Premetto che, pur nella diversità politica che ci contraddistingue stimo la presidente Wanda Ferro per la sua persona e per il suo impegno che mette nell’espletare l’attività di amministratore anche non condividendo alcune scelte.
 La notizia di stampa che la vede primeggiare nella classifica della tredicesima edizione di ‘Monitor Provincia’ di Fullresearch, però, va letta con attenzione ed obiettività senza storcere il senso della classifica attraverso un’estrapolazione “manipolataâ€Â dei dati.
 La classifica indica Wanda Ferro la prima delle otto donne,piazzata al decimo posto con un gradimento del 61,8%, ma, nel 2009, lo stesso Istituto di ricerca, la dava al nono posto con il 63,5%, quindi, i numeri dicono che la Presidente Ferro registra una perdita di gradimento in termini percentuali dell’ 1,7&.
 Nel 2009, la classifica generale Ipr marketing la vedeva al quinto posto con il 64 %, superando, perfino il consenso elettorale che era stato del 60,1 %.
 Non avrei voluto evidenziare la lettura reale del sondaggio Fullresearch perché credo che qualsiasi amministrazione possa avere nel corso del mandato momenti di consenso oscillanti, ma ritengo necessario una risposta a quanti “leggono” la classifica a modo proprio enfatizzando tutto e di tutto al fine di promuovere l’immagine di un ente anche travisando la realtà incontraddicibile dei numeri.
La presidente Ferro ha recuperato sul forte calo di gradimento dell’ex Presidente Traversa che dal 76° posto del 2006 (fonte governance poll 2006 ipr.marketing) era scivolato al 104° posto del 2007, nella speranza di un cambiamento ma ad oggi pare che i segnali siano diversi.
 I dati emersi dovrebbero, invece, aprire una riflessione politica; certamente non è semplice amministrare un ente locale per via dei continui tagli alle risorse economiche destinate alle amministrazioni locali operati da questo governo di centrodestra e antimeridionalista guidato dal gruppo Berlusconi-Bossi-Tremonti che più che il governo dei fatti si potrebbe denominare il governo delle promesse non mantenute a partire da quelle relative al mezzogiorno d’Italia, di cui anche parte del centrodestra con Gianfranco Fini in testa si è finalmente reso conto.
 Mentre a Catanzaro ci si autoincensa a Bergamo sta per partire la scuola di magistratura, e, i collegamenti ferroviari vengono drasticamente tagliati per trasferirli nelle linee del nord Italia Â
 Ultima ed eclatante delle promesse non mantenute (oltre a quella promessa solenne durante la campagna elettorale “la Calabria merita almeno un ministroâ€) e il completamento dell’autostrada SA-RC, con promessa di completarla rapidamente al pomeriggio mentre la mattina stessa la commissione decurtava i fondi necessari alla realizzazioneÂ