“Su Facebook una certa Donatella Galli, della Lega, ha postato un’immagine in cui dice di odiare i meridionali, elogia Hitler, offende la memoria degli ebrei: è una cosa così incredibile che fatico a crederla vera, ma in ogni caso la procura competente deve agire o contro questa persona o contro chi, eventualmente, ha pensato di fare uno scherzo delirante”.
E’ quanto afferma Mario Campanella, ex portavoce del Pdl calabrese che rende noto di aver “trasmesso la foto al presidente Fini, per chiedergli un intervento, conoscendo come interpreta i criteri di tolleranza, rispetto, pace. Se una cosa del genere può circolare su Facebook allora vuol dire che questo social network deve avere dei filtri – dice Campanella – mentre se si tratta veramente di un annuncio, allora il sig Maroni è hiamato ad espellere immediatamente la signora in questione”.
“Egregia signora Donatella Galli, pardon! anzi Gallina, era da tanto tempo che esponenti della Lega non davano il meglio di sé, con le vecchie tradizioni razziste e xenofobe”. Esordisce così, in una lettera aperta, invece il sindaco di Acquaformosa (Cosenza), Giovanni Manoccio, che ha indirizzato la missiva a Donatella Galli, esponente dell’Amministrazione provinciale di Monza-Brianza. Galli, secondo quanto riferisce Manoccio, ha realizzato e pubblicizzato su internet una cartina dell’Italia in cui è stato cancellato il Mezzogiorno.
“Speravo vivamente che, una volta scoperto il “Familismo Amorale ” e “La raccolta di Diamanti e lingotti d’Oro”, il movimento – dice il sindaco – si sarebbe dedicato a chiamare ditte specializzate per disinfettare via Bellerio e dintorni, cercando di allontanare sia gli ‘ndranghetisti che i faccendieri che a iosa hanno frequentato le vostre sedi. Nel vedere la cartina geografica in cui l’Italia inizia molto più a nord e notando che Lei, in un solo attimo, abbia cancellato l’esistenza di tante persone, tante famiglie, tanta storia, tanta economia, tanta cultura, ecc., ho pensato per un momento dove si sarebbe trasferita la casalinga siciliana, il bracciante pugliese, il medico Lucano, il precario calabrese, l’attore campano e via dicendo. Ho immaginato un terremoto, uno tsunami, un’alluvione, ed ho poi riflettuto che Lei da sola ha fatto più danni – conclude Manoccio – di tutte queste forze della Natura messe assieme”.