Quando un gruppo di persone ha un obiettivo comune può accadere l’impossibile…anche fermare la pioggia. Sabato sera i giardini di San Leonardo si sono trasformati in una grande discoteca allestita sotto le nuvole minacciose d’acqua, una discoteca attrezzata di ogni telone impermeabile nel caso in cui la pioggia avesse potuto minacciare la riuscita dell’incontro. Oltre 500 i ragazzi che, dopo le 22, sono scesi in piazza e che fino a notte fonda sono stati i protagonisti della manifestazione organizzata dall’Associazione Ra.Gi. onlus per creare un momento di divulgazione del progetto “Soli mai più”, stilato ai sensi dell’art.61, comma 18, legge 6 agosto 2008, n.133, per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico, finanziato dal Ministero dell’Interno in partenariato con il settore Politiche Sociali del Comune di Catanzaro, la Prefettura di Catanzaro e gestito dall’Associazione Ra.Gi. a seguito di una regolare gara d’appalto pubblica. Cinque i gruppi che si sono esibiti con i mitici Cd-J sotto una consolle di regia realizzata in maniera estemporanea sotto un telone impermeabile: i “Jungle Soldiers” , “Gianmaria” con la loro musica reggae , i “King’s crown records” hip hop e rap, i “Lion’s head” e “Costinha” che fanno dance hall. E mentre la musica scorreva l’equipe di strada della Ra.Gi. onlus intesseva relazioni con i ragazzi cercando di “so-stare” in un territorio per molti versi ancora sconosciuto, dove i padroni di casa sono appunto loro, i ragazzi. E proprio come ospiti che entrano in punta di piedi, rispettando le regole della casa, cercando di essere il meno invadenti possibili, l’equipe della Ra.Gi. sta mettendo così le basi per un percorso che porta all’aprirsi di quella “porta stretta” che si chiama fiducia e che spesso per gli adulti è inaccessibile…incomprensibile. Un percorso in cui occorre andare oltre le apparenze, le etichette, tenendo sempre presente che l’incontro è con ragazzi dotati di intelligenza, pensiero proprio, capacità, doti e talento personale. Incontrare, parlare, ascoltare, prevenire, promuovere non interventi “sugli” adolescenti ma interventi “con” gli adolescenti, rispettando e condividendo le loro modalità di aggregazione ed i loro modelli di comunicazione per poi forse riuscire a proporne altri, diversi. “L’organizzazione di una festa fatta proprio di sabato sera sulla strada più calpestata dai ragazzi di Catanzaro e con la musica sparata da consolle Cd-J è stata una scelta non facile ma pensata e mirata – ha detto il presidente della Ra.Gi. Elena Sodano – . Sapevamo a cosa potevamo andare incontro e ci siamo organizzati. Ma quella strada, vista da un’altra angolazione, si è trasformata in una risorsa per chi nella vita non ha molte risorse. La festa /incontro è stata una vera e propria “no man’s land”, per dirla come la scrittrice russa Nina Berberova, dove ognuno ha potuto essere davvero se stesso senza subire alcun giudizio. Per i ragazzi il tempo del sabato sera si sospende tra gli estremi della quotidianità, avvertiti come grigi, tristi, inutili e diviene capace di innervare nuova linfa vitale perché, quasi come una catarsi, rinnova attraverso quella frenesia obliante che solo la musica può dare. Ci stiamo mettendo in gioco fino in fondo, senza doppie facce e senza finzione accentando la sfida della relazione, con il rischio di prendersi anche le batoste iniziali. Cogliere il semplice gesto per renderlo importante, trasformare le parole in un dialogo, far diventare il dialogo in una relazione, rendere protagonisti i ragazzi in una partecipazione progettuale attiva che li porta a pensare, investire, creare, organizzare quindi tentare di fare uscire i ragazzi incontrati per strada da quel nichilismo in cui sembrano oggi essere avvolti. Sembrano appunto. Evitando ricette preconfezionate, tirate moralistiche, ma dotandoli magari di quegli strumenti che gli permettano di interpretare in maniera corretta la realtà, quella di oggi, fatta soprattutto di immagini e di linguaggi “nuovi”.