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Sudtirol al “Ceravolo”! La speranza è raccogliere punti

Scritto da Lorenzo Fazio

Il focus di Lorenzo Fazio presenta l’avversario di turno. Al “Ceravolo” c’è il Sudtirol!

Arriva al “Ceravolo” il sempre pericoloso Sudtirol, un vero modello di società altamente professionale e una squadra gregaria. Il Sudtirol si è dimostrata in passato, e anche tutt’ora, avversario difficile da affrontare e sempre sul pezzo. Mister Federico Valente, allenatore giovane ma con una buona esperienza alle spalle, sa mettere bene in campo la sua squadra e far bene le due fasi di gioco. Al “Ceravolo” sarà sicuramente una bella sfida, come quella dello scorso anno. Scopriamo nel dettaglio il prossimo avversario del Catanzaro.

Il modello Sudtirol e la “Formula Biancorossa”
Il calcio è una storia di passione, sacrifici e trionfi. Il Fussball Club Südtirol è la squadra professionistica più al nord d’Italia ed il suo percorso sportivo è partito nel 1995 da un gruppo di imprenditori che, a dispetto dello scetticismo iniziale, si sono uniti con l’idea di fondare una società calcistica in Alto Adige. In poco meno di trent’anni il Club ha raggiunto la serie B, sfiorando addirittura la categoria maggiore nella stagione 22/23, e ha conquistato il cuore degli appassionati di calcio con la sua ascesa oltre ogni aspettativa. Rai Documentari racconterà questa storia con “Formula Biancorossa”, il documentario che andrà in onda venerdì 16 su Rai3 in day time alle ore 16:00. Gli straordinari risultati ottenuti in campo sono il frutto di un lavoro paziente e intelligente sulle proprie risorse, grazie anche ad un forte senso di identità sociale e territoriale, un modello societario solido e, soprattutto, il talento indiscusso dei suoi giocatori. La storia del Club viene narrata nel documentario attraverso le testimonianze di calciatori, dirigenti, tifosi e volti storici dell’Alto Adige. Il capitano Fabian Tait e il portiere Giacomo Poluzzi aprono le porte degli spogliatoi e ci rendono partecipi dei loro allenamenti e delle loro vite da atleti. Come indica il nome, l’FC Südtirol non rappresenta una singola città, bensì fa da ambasciatore per un’intera provincia: l’Alto Adige. L’FCS, così viene chiamato dai tifosi, è un modello di integrazione per i tre gruppi linguistici presenti in Alto Adige e lo stadio, di cui si vede la costruzione nel documentario, è un punto d’incontro per tifosi di madrelingua italiana, tedesca e ladina.
Rai Documentari rende omaggio alla squadra altoatesina, offrendoci un racconto sportivo che celebra la grandezza dei campioni che la compongono e gli elementi che hanno determinato il loro successo. Il tutto come riportato da AGIPRESS.

L’allenatore: Federico Valente
Il tecnico è nato il 20 luglio 1975 a Solothurn, in Svizzera, ma è cittadino italiano, in virtù delle origini dei suoi genitori. Ex portiere professionista, nel corso della carriera agonistica ha militato in diverse squadre elvetiche, tra le quali l’FC Thun e l’FC Wohlen. Tra le esperienze più importanti da primo allenatore vanta dal 2021 e fino al termine della scorsa stagione la guida della compagine Under 19 del SC Friburgo. Con lo stesso club dal 2018 al 2021 ha guidato l’Under 17 e nella stagione precedente la squadra Under 16. A partire dal 2013 ha allenato nel settore giovanile del FC Zurigo. Nell’estate 2017 ha vinto con la formazione U16 il campionato nazionale. Vanta inoltre esperienze da match analyst, sempre con l’FC Zurigo, in prima e seconda divisione svizzera. Ha lavorato con gli allenatori Urs Meier, Massimo Rizzo, Uli Forte e Sami Hyypiä. Nel 2012 ha conseguito il patentino Uefa A, mentre ora sta svolgendo il percorso per acquisire il titolo Uefa Pro. Vanta, tra gli altri percorsi formativi: Uefa A Youth Diplom (2016) e BTA Swiss Olympic (2017). A giugno ha rinnovato con il Sudtirol, dopo aver guidato prima la Primavera 2 e in seguito la prima squadra. e conseguito la licenza UEFA PRO.

