Il Csm si appresta a revocare in via immediata tutti gli incarichi sportivi, non solo quelli presso la FIGC. E’ questo l’orientamento che e’ emerso oggi in plenum, ma il voto e’ stato rinviato a domani. La proposta di revocare da subito tutti gli incarichi di giustizia sportiva e’ stata formulata dal togato di Unita’ per la Costituzione, Nello Stabile, che invece in commissione aveva proposto con la maggioranza di far cessare gli incarichi in corso alla loro scadenza naturale e comunque entro il 1/o gennaio del 2007.
Secondo Stabile il mutamento di linea e’ motivato dagli ultimi fatti emersi sul cosiddetto scandalo del calcio.
Le posizioni inizialmente in discussdo di adottare “provvedimenti che possono poi essere sospesi dal giudice amministrativo”. “Per questo, benvenga la regola di tutti gli incarichi – ha spiegato – ma dobbiamo arrivare ad una delibera ben motivata”.
“E’ legittimo che il Csm possa intervenire sull’onda emotiva di ció che accade fuori – ha fatto eco Ernesto Aghina, togato del Movimento per la giustizia – ma la vicenda degli incarichi sportivi ha da sempre interessato il Consiglio. Si poteva e si doveva intervenire prima”. Da parte sua Stabile ha replicato: “Serve un’efficace opera di prevenzione da parte del Csm” ha detto, rivendicando la legittimità di una posizione piú rigida oggi rispetto a quanto era accaduto un paio di settimane fa in Commissione”.
Un cambio di opinione che lo stesso vicepresidente del Csm Virginio Rognoni ha giudicato “legittimo” dopo gli ultimi sviluppi delle inchieste: “Mi auguro che la convergenza sia possibile”, è l’auspicio del ‘numero due’ di Palazzo dei Marescialli. Terminato il dibattito, è stato lo stesso Rognoni a comunicare che l’esame del ‘caso’ riprenderà domani mattina in plenum. Fino ad allora i consiglieri lavoreranno per arrivare ad un testo unitario, che contenga lo stop fin da ora a tutti gli incarichi di giustizia sportiva
Secondo Stabile il mutamento di linea e’ motivato dagli ultimi fatti emersi sul cosiddetto scandalo del calcio.
Le posizioni inizialmente in discussdo di adottare “provvedimenti che possono poi essere sospesi dal giudice amministrativo”. “Per questo, benvenga la regola di tutti gli incarichi – ha spiegato – ma dobbiamo arrivare ad una delibera ben motivata”.
“E’ legittimo che il Csm possa intervenire sull’onda emotiva di ció che accade fuori – ha fatto eco Ernesto Aghina, togato del Movimento per la giustizia – ma la vicenda degli incarichi sportivi ha da sempre interessato il Consiglio. Si poteva e si doveva intervenire prima”. Da parte sua Stabile ha replicato: “Serve un’efficace opera di prevenzione da parte del Csm” ha detto, rivendicando la legittimità di una posizione piú rigida oggi rispetto a quanto era accaduto un paio di settimane fa in Commissione”.
Un cambio di opinione che lo stesso vicepresidente del Csm Virginio Rognoni ha giudicato “legittimo” dopo gli ultimi sviluppi delle inchieste: “Mi auguro che la convergenza sia possibile”, è l’auspicio del ‘numero due’ di Palazzo dei Marescialli. Terminato il dibattito, è stato lo stesso Rognoni a comunicare che l’esame del ‘caso’ riprenderà domani mattina in plenum. Fino ad allora i consiglieri lavoreranno per arrivare ad un testo unitario, che contenga lo stop fin da ora a tutti gli incarichi di giustizia sportiva