Chi paga la tariffa base del parcheggio a pagamento e prolunga la sosta oltre alla scadenza del tagliando, non può essere multato.
Lo ha sottolineato nelle scorse ore il Ministero dei Trasporti, evidenziando due precedenti specifici pareri già rilasciati sul tema negli anni precedenti (25783/2010 e 3615/2011).
Sempre secondo il Ministero: i Comuni o chi ha la concessione possono chiedere esclusivamente <>.
Il caso farà sicuramente discutere. Perché un parere del 2010 che poteva agevolare e tutelare il popolo degli automobilisti è stata sommerso?
Quante scene di polemiche scoppiate fra la polizia locale da una parte ed i guidatori di autovetture dall’altra, che si alterano per aver ricevuto un verbale solo per pochi minuti di ritardo rispetto a quanto pagato?
Ora gli automobilisti che hanno ricevuto sanzioni simili e, sentendosi dalla parte della ragione, vogliono contestarle, possono agire in due modi: proporre ricorso al Prefetto competente territorialmente entro 60 giorni dalla notifica della multa (in caso di rigetto, si dovrà pagare il doppio dell’importo dovuto), in alternativa si può adire il giudice di pace entro 30 giorni.
Occorre precisare che, in quest’ultimo caso, la via scelta sarà più onerosa, considerato il contributo unificato di 37 euro e le spese legali.