Dopo 12
anni nel girone meridionale della C2, il Catanzaro inizia ad assaporare subito
le più ampie distanze delle trasferte di C1. La prima tappa per la truppa
di Braglia e per i numerosi sostenitori giallorossi al seguito sarà Lanciano.
Questa gara rappresenterà la prima di ben cinque trasferte che il Catanzaro
dovrà affrontare in Abruzzo: seguiranno Giulianova, Teramo, L’Aquila
e, nell’ultima di campionato, Chieti.
Probabilmente il Lanciano è la squadra meno blasonata delle compagini
abruzzesi di serie C1, ma la trasferta allo stadio “Guido Biondi”
(che può contenere fino a un massimo di 10.000 persone e che è
al centro di una diatriba tra società e Comune) si presenta comunque
temibile.
La società rosso-nera è stata fondata nel 1920, ma il suo risultato
migliore è il campionato di terza serie. Negli ultimi anni il Lanciano
si sta facendo valere su tutti i campi della serie C. Infatti, dopo il salto
nel professionismo grazie alla vittoria nel Campionato Nazionale Dilettanti
(CND) del 1998-99, due anni dopo gli abruzzesi vinsero anche il campionato di
C2. Al primo anno di C1, nel 2001-2002, il Lanciano sfiorò la promozione
perdendo di misura i play-off contro la corazzata Taranto, in due spettacolari
partite giocate senza il bomber Ranalli. Nella gara d’andata Gennari,
Karasavvidis e Pestrin ribaltarono il gol iniziale di Riganò, ma al 94°
Galeoto segnò per i pugliesi il gol che poi sarebbe risultato decisivo.
Infatti, nella bolgia dello “Iacovone”, il Taranto ribaltò
il risultato con Marziano e Giugliano, e a nulla servirono il gol di Taccola
e il disperato assalto finale degli abruzzesi.
Gli artefici della scalata al calcio che conta del Lanciano sono essenzialmente
due: il presidente Ezio Angelucci e Fabrizio Castori, l’allenatore della
doppia promozione e della semifinale col Taranto, nonché dell’ultimo
ottimo campionato del Lanciano, giunto settimo a pochi punti dalla zona play-off.
Ma l’ultima estate ha portato una ventata nuova in casa rosso-nera.
LA
SQUADRA
Il ciclo-Castori
si è concluso. Il presidente Angelucci ha scelto come sostituto Lillo
Puccica, allenatore d’esperienza, prelevato dalla Viterbese. Con Castori
sono partiti da Lanciano quasi tutti i giocatori “storici” del ciclo
vincente. Particolarmente rilevanti sono state le perdite dell’esperienza
di Taccola in difesa, delle geometrie di Gennari e della fantasia del talentuoso
Pestrin a centrocampo. Proprio i tre che, insieme a Karasavvidis, segnarono
il punto più alto della storia del Lanciano. Sono arrivati a rimpiazzarli
Movilli, che ha seguito Puccica da Viterbo, e due centrocampisti di categoria:
Gentilini, 33 anni e una carriera vissuta sui campi di C1, e Andrea Bussi, vecchia
conoscenza catanzarese. L’ex giallorosso, con esperienze di B col Catania,
non è mai riuscito a compiere il definitivo salto di qualità,
Soprattutto a causa dei guai fisici che negli ultimi dieci anni non gli hanno
mai consentito di disputare più di 13 partite in un campionato.
Con la cessione di Gennari alla Sambenedettese a pochi giorni dall’inizio
del campionato, il Lanciano ha perso il faro che aveva illuminato il suo centrocampo
nelle uscite di agosto, ma Gentilini e Bussi (che domani non giocherà perché squalificato) non dovrebbero farlo rimpiangere.
