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Sotto il diluvio il Catanzaro batte il Venezia all’ultimo respiro

Scritto da Redazione

I giallorossi conquistano matematicamente il quinto posto

È la giornata della Festa dei Lavoratori e al Nicola Ceravolo, per la 36ª giornata della Serie B, va in scena Catanzaro-Venezia. I lagunari sognano la Serie A diretta, mentre il Catanzaro, da matricola, vuole garantirsi un posto di prestigio negli imminenti play-off.

Il dato finale degli spettatori presenti è di 11.466 spettatori, con soli 88 provenienti da Venezia. Un numero esiguo, considerando che la loro squadra è in corsa per la Serie A.

BOTTA E RISPOSTA ALL’INIZIO POI E’ BOMBA D’ACQUA

Il Venezia di Vanoli si presenta al Ceravolo con il 3-5-2, ma nel suo schieramento il tecnico dei lagunari rinuncia all’attacco pesante formato da Pohjanpalo e Gytkjaer e schiera a supporto del nazionale finlandese  cannoniere del torneo, l’ex giallorosso Bjarkason (l’altro ex è il terzo portiere Grandi che è in panchina) e Pierini. Zampano nella linea dei centrocampisti a cinque sostituisce lo squalificato Candela, mentre Lella, dal primo minuto, è una novità.

Vivarini ha molte assenze nel suo classico 4-4-2  lancia Oliveri dall’inizio in luogo di Situm. Veroli e Iemmello dall’inizio sono le novità rispetto all’undici iniziale che aveva giocato a Pisa.

A ridosso dell’inizio della partita, in una giornata che sembrava classica per il periodo, inizia a piovere, ma durerà solo qualche minuto. Quando le squadre entrano in campo, le condizioni climatiche e il terreno di gioco sono ideali per giocare a calcio.

All’ingresso delle due squadre in campo, fa impressione vedere la diversa stazza fisica fra i calciatori delle due squadre, con i veneti che fanno una maggiore impressione.

Il Venezia si presenta subito aggressivo, ma i giallorossi impiegano solo sei minuti a collezionare la rete del vantaggio con un’azione molto bella. La solita e consueta circolazione della palla e il movimento di Iemmello che si abbassa aprono la difesa degli arancioneroverdi, consentendo a Pontisso, servito alla perfezione da Sounas, di attaccare lo spazio e colpire di testa all’angolino sinistro del portiere. L’azione per l’ennesima volta è bellissima. Una serie infinita di passaggi con l’azione che parte dal portiere e poi una sorta di torello in mezzo il campo con i calciatori del Venezia costretti a inseguire un pallone che non vedranno mai.

La reazione del Venezia è immediata ed è soprattutto Pierini sulla corsia di destra a procurare grattacapi. Le palle inattive, contro un avversario così fisico, sono l’arma in più della squadra di Vanoli. Su una pennellata profonda di Pierini, la sponda di Pohjanpalo e per il centrale indonesiano Idzes che da due passi insacca. Sembrerebbe fuorigioco, infatti, l’arbitro su segnalazione del suo collaboratore annulla,  ma invece il VAR conferma la rete del pari che però non convince più di tanto spettatori a casa e presenti allo stadio.

Al 20º, mentre il Catanzaro è nella metà campo avversaria, una bomba d’acqua e grandine si abbatte sul Ceravolo e costringe due minuti dopo l’arbitro a interrompere la partita.

Dopo mezz’ora di pausa, con il terreno reso pesante dalla forte pioggia e comunque sistemato nella zona delle panchine dove l’acqua era consistente, la partita può riprendere. Il Venezia rientra meglio in campo e il Catanzaro accusa qualche difficoltà ad adattarsi al terreno pesante. Un gol in fuorigioco annullato al Venezia e qualche fallo duro su Ambrosino, che sarà costretto a uscire al 40º per Biasci, sono gli eventi principali fino al duplice fischio che sancisce la fine del lungo primo tempo.

