provvedimenti sono stati emessi, nei confronti di tre giovani di età compresa tra i 15 e i 17 anni, dal Gip del Tribunale dei Minorenni di Catanzaro a conclusione di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Catanzaro e diretta dal Sostituto Maria Rita Tartaglia.
LE INDAGINI sono iniziate nel Dicembre 2015 a seguito della denuncia in stato di libertà di un minorenne di Borgia il quale, mentre si trovava all’interno della villa comunale Samdro Pertini dello stesso comune, era stato trovato in possesso di marijuana, di un bilancino di precisione e vario materiale per il successivo confezionamento.
I successivi accertamenti, i servizi di pedinamento e controllo e le attività tecniche espletate dai militari del Norm avrebbero permesso di ricostruire un consolidato modus operandi per mezzo del quale diversi minori di Borgia, tutti tra i 15 e i 17 anni, dopo essersi procurati la marijuana, provvedevano prima a nasconderla all’intento determinati punti della villa comunale, all’interno di abitazioni in disuso ed in nascondigli individuati precedentemente al fine di eludere eventuali controlli da parte delle forze di polizia, poi a prelevarla e a venderla all’occorrenza ai giovani clienti.
La gravità indiziaria veniva dedotta non solo dalle prove acquisite nel corso dell’indagine, ma anche dallascaltrezza, dalla disinvoltura e dalla spregiudicatezza con cui i minorenni, non tralasciando promesseminatorie a danno di loro coetanei per pregressi debiti di stupefacente, utilizzavano un linguaggio cripticoper comunicare tra loro, avvalendosi anche dei comuni social network. Ciò, secondo gli inquirenti, al fine di garantirsi appuntamenti riservati negli istituti scolastici, nei giardini pubblici e nei luoghi di ritrovo dove avvenivano materialmente le cessioni dello stupefacente ed i consequenziali guadagni illeciti.
In seguito a ciò, due minori sono stati sottoposti ai domiciliari, mentre l’altro è stato rinchiuso in una comunità. Altri quatto, invece, sono stati denunciati in stato di libertà poiché, in concorso tra loro, si sarebbero resi responsabili dei reati di detenzione ai fini di spaccio e cessione multiple di sostanza stupefacente sempre del tipo marijuana.