SPETTACOLI – Il 18 agosto Tarantella Power a Caulonia

Tarantella Power, il festival dedicato alla riscoperta delle radici folkloriche che dalla Calabria si aprono al mondo, ha definito finalmente il suo programma definitivo per l’edizione che si svolgerà dal 18 al 23 agosto prossimi nella tradizionale sede di Caulonia. La direzione artistica è come sempre a cura dell’Associazione Culturale A.R.P.A di Catanzaro che si è preoccupata di inserire nel cartellone alcune tra le migliori proposte fra tradizione e popolarità, nel consueto viaggio della memoria allargato anche ai corsi didattici su strumenti e danze caratteristiche con iscritti da tutta Italia. E mentre l’intera cittadina si prepara ad ospitare l’evento al meglio, aprendo anche le case malinconicamente chiuse durante la stagione invernale per una media di presenze giornaliere che raramente si colloca al di sotto delle 5000 unità, i concerti prenderanno il via il 18 con Daniele Sepe, ormai avvezzo a frequenti perlustrazioni sul nostro territorio anche se in realtà quasi ogni suo concerto è un evento. Non sono in tanti in Italia quelli capaci nel saper mescolare così bene le carte dei generi, riuscendo a costruire brani originali utilizzando materiale autenticamente tradizionale. Nella formazione che lo accompagna dal vivo milita anche Massimo Ferrante, un musicista di genuine origine calabresi che da poco ha esordito con un ottimo disco firmato a suo nome che ha come protagonista “U Ciucciu”, spesso protagonista delle storie declamate da Otello Profazio che potrebbe proprio aggiungersi allo spettacolo come ospite d’onore se riuscirà a svincolarsi da precedenti impegni, in ogni caso il divertimento è assicurato. Il ritorno alla matrice folk è garantito il 19 dall’esibizione dei Cantori di Carpìno. Qualcuno li accosta al Buena Vista Social Club di Wenders e Cooder, per la loro capacità di custodire musica e tradizione nonostante l’età ottuagenaria. Provengono dalla Puglia e il loro leader ancora pienamente riconosciuto è Andrea Sacco, classe 1911, a cui si deve se non proprio l’invenzione della chitarra battente (a cinque corde tutte uguali), quanto meno la sua riproposizione in grande stile a seguito delle esibizioni di questo gruppo che si è anche specializzato nei sonetti amorosi della zona del Gargano, anche se la loro proposta si allarga ad altri generi di Tarantella. Dalla “Montanara”, eseguita in tonalità minore e proveniente dall’area di Monte Sant’Angelo, alla “Rondinella” squillante in tonalità maggiore e tipica di Rodi Garganico, per finire alla “Viestasana”, eseguita in modo misto ed originaria della zona di Vieste. Più o meno dalla stessa zona provengono i Mascarimirì (20 agosto), che allargano invece la loro estetica partendo dalla base comune della pizzica per giungere alla contaminazione con esperienze, suoni, voci, ritmi di altri paesi vicini e lontani che mai come in questo caso rientrano nella purtroppo inflazionata world-music. Senza dimenticare le sensazioni, gli umori e gli odori delle feste tipiche del sud. Domenica 21 il palco ospiterà la classe infinita di Peppe Barra, spesso citato nell’excursus professionale di svariati artisti che eseguono musica popolare o calcano palcoscenici di teatro.Consacratosi poi come attore, Barra ha in realtà cominciato ad acquisire notorietà lavorando con una banda di artisti controcorrente che alla fine degli anni ’60 fecero una scommessa e la vinsero clamorosamente sfidando quei generi allora imperanti come il rock e il blues mettendo in piedi la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Da allora la sua carriera è stata straordinaria per qualità e quantità di collaborazioni o rivisitazioni (non ultima quella “Don Raffaè” pescata dal repertorio di Fabrizio De Andrè), che tra le sue mani diventano pressocchè definitive. In quanto a prestigio sarà lui la punta di diamante di Tarantella Power 2005. Ancora tradizione e ricerca nel “Desperanto Quintet”, guidato da Paolo Simonazzi (22), musicista attento che ricerca nel canto popolare emiliano e nelle tradizioni musicali di più ampio respiro europeo (fino alla Francia e Gran Bretagna), un suono originario ed antico che affianca a nuove composizioni espresse con una musicalità intensa e giocosa caratterizzando fortemente gli spettacoli del gruppo cui seguirà una sorta di master d’eccellenza forte della presenza di alcuni dei migliori suonatori d’organetto della scena attuale . Si chiude il 23 con Enzo Avitabile e i Bottari di Portici. Il sassofonista napoletano costituisce uno di quei tipici casi di incongruenza artistica che abbondano nel panorama musicale italiano. Lanciato agli inizi di carriera insieme a Pino Daniele e poi messo da parte dalla miope industria discografica perché recalcitrante ad un modello precostituito, Avitabile non si è certo lasciato demoralizzare, mettendo a segno un encomiabile percorso di ricerca che è riuscito ad espandersi sopratutto verso l’Africa. Da qualche tempo gira con un progetto che è scaturito dalla tradizione arcaica contadina della Campania con il suono antico delle botti utilizzate per contenere il vino percosse appunto dai “bottari”, una dimensione che dal vivo è incentrata ancora di più sul ritmo e sull’energia. Poco lontano dal palco principale di Piazza Mese il cui ingresso è rigorosamente gratuito, il centro storico di Caulonia pulserà di suonatori, canti e balli ogni sera fino alle prime luci dell’alba.

Per altre info e contatti: www.tarantellapower.it

Programma nel dettaglio breve

Giovedì 18 agosto Daniele Sepe

Venerdi 19 agosto I Cantori di Carpìno

Sabato 20 agosto Mascarimirì

Domenica 21 agosto Peppe Barra

Lunedì 22 Paolo Simonazzi e master d’organetto

Martedì 23 Enzo Avitabile & Bottari

Autore

Massimiliano Raffaele

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