Inizia una settimana di riflessioni in casa Catanzaro. Per la prima volta in stagione i giallorossi hanno incassato la seconda sconfitta consecutiva. Dopo due gare vinte al “Massimino” tra campionato e Coppa Italia, le aquile hanno perso a domicilio contro il Catania una gara condizionata indubbiamente dal vento.
DUE NOTE FAVOREVOLI
Il match del “Ceravolo” ha restituito due aspetti positivi per il Catanzaro. Il primo e forse più importante è che grazie al gol realizzato da D’Ursi al 2’ i giallorossi sono in vantaggio negli scontri diretti con gli etnei dopo lo 0-2 dell’andata. Quindi in caso di arrivo a pari punti le aquile avranno la meglio sui siciliani.
La seconda nota lieta riguarda sempre il gol di D’Ursi. Con questa rete l’ex Bisceglie raggiunge quota 10 e di conseguenza la doppia cifra. L’ultimo calciatore che aveva raggiunto questo traguardo con la maglia giallorossa fu Fioretti nella stagione 2013/2014. Erano ben cinque anni che l’US non aveva un calciatore in doppia cifra.
LE NOTE DOLENTI
Il Catania ha vinto al “Ceravolo” grazie al suo cinismo, all’esperienza dei suoi calciatori, ma anche e probabilmente soprattutto, per i due gravissimi errori del Catanzaro. Inconcepibile – come ha dichiarato anche Cassia al termine in conferenza – perdere quella palla al limite dell’area di rigore al 42’, concedendo così l’opportunità del pareggio e gente come Di Piazza e Marotta hanno confezionato l’1-1. Spesso i giallorossi hanno rischiato, ma – con tutto il rispetto – le altre compagini non sono il Catania e hanno graziato le aquile. Visto che si era in difficoltà e con il primo tempo che si avviava alla conclusione meglio lanciare la palla alle spalle della difesa etnea che passarla ad un Kanoute marcato stretto.
Nella ripresa arriva il bis con una difesa troppo alta e piazzata malissimo che subisce il contropiede firmato sempre Marotta e Di Piazza. Furlan si trova nella terra di nessuno e “la frittata” è fatta.
NUMERI CHE FANNO RIFLETTERE
Il Catanzaro di mister Auteri è una grande squadra, sta disputando una grande stagione, sta facendo divertire (spesso). Se però non si lavorerà per colmare alcuni limiti importanti finirà per rimanere tale senza ottenere nulla.
Ci sono dei numeri che fanno riflettere e devono indurre Auteri in primis a lavorarci.
Con le squadre di vertice (Juve Stabia, Trapani e Catania) il Catanzaro ha vinto una volta, pareggiato una e perso tre. Facendo la somma si sono ottenuti 4 punti in cinque incontri. Manca solamente la sfida interna con il Trapani che si giocherà al “Ceravolo” all’ultima giornata. Due sconfitte interne per le aquile e proprio con Juve Stabia e Catania.
I giallorossi sin qui sono andati in svantaggio in otto circostanze e sono arrivati a malapena 2 punti senza mai ribaltare il punteggio. Frenesia e squadre che si coprono stanno impedendo a Maita e compagni di avere la forza di pareggiare e sorpassare gli avversari. Al massimo con Bisceglie e Matera è arrivato il pari, niente più. Contro il Catania si è arrivati troppe volte al limite dell’area di rigore finendo di “usare il fioretto” quando c’era bisogno della spada.
Per la terza volta su tre quando il Catanzaro ha beccato il pari ha incassato anche il sorpasso. Era successo a Caserta ed a Trapani e ciò è accaduto anche ieri con il Catania. I limiti sembrano più mentali che tattici senza dimenticare che le aquile sono una delle compagini con la media età più bassa del girone.
LA TESTA E’ RIMASTA A STABIA
Passino gli alibi degli infortuni a Fischnaller e Kanoute, ma è forse doveroso ammettere che dopo quanto si sta vedendo in campo i giallorossi – mentalmente – sono rimasti inchiodati al rigore di Giannone di Stabia. Il ridimensionare gli obiettivi rendendosi conto di essere costretti a disputare “solo” i playoff sta producendo degli effetti negativi sul gioco. Una certa involuzione si era già notata in casa con il Monopoli, ma per la bravura degli avversari l’1-0 maturato nella ripresa aveva messo in mostra più il cinismo delle aquile che la poca mole di gioco prodotta. Bisceglie e Catania hanno però evidenziato che l’US ha commesso leggerezze che sono costate a caro prezzo. Nelle ultime quattro partite il Catanzaro ha segnato solo due gol entrambi dagli sviluppi di calcio d’angolo. Forse anche fisicamente alcuni giallorossi sono sulle corde.
MOMENTO DIFFICILE
A tutte le squadre capita di vivere dei momenti complicati nell’arco della stagione e paradossalmente è quello che sta accadendo anche alla stessa Juve Stabia che ha ottenuto un solo successo negli ultimi cinque incontri. Purtroppo il Catanzaro non è stato in grado di approfittarne perché lo stesso difficile periodo lo si sta vivendo anche sui tre colli. Entrambe le compagini hanno conquistato 7 punti in cinque partite, con la differenza che la Juve Stabia è rimasta ancora imbattuta, mentre i giallorossi si devono leccare le ferite.
NULLA E’ PERDUTO
Queste due sconfitte devono far riflettere. Il Catanzaro ora ha veramente l’obbligo di riprendersi per cercare di posizionarsi al meglio in campionato. Sarebbe un peccato gettare all’aria quanto di buono fatto sin qui. I playoff sono delle gare a parte e vanno giocate al massimo. Le aquile devono resettare quanto accaduto e riaccendere l’interruttore ricompattandosi. Se all’andata con il Catania era avvenuta la svolta in senso positivo; la sconfitta di ieri deve far maturare ancora di più i giallorossi perché nulla è perduto in termini di promozione.
Si ma quanta sfortuna, autolesionismo e non dimentichiamo le sviste arbitrali
Errata corrige: il Catanzaro è andato in svantaggio, nel corso del Campionato, in nove occasioni (non otto): in trasferta, a Rende, Caserta, Matera, Trapani, Bisceglie; in casa, contro Juve Stabia, Bisceglie, Cavese, Catania. I punti conquistati, in tali occasioni, sono stati tre (non due), in quanto la squadra è riuscita a rimediare (pareggiando) contro Bisceglie, Cavese (in casa) e Matera (in trasferta).
Con stima.
La ringrazio per la correzione.
La partita era da 1 x 2. Sull’ 1 a 0, ci poteva stare anche il raddoppio. Sull’ 1 a 1 l’arbitro mi è sembrato tifoso catanese. Alla fine il Catania (che, ribadisco, ha giocato in 12 con il signor Robilotta) ha legittimato il successo nei confronti di un Catanzaro sempre spettacolare, ma che ha bisogno di far rifiatare qualche elemento (per es., Statella e Celiento). Gli etnei, a mio avviso, hanno elementi (per es., Marotta e Di Piazza) da alta classifica di serie B: alcuni dei nostri non sono da meno, ma hanno bisogno di crescere.
Ormai è certificato da tutte le moviole 1 rigore c’era al 100% i nostri non avranno brillato, ma ci hanno rubato la partita.