Lo staff tecnico di mister Federico Valente
Nicolò Cherubin continua ad assistere Valente in qualità di allenatore in seconda, mentre Danilo Chiodi prosegue nell’incarico di preparatore atletico. Massimo Marini conserva il ruolo di allenatore dei portieri.
Lo staff tecnico si arricchisce con l’ingresso di due nuove figure: Alberto Andorlini nel ruolo di preparatore atletico e William Luzi in quello di match analyst. Alberto Andorlini, nato il 31 maggio 1962 a Firenze, in possesso dell’abilitazione F.I.G.C e della laurea in scienze motorie, porta con sé un’esperienza di oltre 25 anni nel calcio professionistico, avendo collaborato con club di assoluto prestigio quali Fiorentina, Chelsea, Siena, Palermo, Udinese, Inter, Parma e la Nazionale Italiana Femminile.
L’altra novità è rappresentata dall’ingresso di William Luzi nel ruolo di match analyst. Luzi, nato l’8 gennaio 1986 ad Ascoli Piceno, laureato in economia, possiede la qualifica di allenatore UEFA C oltre alla certificazione di match analyst F.I.G.C. Ha maturato esperienza come match analyst nel settore giovanile dell’Ascoli e successivamente in prima squadra nel campionato di Serie B. I preparatori atletici Danilo Chiodi e Alberto Andorlini si avvarranno inoltre della collaborazione di Lorenzo Bartolini, nato il 7 aprile 1998 a Forlì, chiamato ad apportare ulteriore supporto allo staff tecnico biancorosso.

Ex Sudtirol, ora al Catanzaro: il centrocampista Marco Pompetti
Pompetti New Era! Non è il titolo di un talk show ma può esserlo benissimo l’inizio di stagione di Marco Pompetti, ex di turno nella sfida con il Sudtirol, in questo primo scorcio di stagione e in particolare nelle sfide disputate al “Ceravolo” in cui la squadra è sembrata maggiormente brillante, spinta dal proprio pubblico . Quando Caserta ha optato per i tre centrocampisti in mezzo al campo in quella sfida e le tre “P” Petriccione, Pontisso e Pompetti hanno potuto giostrare, garantendo anche una buona copertura, e si sono visti i risultati. Al “Ceravolo” Pompetti ha strappato applausi e anche in trasferta ha dimostrato sempre autorità ed esperienza. La solita corsa a tutto campo del 21 giallorosso ma quello che risalta agli occhi e lo splendido modo di girare il pallone e calciare la sfera, è questo che emerge dalla nuova stagione di Pompetti. Marco è sicuro in tutto quello che fa, sbaglia poco e nulla, si è propone in ogni azione ed è stato lui stesso a far partire gran parte delle azioni. Prestazioni a tratti, probabilmente, di ben altra categoria senza voler eccedere nelle felicitazioni e con una maggiore attenzione da migliorare in fase difensiva. Gli spunti e il governo del pallone non mancano mai e bisogna cercare una maggiore soluzione goal perché Pompetti ha nelle corde la conclusione dalla distanza, vedi il goal allo Spezia lo scorso anno. Marco ha le qualità per calciare a rete, spaccare la porta e può e deve crescere tanto in questo senso. Colloquia tanto con i compagni a tutto campo durante le partite, incoraggia e si aiuta tanto con Cassandro sull’out di destra e si confronta spesso con Caserta e con il suo staff in cerca delle migliori soluzioni. Può e deve crescere tanto il giocatore abbruzzese che ha alle spalle già un percorso di carriera importante e ha ancora tante belle pagine da scrivere per raggiungere la massima serie. Il suo grande sogno e obiettivo. Vamos Marco!

Autore

Lorenzo Fazio

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