“Leggendo sulla stampa del presunto ‘abbandono di Idv’ e di un altrettanto presunto ‘strappo consumatosi a Lamezia Terme’, mi vedo costretto a intervenire per chiarire alcuni aspetti di una vicenda che, per la verità, ha davvero poco di traumatico e non meriterebbe replica se non per rispetto ai lettori e ai tanti che oggi si avvicinano al partito con entusiasmo, passione e voglia di fare politica al servizio della collettività”. Ad affermarlo è Gianluca Silipo, commissario provinciale di Italia dei Valori di Catanzaro. “I ‘dirigenti’ che avrebbero lasciato il partito – spiega Silipo – non sono 70, né 10, né uno solo. Nessuno degli ex iscritti – al di là di Massimo Cristiano che aveva ricoperto il ruolo di tesoriere nel precedente circolo – ricopriva cariche dirigenziali all’interno di Idv. Fa sorridere, poi, leggere del presunto ‘gentile rifiuto’ di Massimo Cristiano alla nomina di presidente del Circolo di Lamezia: nessuno gli ha mai offerto nulla, se non la possibilità di mettersi a lavorare, costituendo ex-novo, insieme ad altri iscritti e pur sempre in regime commissariale, un gruppo di lavoro del quale egli stesso avrebbe rappresentato le istanze: invito rimasto inascoltato per quasi un mese e quindi evidentemente decaduto, a vantaggio di chi invece ha scelto di rappresentare e difendere il proprio territorio sotto le insegne di Italia dei Valori senza ondeggiare tra l’attesa di direttive e calcoli politici di basso profilo”. Continua Silipo: “Quanto al numero dei ‘fuoriusciti’, vorrei ribadire ciò che forse molti, abituati ai riti e ai meccanismi della vecchia politica, ritengono una mera enunciazione di principio: in Italia dei Valori non contano i pacchetti di tessere, ma l’impegno e la condivisione, la partecipazione ed il contributo che persone ‘reali’ – non l’elenco di amici e parenti – vogliono offrire al rinnovamento della classe politica e al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche del territorio. Piaccia o non piaccia, questa è la svolta rivoluzionaria nell’agire politico di Italia dei Valori, di cui io stesso voglio farmi rappresentante. Pertanto, chi muove i ‘pacchetti di tessere’ può tranquillamente portarli a chi ne ha bisogno ed è disposto a contrattare: a noi questo mercato non interessa. Ciò in via generale. Tornando al caso concreto, ritengo che lasciare Idv, al di là dell’enfasi data alla vicenda, sia la scelta più onesta intellettualmente che queste persone potevano effettuare, e nulla ho da dire verso chi probabilmente intenderà approdare in massa verso un’altra forza politica, che consentirà di valorizzare al meglio le ‘vocazioni moderate-cattoliche’: è da valutare sempre positivamente la nascita di nuovi soggetti sulla scena politica cittadina”. “Siamo certi – conclude il commissario provinciale – che supereremo agevolmente questa ‘emorragia’ di tessere, ed anzi ringrazio i tanti militanti e simpatizzanti che, in carne ed ossa, hanno animato il gazebo di Idv sabato a Lamezia, a testimonianza di una grande voglia di partecipazione e della condivisione di idee, programmi, proposte politiche e soprattutto di una voglia concreta di cambiamento”.
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