“L’inizio di una svolta nell’azione di contrasto della criminalità” Così il consigliere delegato alla sicurezza, Eugenio Riccio, ha definito i primi provvedimenti adottati dal nuovo questore di Catanzaro, dott. Arturo De Felice, che, nei giorni scorsi, ha emesso i fogli di via obbligatori nei confronti di due nomadi che detenevano sostanze stupefacenti.
Le due persone, provenienti dal Lametino, sono state deferite in stato di libertà, ma la cosa importante – secondo Riccio – è che a loro carico è stato emesso foglio di via obbligatorio, ai sensi degli artt. 1 e 2 della Legge 1423/56 , con l’intimazione di abbandonare il territorio del comune di Catanzaro e di non farvi ritorno per il periodo di anni tre.
“Il nuovo questore, confermando la sua fama di poliziotto fermo e con le idee chiare, ha fatto subito capire che il territorio di Catanzaro è off limit per gli indesiderati. Se i due giovani che hanno ricevuto il foglio di via obbligatorio torneranno a Catanzaro e saranno sorpresi dalla polizia, per loro ci saranno durissime conseguenze. Non possiamo non apprezzare la dimostrazione di fermezza del dott. De Felice che giunge a Catanzaro forte di un invidiabile curriculum che lo ha portato ad assumere ruoli di grande responsabilità. Abbiamo apprezzato la sua decisione di incontrare immediatamente il sindaco Rosario Olivo, mettendosi subito in relazione con il principale Ente locale, con il quale dovrà collaborare nella delicata opera di contrasto della criminalità. Se il buon giorno si vede dal mattino, dobbiamo dire che il dott. De Felice ha avviato nel migliore dei modi la sua esperienza alla guida della polizia di Catanzaro e provincia. Come amministrazione comunale, come ha sottolineato il sindaco Olivo, saremo al suo fianco e appoggeremo ogni sua iniziativa finalizzata a restituire serenità ai nostri concittadini. Catanzaro rischia molto a causa delle incursioni della criminalità proveniente dal Lametino, dalla Locride, dal Crotonese e questo dato è stato subito colto dal nuovo Questore. Noi ci auguriamo che a questi primi provvedimenti ne seguano altri, in modo da affermare con la necessaria fermezza la presenza dello Stato, senza alcun tentennamento e nessuna tolleranza per chi delinque”.