Straordinaria ouverture per “Calabria Palcoscenico”, il programma teatrale e musicale varato dalla Regione Calabria – Dipartimento Cultura e Istruzione e dal Ministero dei Beni culturali, in collaborazione con nove Comuni e i principali teatri della regione.
Lunedì 10 novembre, il Teatro Politeama di Catanzaro ospiterà una delle quattro tappe italiane del tour mondiale di Laurie Anderson, la celebre “performance artist” divenuta famosa in tutto il mondo per le sue originali creazioni musicali.
Le altre tappe italiane del tour della Anderson sono Milano, Bari e Reggio Emilia. Ad accompagnarla, probabilmente, ci sarà anche lo storico compagno, Lou Reed (che ha sposato appena qualche mese fa nel Colorado) che comunque si limiterà ad assistere dalla platea allo spettacolo “Homeland”.
Il direttore artistico di “Calabria Palcoscenico”, Giancarlo Cauteruccio, ha dunque messo a segno un colpo magistrale, assicurandosi uno degli eventi più importanti di questo fine 2008 in Italia.
Il programma generale di “CP” sarà illustrato martedì 4 novembre, alle 12,30, al Politeama di Catanzaro, con una conferenza tenuta dal vicepresidente e assessore alla cultura della Regione, prof. Domenico Cersosimo, e dal direttore artistico Giancarlo Cauteruccio. Parteciperanno i rappresentanti dei Comuni e dei Teatri che hanno aderito al progetto.
Ma torniamo allo spettacolo di Laurie Anderson (è già iniziata la prevendita dei biglietti al botteghino del Politeama: info e prenotazioni 0961-501818).
Homeland è una combinazione di storie e canzoni che delineano un ritratto poetico e politico della contemporanea cultura americana.
Ideato come un unico lungo brano musicale, Homeland si muove attraverso mondi diversi – dalla tragedia greca ai modelli commerciali americani.
Le storie e le canzoni che compongono Homeland sono segnate da una premura politica.
Homeland esamina le ossessioni americane quali il senso di sicurezza, l’informazione, il rapporto tra paura e libertà. I testi sono inoltre molto personali e totalmente unici.
La musica, sviluppata sulle basi del ritmo elettronico, presenterà molte delle nuove forme melodiche che Laurie Anderson ha sviluppato sul violino elettronico, nelle sue più recenti opere avvalendosi di nuovi sistemi elettronici e sulle tecniche di canto difonico sviluppate nella regione di Tuva. In Homeland la Anderson condivide il palco con diversi musicisti specializzati nella tecnica dell’improvvisazione per cui ogni performance è unica ed irripetibile.
Lunedì 10 novembre, il Teatro Politeama di Catanzaro ospiterà una delle quattro tappe italiane del tour mondiale di Laurie Anderson, la celebre “performance artist” divenuta famosa in tutto il mondo per le sue originali creazioni musicali.
Le altre tappe italiane del tour della Anderson sono Milano, Bari e Reggio Emilia. Ad accompagnarla, probabilmente, ci sarà anche lo storico compagno, Lou Reed (che ha sposato appena qualche mese fa nel Colorado) che comunque si limiterà ad assistere dalla platea allo spettacolo “Homeland”.
Il direttore artistico di “Calabria Palcoscenico”, Giancarlo Cauteruccio, ha dunque messo a segno un colpo magistrale, assicurandosi uno degli eventi più importanti di questo fine 2008 in Italia.
Il programma generale di “CP” sarà illustrato martedì 4 novembre, alle 12,30, al Politeama di Catanzaro, con una conferenza tenuta dal vicepresidente e assessore alla cultura della Regione, prof. Domenico Cersosimo, e dal direttore artistico Giancarlo Cauteruccio. Parteciperanno i rappresentanti dei Comuni e dei Teatri che hanno aderito al progetto.
Ma torniamo allo spettacolo di Laurie Anderson (è già iniziata la prevendita dei biglietti al botteghino del Politeama: info e prenotazioni 0961-501818).
Homeland è una combinazione di storie e canzoni che delineano un ritratto poetico e politico della contemporanea cultura americana.
Ideato come un unico lungo brano musicale, Homeland si muove attraverso mondi diversi – dalla tragedia greca ai modelli commerciali americani.
Le storie e le canzoni che compongono Homeland sono segnate da una premura politica.
Homeland esamina le ossessioni americane quali il senso di sicurezza, l’informazione, il rapporto tra paura e libertà. I testi sono inoltre molto personali e totalmente unici.
La musica, sviluppata sulle basi del ritmo elettronico, presenterà molte delle nuove forme melodiche che Laurie Anderson ha sviluppato sul violino elettronico, nelle sue più recenti opere avvalendosi di nuovi sistemi elettronici e sulle tecniche di canto difonico sviluppate nella regione di Tuva. In Homeland la Anderson condivide il palco con diversi musicisti specializzati nella tecnica dell’improvvisazione per cui ogni performance è unica ed irripetibile.
Tecnologicamente parlando, Homeland costituisce l’opera più sofisticata della Anderson. Tuttavia, tutti i comandi elettronici sono virtuali e Homeland può essere definito un vero e proprio tour de force di parole, musica e tecnologia.