SPECIALE PLAY-OFF: Le semifinali d’andata del Catanzaro

Tre 0-0 e la sconfitta di Benevento: di Bonacci l’unico gol giallorosso
La storia del Catanzaro nei play-off è una lunga serie di delusioni, a volte di beffe atroci. Pochi sorrisi, quasi nessuno nelle semifinali d’andata. Il Catanzaro ne ha giocato quattro (1997, 1999, 2001, 2003) ma non ne ha mai vinta una.

LA RESA DI LAVEZZINI – Nel 1997 il Catanzaro di Lavezzini vola fino ai primi di aprile. Poi qualcosa s’inceppa. Delle ultime sei partite non riesce a vincerne neanche una. Lo scontro al vertice con la Battipagliese, in un “Ceravolo” stracolmo, finisce 0-0 con un rigore fallito da Libro in apertura di ripresa. La società, guidata da Soluri, esonera Lavezzini, sostituendolo con Sabadini. La squadra crolla fino al quinto posto finale che serve ad evitare il Catania. Lavezzini viene richiamato ma il Benevento di Bombardini, Aruta e dei fratelli De Solda fa paura. Il 1° giugno l’ambiente si ricompatta. Lo stadio gremito da 20.000 spettatori è una bolgia. Ma la partita è un deludente e sterile assedio del Catanzaro che insidia Armellini solo su calcio piazzato. L’ex Libro non graffia. Gli innesti di Criniti, De Luca e De Min non cambiano la storia. L’occasione migliore ce l’ha proprio De Min sul finire della gara, ma il portiere campano dice di no. Lo stadio sfolla, consapevole di come andrà a finire sette giorni dopo.

BENEVENTO AMARA – Due anni dopo, a campi invertiti, si ripete la sfida col Benevento. È il Catanzaro di Marsich, Ciardiello e di mister Morrone che, 12 mesi prima, ha centrato la C1 col Crotone battendo in finale proprio il Benevento. I giallorossi vengono da un’altra ottima stagione ma sempre incompiuta. All’inizio del girone di ritorno il Catanzaro è ancora in testa, ma la squadra si sfalda devastata come al solito dalle voci sulla situazione economica della società. Stavolta, però, i giallorossi riescono a conservare il terzo posto e giocano la gara d’andata in trasferta al “Santa Colomba”. È il 30 maggio 1999, Morrone è squalificato e in panchina siede il vice Paolucci. Due giorni prima il tribunale di Catanzaro “assolve” Soluri, ritenendo non sanzionabile la sua condotta come amministratore della società dopo il ricorso presentato da 5 soci di minoranza. Sulla panchina del Benevento siede Dellisanti. I giallorossi, con un giovanissimo Ascoli, sciorinano un bel calcio e vanno in vantaggio con Bonacci dopo 7 minuti, su svarione della difesa di casa. Ma il Catanzaro si siede e viene punito sul finire del primo tempo. L’uno-due terrificante è firmato, nel giro di 5 minuti, da Petitto e Bertuccelli. Nella ripresa un’occasione per parte e la sensazione che anche stavolta sarà dura. Una frustrazione sfociata negli incidenti a fine partita.

LA SEMIFINALE DI MARTEDÌ – Passano altri due anni e il Catanzaro si ritrova ancora una volta al terzo posto dopo aver combattuto per parte della stagione con Campobasso e Taranto (che vincerà il campionato). Al timone della società c’è la famiglia Mancuso, in panchina Cuttone, in campo Di Corcia e Lugnan, Kamarà e Delvecchio, Lo Giudice e Delle Vedove. Per uno scherzo del destino l’avversario è la Puteolana ma la partita d’andata si gioca ancora a Benevento, di martedì 29 maggio. Lo spostamento della partita viene deciso dal prefetto di Napoli per la contemporaneità con i ballottaggi delle Amministrative a Pozzuoli (e a Napoli). Saltata l’ipotesi Giugliano per l’opposizione della Puteolana, prima si sceglie il lunedì a Benevento, infine il martedì. Arrivano ugualmente mille tifosi del Catanzaro che tornano a casa con un buon pareggio per 0-0. Cuttone non rischia e schiera Caggianelli al posto di Kamarà. La squadra è bloccata e Gentili blinda il pari con un paio di parate decisive. Stavolta al ritorno basta un pareggio. La finale non sembra un sogno.

IL SOGNO NOCERINA – Alla quarta semifinale in 8 anni il Catanzaro ci arriva per il rotto della cuffia dopo il rischio-fallimento (solo rimandato). Parente rileva la società da Mancuso. Arriva Improta, in panchina c’è Dellisanti. Con Falco e Moscelli, Alfieri e Toledo, una tifoseria ricompattata ed entusiasta sogna ad occhi aperti. I play-off vengono agguantati con un gran finale. Il quarto posto consegna una semifinale più abbordabile con la Nocerina di Buffoni. La solita bolgia del “Ceravolo”, però, non basta. Finisce ancora 0-0. I giallorossi attaccano ma i campani rischiano il colpaccio con una traversa di Belmonte e un colpo di testa di Campo parato da Gentili. Ferrigno colpisce un legno per il Catanzaro, ma l’ottimismo non si spegne neanche al triplice fischio, nonostante il risultato obblighi i giallorossi ad un successo in trasferta. L’esodo verso Nocera è pronto.

Tutti i risultati delle semifinali d’andata giocate dal Catanzaro


1 giugno 1997
Catanzaro – Benevento 0-0
30 Maggio 1999
Benevento – Catanzaro 2-1 Bonacci (CZ) 7’, Petitto (BN) 36’, Bertuccelli (BN) 41’
29 Maggio 2001 (martedì, campo neutro di Benevento)
Puteolana – Catanzaro 0-0

25 Maggio 2003

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Redazione

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