La difesa, invece, può essere sicuramente migliorata: imminente l’arrivo
di un nuovo centrale. L’attacco è senz’altro il reparto più
attrezzato con la conferma del brasiliano Ferreira, di Cau e del capitano Nassi,
bomber di categoria. Accanto a loro c’è attesa per il recupero
di Andrea Conti, figlio mai esploso completamente del grande Bruno, e per Luca
Corradi, 10 gol l’anno scorso a Trento.
Formazione-tipo (3-4-3):
Cano; Masini, Movilli, Cavola (Paris); Marchini, Gentilini, Bussi, Maggiolini;
Conti (Ferreira), Nassi, Corradi.
VERSO
LANCIANO-CATANZARO
Il ritardo
nel completamento dell’organico abruzzese e il cambio di allenatore hanno
creato alcuni scompensi, accentuati dalla partenza di Gennari. Il 3-4-3 di Puccica
va ancora assimilato.
In Coppa Italia i rosso-neri hanno ottenuto 4 punti in tre partite, pareggiando
in casa con la Rosetana 0-0, perdendo 1-0 a Chieti e battendo 5-0 al “Biondi”
la rimaneggiata Fermana. Alla prima trasferta del campionato, però, il
Lanciano ha subito una bruciante sconfitta nell’affascinante incrocio
di ricordi contro l’ex squadra di Puccica, Movilli e Masini, la Viterbese,
che si è imposta per 2-0. Ma il risultato non deve ingannare. Gli abruzzesi
hanno disputato una discreta partita, costruendo molte palle-gol e colpendo
anche un palo, mentre la Viterbese ha concretizzato le due uniche azioni pericolose
costruite.
L’undici che ha giocato domenica scorsa a Viterbo non dovrebbe subire
molte modifiche. Tra i nuovi arrivati, infatti, l’ex Bussi è squalificato,
mentre sono da verificare le condizioni di Gentilini. In porta giocherà
Cano, nonostante l’errore che domenica a Viterbo ha consentito ad Evacuo
di sbloccare il risultato. In difesa e in attacco dovrebbero giostrare i titolari,
mentre il centrocampo è un rebus ancora da risolvere, viste le non perfette
condizioni fisiche di Gentilini, Moresi e Conti.
In definitiva, la gara è alla portata del Catanzaro. I due moduli speculari
e offensivi dovrebbero garantire una partita spettacolare e con tanti gol. In
questo senso i due tridenti d’attacco sono una garanzia. Bisognerà
presidiare molto bene le fasce e sfruttare la maggiore qualità del centrocampo
per servire al meglio i nostri attaccanti che potrebbero infilarsi nelle maglie
di una difesa rosso-nera apparsa titubante nella prima uscita in terra laziale.
TIFOSI
Il Lanciano
nella passata stagione ha avuto una media di 2.312 spettatori, decima tra le
squadre del girone B della serie C1, con 1.125 abbonati (7° posto assoluto).
La partita più seguita è stato il derby con il Pescara: 4.330
spettatori.
Il principale gruppo della curva rosso-nera sono gli “Ultras Lanciano”,
gemellati con i tifosi di Teramo, Montevarchi e Risceglie. Le principali rivalità
sono con gli ultras del Giulianova, del Chieti e del Teramo.
GIROVAGANDO
PER LANCIANO
Per chi
volesse trascorrere qualche ora o qualche giorno a Lanciano, in questi giorni
la cittadina abruzzese presenta numerose iniziative all’interno della
manifestazione “Settembre Lancianese”. Molto carino è il
borgo, ricostruito dopo il terremoto del 770. il monumento principale della
città è il Ponte di Diocleziano con la soprastante Basilica della
Madonna del Ponte, un particolare complesso architettonico, strano per la sua
struttura, ma affascinante. Da visitare assolutamente anche Lanciano Vecchia
con le sue stradine ricche di botteghe di artigiani (anche se ormai in rovina),
ricordo di un passato nobile.
Un motivo in più per seguire il Catanzaro in questa prima trasferta di
C1.
Si ringraziano
www.comune.lanciano.ch.it
http://utenti.lycos.it/sslanciano
Ivan Pugliese