PAROLA D’ORDINE: RILANCIAMO L’U.S. 1929

Partiti dal piazzale antistante lo stadio, al termine di Catanzaro-Olbia, oltre
500 tifosi hanno sfilato per le vie della città, al grido di “Rilanciamo
l’U.S. 1929”. Un grido di allarme, di stimolo alla cittadinanza, di protesta
verso quel mondo imprenditoriale e politico cittadino che ha abbandonato fino
ad oggi il Catanzaro al suo destino. E verso i politici, ma soprattutto verso
gli imprenditori, o “prenditori” della città, coloro cioé
che hanno fatto le loro fortune economiche e politiche grazie ai catanzaresi,
e che nulla hanno dato in cambio, è stata rivolta la protesta degli Ultras
e dei tifosi.
Tifosi ormai stufi di galleggiare da anni nel limbo della C2. Non è più
pensabile, sotto il ricatto del possibile fallimento, accettare gestioni improvvisate,
con ambizioni proclamate e mai concretizzate: bisogna avere il coraggio di rischiare,
ma il sogno è quello di tornare nel calcio che conta, non di sopravvivere
ai margini del professionismo. E allora, a costo di sembrare nostalgici, sognatori,
pazzi forse, via ad intonare un inatteso: “TORNEREMO IN SERIE A”.
E poi ancora cori dedicati a “O Rey”, Massimo Palanca, che i tifosi
sperano possa tornare a Catanzaro per contribuire alla rinascita della squadra
giallorossa.
Alla rabbia si è unito dunque un velo di ottimismo per il futuro, anche
perché ormai il fondo è stato toccato, se è vero che tanti
dei ragazzi presenti al corteo hanno cominciato ad amare il Catanzaro già
in C2, senza mai averlo visto calcare campi più prestigiosi, se non nei
racconti dei più grandi.
Momenti di sincera emozione si sono vissuti quando i tifosi, nelle vicinanze
dell’abitazione che fu di Massimo Capraro, hanno gridato ad alta voce il suo
nome: “..sarebbe qui con noi adesso, gridate forte, che ci senta dal cielo…”
Cori, fumogeni e la simpatia dei passanti hanno accompagnato il numeroso corteo,
che si spera ottenga il risultato sperato: l’impegno concreto e fattivo di politici
e imprenditori per il rilancio della gloriosa U.S. Catanzaro 1929.