Nel rispetto di tutti. Un silenzio che urla
di Giuseppe Mangialavori
Silenzio. Un silenzio eloquente come risposta al silenzio e alle presunte verità taciute o spifferate qua e là dalla società .
Silenzio nel rispetto di coloro che a migliaia hanno seguito il Catanzaro in quel di Torino, per Amore di un nobile Vessillo, per Amore di colori che hanno fatto sognare tutto un Popolo.
Silenzio nel rispetto della tifoseria, ora come non mai divisa e coinvolta nel caos gestionale-tecnico di una squadra che tale più non è.
Silenzio nel rispetto di una società che dichiara per l’ennesima volta e dopo l’ennesima umiliazione patita, amore ad un tecnico che in giallorosso ha prodotto solo disastri, si ostina a emarginare gente che ha dato tutto per la causa giallorossa .
Silenzio nel rispetto nuovamente della Società che dice di lavorare per dare nella calza dell’epifania un Catanzaro super in nome di un restyling a detta dei più necessario (???) ma che nasconde sempre le insidie dell’imponderabile (lavori in corso).
Silenzio nel rispetto di tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questa serie “B”.
Silenzio nel rispetto di giocatori messi fuori rosa dopo appena 24 ore (Monaco) solo per motivi personali dall’arrivo del cosiddetto “allenatore”, io aggiungo “nel pallone” e con tutto il (scusate la ripetizione) rispetto per Lino Banfi.
Silenzio come risposta al silenzio di una società che degna della propria attenzione solo la cosiddetta (auto-proclamatasi) élite della tifoseria giallorossa. Gente tosta, che adora più le telecamere e le auto-proclamazioni nel nome dell’appoggio incondizionato. Nel nome del plauso e dell’applauso a qualsivoglia evento: alle sconfitte, alle umiliazioni, alle bugie, alle prese in giro.
Lungi dal sottoscritto essere complice di questo stato di cose e lungi dal sottoscritto il dilungarsi in elucubrazioni di natura tecnico-tattica sulla gara di ieri (non lo merita). Lungi dal sottoscritto procedere in analisi “pericolose” visto che queste ultime potrebbero essere fraintese e censurate dalla (oramai di moda) “maturità ” di tutte quelle “colombe” che stanno di fatto affossando le Aquile.
Silenzio, dicevamo, nel rispetto del tempo, che sovrano darà a tutti noi delle risposte. Ci auguriamo che queste siano tinte di felicità e che questo periodo di oscurantismo delle coscienze per un verso volontario, per l’altro doloso, finisca presto.
Il Catanzaro non è un fatto personale, non è uno strumento da utilizzare, è un Amore da Amare, un grande Amore che appartiene a TUTTI. Non c’è chi lo Ama di più o chi lo Ama di meno. Non c’è chi lo critica o chi non lo critica. C’è solo l’amara, nuda, cruda realtà .
Si, la realtà e la verità , soprattutto quella di Corona, che non ha firmato per nessuna squadra checchè ne dica Princi che ieri si affrettava a informare chi gli si faceva incontro della nuova identità irpina di “Re” Giorgio. Al riguardo è bene informare la tifoseria, che lo stesso attaccante ha smentito con tanto di bestemmia “allegata”.
Signor Princi! La favola di Pinocchio non le ha insegnato nulla?
Forse questo è l’auspicio della dirigenza? Ma è meglio fare silenzio…
Chiudo col ricordare al grande stratega del calcio italiano (mi riferisco a mister Cagni, è ovvio) che il grande Perugia (che ha annientato il “suo” Catanzaro) ieri ha perso in casa contro il Verona e che nella gara casalinga precedente il Torino aveva beccato tre pappette dal Modena.
Consiglio al sig. Cagni di munirsi di uno specchio, ma nel contempo gli ricordo che quelli di produzione della matrigna di Biancaneve sono fuori produzione… A buon intenditor
Forza Gloriose Aquile Giallorosse (resistete/resistiamo insieme). Avanti Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori
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