“L’evidente crisi del centrosinistra catanzarese non deve coinvolgere il sindaco Olivo che ha tutto il diritto, oltre che il dovere, di portare avanti il suo lavoro. Mi auguro che il dibattito sul bilancio veda prevalere il senso di responsabilità di tutti i gruppi e che, quindi, il documento venga approvato, in modo da consentire all’on. Olivo di affrontare alcune fondamentali questioni aperte. Mi aspetto un atteggiamento coerente da parte della maggioranza, ma sono sicuro che anche l’opposizione, guidata dall’on. Mimmo Tallini, farà la sua parte con serenità”.
Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della II Circoscrizione, Massimo Lomonaco, alla vigilia della discussione in Consiglio sul bilancio 2010.
“Anche in questa occasione – sostiene Lomonaco – ci tengo a distinguere il giudizio sul sindaco Olivo da quello sulla coalizione che, sulla carta, dovrebbe sostenerlo. Ho sempre affermato, sia prima sia dopo il voto regionale, che l’esperienza del sindaco Olivo è stata positiva, caratterizzata da intuizioni importanti, ma che tanto si poteva fare in più se la maggioranza avesse fatto il suo dovere. Oggi, siamo in presenza di una maggioranza che ha perso pezzi importanti, tanto da avere numeri risicatissimi, forse addirittura insufficienti, in Consiglio. E anche all’interno del Partito Democratico c’è chi gioca allo sfascio: dopo la cocente sconfitta alle regionali, muoia Sansone con tutti i Filistei. Io penso che in Consiglio comunale debba emergere una nuova fase, tenendo conto che la maggioranza espressa dal voto del 2006 probabilmente non c’è più. L’ultimo anno della legislatura deve essere utilizzato bene e non può trasformarsi in una lunga ed estenuante campagna elettorale. Ci sono scadenze da rispettare e problemi da risolvere, a cominciare dalla difficile gestione della frana di Janò. Il commissariamento del Comune, auspicato in modo irresponsabile da alcuni, sarebbe una jattura. Io penso, in definitiva, che il sindaco Olivo debba poter lavorare serenamente fino alla scadenza della legislatura, quando poi la parola passerà agli elettori. Le fughe in avanti non giovano a nessuno e la democrazia ha le sue regole. Il dissolvimento del centrosinistra catanzarese è sotto gli occhi di tutti, ma sarebbe ingiusto farne pagare le conseguenze ai cittadini”.