VENEZIA RIBALTATO

La ripresa inizia come il primo tempo. I primi due squilli sono di Pohjanpalo con un deciso colpo di testa neutralizzato in tuffo da Fulignati e poi è Tessmann con un tiro da fuori che sfiora il palo. La risposta del Catanzaro non si fa attendere. Un tiro-cross di Sounas (che salterà la prossima per squalifica) sfiorato da Iemmello, si stampa sul palo. Al 51º, ancora da palla inattiva (calcio d’angolo), dopo una mischia in area è di nuovo il difensore Idzes a trovare la stoccata vincente e fare doppietta. L’angolo nasce da un’incredibile punizione fischiata a Vandeputte per un presunto fallo su Zampano. Dalla punizione è scaturito l’angolo che ha portato in vantaggio il Venezia.

La prestanza fisica dei calciatori veneziani porta gli stessi a interventi abbastanza duri. Il croato Sverko, che già era stato graziato da Ayroldi, compie l’ennesimo intervento duro stendendo Oliveri e si merita il secondo giallo. Proprio dalla punizione che ne consegue, Vandeputte pennella nel mezzo per la testa di Iemmello che brucia Svoboda e insacca. Quattordicesima rete per il capitano che poi diventeranno 15 e quattordicesimo assist per il belga.

Con l’uomo in più, il Catanzaro amministra palla e potrebbe triplicare subito con Biasci. Da qui in avanti, c’è solo il Catanzaro in campo. Il Venezia si propone con una ripartenza di Busio ma sotto la pioggia scrosciante e tuoni, i giallorossi, con palla a terra e senza mai buttare un pallone, dominano in ogni zona del campo. L’entrata di Donnarumma, Verna e Stoppa (poi entrerà anche Miranda) vede ora gli uomini di Vivarini a trazione anteriore. Una rete è annullata a Iemmello dopo che Antonini aveva sprecato un assist al bacio di Donnarumma. L’assedio catanzarese continua con una serie di azioni e su corner un colpo di testa di Antonini lambisce il palo. Sono tre i minuti di recupero e quando Stoppa s’invola sulla sinistra, siamo ai titoli di coda. L’ex Vicenza si accentra e serve Iemmello che con un filtrante serve Donnarumma. L’attaccante è toccato sul piede e proprio dall’autore delle due reti veneziane, Idzes, che provoca il rigore. Ci vogliono due tentativi per Iemmello, infatti il primo rigore è parato da Joronen ma è evidente l’ingresso in area di Jajalo che parte prima e anticipa la ribattuta a rete. Iemmello, senza paura e con il Ceravolo che lo incita a ribattere il penalty, si ripresenta dal dischetto, cambia angolo, il portiere riesce a toccarla ma la rete si gonfia e il Catanzaro vince la partita.

CAMBI DECISIVI MA IL CERAVOLO E’ L’UOMO IN PIU’

Con la sconfitta, il Venezia può quasi dire addio al sogno della promozione diretta. Il Catanzaro è matematicamente quinto e potenzialmente, con sei punti a disposizione, può ancora ambire al quarto posto.

La partita di oggi è stata uno spettacolo indescrivibile per certi versi. Un Catanzaro che gioca a calcio, che soffre e che non ha paura di confrontarsi con una corazzata costruita per vincere, rende orgogliosi tutti i tifosi catanzaresi e gli appassionati di questo sport. Non si può non sottolineare lo spettacolo al Nicola Ceravolo. I cori lanciati dalla curva sono stati seguiti da tutti gli spettatori presenti allo stadio. Nella ripresa si è giocato sotto la spinta di uno stadio da brividi che sembrava essere in campo. Domenica prossima ci sarà una battaglia a Terni, sarà l’ultima trasferta della regular season. Poi si chiuderà in casa con la Sampdoria, e successivamente i playoff con l’augurio che si giochi altre due volte in trasferta. Comunque vada, il Catanzaro ha già vinto il suo campionato.

Redazione 24

 

 

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2 Commenti

  • E’ stato imbarazzante. Serve un impianto nuovo a Germaneto o Barone o altro posto all’interno del territorio comunale ma in zona pianeggiante. Basta buttare soldi per un impianto vetusto, difficile da raggiungere, senza parcheggi e soprattutto senza vie di fuga. Non ci facciamo una bella figura. Sogno un Catanzaro in A con un stadio almeno come quello di Frosinone. Forza Catanzaro e un abbraccio forte a tuti i tifosi sparsi per il mondo.

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