettori e che pretenderebbe di continuare a dettare le regole.
Dopo la patetica autodifesa sul dissesto della sanità, ecco ora un nuovo tentativo di mistificare la realtà in materia di protezione civile e salvaguardia del territorio. All’ex presidente Loiero non sono andate giù le critiche, peraltro molto garbate , che il sottosegretario Guido Bertolaso ha ieri rivolto alla passata gestione della Protezione Civile regionale. Capiamo l’ex Governatore: visto che a capo di quella struttura c’era un suo fedelissimo, impegnato in altre faccende e subissato di incarichi, i rilievi di Bertolaso gli bruciano molto. Ma ancora di più dovrebbero bruciargli gli insuccessi collezionati in occasione di tutti gli eventi calamitosi abbattutisi sulla Calabria, primo fra tutti la frana di Cavallerizzo che è ancora lì, dopo cinque anni. E anche in occasione della frana di Janò, lo stesso Comune di Catanzaro, amministrato dall’identico schieramento politico di Loiero, lamentò l’inerzia della Protezione Civile regionale. Ma in quelle ore c’erano le primarie del Partito Democratico e tutti, compreso il responsabile della Protezione Civile, avevano cose più importanti da fare.
Le critiche di Bertolaso a Loiero riguardano il metodo di lavoro della passata giunta regionale che non è stata capace di concentrare i propri sforzi sulle vere e reali criticità del territorio, preferendo disperdere in mille rivoli le già insufficienti risorse.
Il presidente Scopelliti nei suoi primi cento giorni sta percorrendo, assieme alla sua giunta, la strada della concretezza. L’individuazione delle tre criticità – Janò di Catanzaro, Gimigliano e Maierato – consente ora alla Regione Calabria di avviare, di concerto con i Comuni interessati, altrettanti piani di interventi strutturali che possono già contare su un finanziamento di 6 milioni e 500 mila euro.
Sono queste le risposte concrete che attendono i cittadini. Le polemiche acide dell’ex Governatore, novello soldato giapponese sull’isola deserta, non interessano più nessuno. Qualcuno dovrebbe spiegargli che la guerra è finita, che le elezioni si sono svolte e che alla guida della Regione c’è un giovane e brillante amministratore che i calabresi apprezzano sempre di più.
On. Domenico Tallini
Assessore Regionale al Personale
Regione Calabria
