La Striscia

Superato l’esame trasferta: il Catanzaro c’è

Giallorossi letali dal 40° in poi. Masini e Giampà stendono il Neapolis tre mesi dopo Perugia

È una bella struttura il “Vallefuoco” di Mugnano di Napoli, ma più che uno stadio adatto a disputare un campionato professionistico, sembra un ottimo impianto per gli allenamenti. Tifosi il Neapolis non ne ha perché è “scappato” da Frattamaggiore. Torna quindi a Mugnano e ad accoglierlo trova circa 100 spettatori napoletani divisi fra parenti e amici dei calciatori, qualche dirigente e un centinaio di giallorossi che senza Ultras al seguito si sforzano di intonare cori per sostenere i propri beniamini. Nessuna sorpresa sulla formazione iniziale della squadra di Ciccio Cozza. Accursi occupa il posto di Sirignano, per il resto modulo e formazione identici alla scorsa domenica. L’unica vera novità è che per la prima volta in questa stagione il Catanzaro indossa la divisa bianca con banda trasversale giallorossa, stile Bologna fine anni ’60. Dopo il minuto di raccoglimento per la tragedia dell’Isola del Giglio si parte.

Il Neapolis sa di essere inferiore tecnicamente ai calabresi e sin dall’inizio cerca di alzare il ritmo pressando a uomo. Spesso a centrocampo c’è traffico e i nostri portatori di palla sono sistematicamente aggrediti, guidati dall’esperto Marinucci Palermo che randella a tutto spiano. Il tecnico dei nerostellati conosce le potenzialità dei giallorossi e schiera due ali larghe che, giocando alte per gran parte del primo tempo, bloccano le avanzate di Giampà a destra e di Squillace a sinistra. I due esterni catanzaresi, che sono una delle fonti di gioco dello schieramento di Ciccio Cozza, devono anche preoccuparsi di difendere. Nella zona nevralgica del campo soffriamo la grinta degli avversari e il duo Quadri-Maisto non decolla ma capisce che la palla va mollata subito.

nostri comprendono che la leziosità non serve e che bisogna mettere la gamba per evitare che loro arrivino prima sul pallone. La lezione di Lamezia è servita. In questa fase il Catanzaro si dimostra squadra perché ognuno aiuta il compagno. Esposito corre come un matto per pressare su difensori e centrocampisti, idem Carboni nella zona di sua competenza. Dopo un paio di calci d’angolo battuti dai napoletani, è Mengoni che deve uscire su De Falco pericoloso su una ripartenza. Subito dopo Esposito al momento di calciare è contrato in area e il rigore potrebbe starci. Rimaniamo con il dubbio e alla fine sarà questa l’unica svista per il bravo arbitro Paolini di Ascoli Piceno ben coadiuvato dai suoi collaboratori. La partita fino al 40° è giocata a centrocampo con un pressing asfissiante da ambo le parti e con un gioco maschio, pochi gli spunti sotto porta.

Serve una giocata per sbloccare la partita e allora sale in cattedra Giampà. Si accentra dalla destra e con un delizioso esterno serve Masini che si gira in area e calcia di destro trafiggendo Pettinari, ingannato da una deviazione del centrale napoletano. Sbloccato il risultato il Catanzaro non commette l’errore di rilassarsi. Il Neapolis ferito si ributta con vigore in avanti ma i nostri ormai sono in partita e sono attenti su ogni pallone. Da una rapida ripartenza nasce l’azione del secondo goal. Esposito è bravo a conquistare e difendere un pallone, Giampà dalla destra si accentra e l’australiano è bravo a servirgli un assist al bacio. Un calciatore normale quel pallone l’avrebbe mandato nel vicino quartiere di Scampia. Mimmo da Girifalco invece no. Colpisce in corsa di prima intenzione di collo esterno infila da trenta metri alla destra del portiere avversario vanamente proteso in volo. Indubbiamente il goal di Giampà è il goal più bello dei 31 segnati dai giallorossi in questa stagione.

Domenica scorsa era toccato a Quadri oggi a Giampà. Nulla da dire sulla campagna di rafforzamento della squadra di Cosentino che ancora non è finita. La ripresa inizia com’era terminato il primo tempo. C’è una sola variante: esce Accursi ancora non al 100% ed entra Narducci. Papasidero va a giocare al centro della difesa. Il Neapolis non si è ancora arreso e cerca d’impensierirci, ma ormai i giallorossi sono padroni del campo. Era prevedibile che i napoletani non potessero continuare a correre e pressare come forsennati e allora la qualità del Catanzaro esce fuori e iniziamo a tenere palla come poche altre squadre sanno fare. Quadri e Maisto salgono di tono e diventano i padroni assoluti del centrocampo, Giampà pur non affondando sulla destra diventa un punto di riferimento per i compagni. Affidare il pallone a lui e Quadri è come metterlo in cassaforte. L’ex modenese per capirci diventa quasi un regista di fascia. Con le debite proporzioni, ricordate Beckham quando giocò nel Milan?

Affonda una sola volta e per poco Masini non segna un gollazzo di tacco. Con il Neapolis aperto sfioriamo il goal ripetutamente: Masini, Bruzzese (subentrato a Esposito) e Maisto si divorano tre nitide palle goal. Carboni subisce falli a ripetizione e fa salire la squadra. Dall’altra parte con l’ingresso dell’attaccante Foggia il Neapolis dà più peso in attacco ma Mengoni pur non essendo mai severamente impegnato è sempre pronto. E poi una nota di merito per Papasidero. Le prende tutte, di testa, di piede, fa le cose semplici e quando sa di poter andare in difficoltà non ci pensa due volte a sparare il pallone in tribuna.

L’obiettivo di oggi era vincere e vittoria è stata. Domenica riposeremo e mercoledì ci sarà l’intervallo di Coppa Italia ad Andria. Il Catanzaro era chiamato all’esame trasferta ed ha dimostrato di esserci e soprattutto di aver innalzato notevolmente il livello tecnico della squadra. La personalità e la qualità ci sono, la società c’è. Dopo il meritato riposo di domenica ci attende l’Ebolitana per riprendere la corsa verso la promozione. All’autogrill incontriamo il presidente davanti a un caffè. Da una vita non ricordavamo la seguente frase ”Guagliò c’è u Presidenta”. Stretta di mano, baci e abbracci, noi contenti e lui felice che sogna come noi palcoscenici più adatti per il nostro Catanzaro.

Forza Giallorossi

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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