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Sicula Leonzio Catanzaro 0-2: l’analisi tecnico-tattica

Scritto da Davide Greco

Un Catanzaro autorevole domina l’intero match su un campo pesantissimo e porta a casa i 3 punti grazie a due prodezze delle seconde linee

I riflettori del campionato iniziano a spostarsi sulla squadra di Auteri che a Lentini sfodera una prestazione autorevole dominando gli avversari per 90 minuti di gioco. Su un terreno pesantissimo i giallorossi vincono e convincono dimostrando di essere in piena crescita mentale e tecnica.

Nel credo del mister di Floridia non ci sono titolari fissi e proprio i gol di D’Ursi e Iuliano testimoniano la valenza dell’intera rosa, che può contare su una seconda linea di giocatori di ottimo livello. Fra questi menzioniamo ancora una volta il giovane Eklu, uno dei pochi a non essere di proprietà della società sui tre colli.

Primo tempo equilibrato

Nonostante i giallorossi abbiano creato diverse situazioni pericolose, nella prima frazione di gioco si è visto un sostanziale equilibrio per quel che concerne le manovre di gioco. Mister Bianco ha schierato i padroni di casa con il 4-3-3 affidando a Cozza le chiavi della cabina di regia.

La Sicula Leonzio ha tenuto bene il campo chiudendo la fascia sinistra con maggior efficacia di quanto invece non si sia visto a destra. Infatti l’ex Squillace, di concerto con Aquilanti ed Esposito G., si sono sempre prodigati per chiudere gli spazi a Statella e Kanoutè con precisi raddoppi di marcatura ed una corretta opposizione.

La saetta giallorossa, al secolo Mamadou Kanoutè, solo in un’occasione è riuscito a superare sullo scatto il buon Squillace entrando in area e scodellando al centro senza però trovare nessuno dei giallorossi.

I pericoli maggiori sono arrivati dalla fascia destra (nd. la sinistra per il Catanzaro) dove Nicoletti ha spesso eluso la copertura dell’altro Esposito (Mirko) mettendo in area un paio di palloni invitanti che Fischnaller, non proprio in giornata di grazia, non è riuscito a sfruttare.

La maggior capacità di penetrazione sull’out sinistro è stata accentuata dal consueto riposizionamento del tridente che ha favorito ancora una volta Kanoutè. Il numero 17 si è distinto prima chiudendo un bel triangolo con Iuliano e Nicoletti, poi superando in velocità ben tre avversari e servendo al centro per Fischnaller che ha tirato di poco a lato.

La Sicula Leonzio ha cercato di rispondere come meglio poteva, ma l’unico corridoio che ha funzionato è stato quello creato sulla destra con Gammone e Gomez che hanno provato a superare in velocità la retroguardia giallorossa.

Buona la prestazione di Riggio nonostante il giallo rimediato all’8°minuto di gioco per fallo su Ripa che gli aveva preso il tempo. Molto positiva anche la prestazione di Figliomeni che ha spesso discusso con Ripa senza concedergli un metro di gioco e Celiento che ha sofferto in un’unica occasione quando al 34°esimo Squillace è riuscito a crossare pericolosamente per Russo che ha svirgolato.

La ripresa e i cambi che decidono la partita

La ripresa è iniziata con il maggior piglio degli ospiti che hanno iniziato a martellare da tutte le posizioni. Non possiamo parlare di chiare occasioni da gol, ma sicuramente di azioni potenzialmente pericolose che hanno visto in Fischnaller il principale terminale offensivo.

Nei primi dieci minuti della ripresa il bolzanino giallorosso ha ricevuto centralmente un paio di palloni ma ha concluso fuori o debolmente, addirittura anche Figliomeni in un’occasione è arrivato al cross senza trovare nessuno capace di deviare in porta.

La mole di gioco prodotta è stata notevole, ma Narciso non è mai stato impegnato da conclusioni indirizzate verso lo specchio della porta. La prima parata si è vista al 58° quando Ciccone entrato in area ha lasciato partire un tiro secco che Narciso ha ben neutralizzato.

Mister Bianco a quel punto ha deciso per un doppio cambio mettendo dentro un frizzante Sainz-Maza per lo spento Russo e D’angelo per Gammone, quest’ultimo aveva esaurito le batterie.

Se la Sicula ha prodotto pochissimo, con la difesa costantemente sotto pressione, gran parte del merito va alla crescente verve di Maita e Iualiano che in mezzo al campo hanno sfoderato una doppia fase di rara intensità.

Il cambio che ha deciso la partita è avvenuto al 60° quando D’Ursi ha rilevato Fischnaller. Il veloce numero 7 si è subito messo in evidenza colpendo il palo su una punizione di Ciccone e poi sfoderando un destro micidiale dai venti metri.

Dopo il gol, Auteri ha deciso di mandare in campo Giannone al posto di Kanoutè mantenendo inalterato l’assetto della squadra, di contro Bianco ha tolto il centrocampista Esposito G. schierando il giovanissimo esterno Vitale in un disperato 4-2-4 che ha allungato inevitabilmente i reparti bianconeri.

I padroni di casa non hanno avuto il tempo di risistemarsi che Iuliano ha intercettato una palla a centrocampo superando in velocità Aquilanti per poi infilare Narciso con un preciso tunnel. Un gol davvero bello che premia il talentuoso brasiliano del Catanzaro e archivia la pratica.

Negli ultimi scampoli di partita vanno registrate una buona occasione capitata sui piedi di Ripa che supera Furlan e tira a botta sicura ma rimedia Riggio sulla linea di porta e ancora un bel tiro di Giannone e uno di D’Ursi. Positiva anche la prova di Eklu che contrasta decisamente bene e dimostra una buona padronanza nello smistar palloni.

Il dominio tattico e la mentalità vincente

Ciò che sorprende in positivo non è solo l’approccio tattico alla gara, ma anche e soprattutto la mentalità vincente con cui il Catanzaro di Auteri scende in campo. Nel calcio non esiste un modulo perfetto, ma al contrario esistono attori più autorevoli di altri nell’interpretare i propri compiti.

La cura Auteri ha rivitalizzato i tre superstiti della vecchia guardia, Riggio Nicoletti e Maita, plasmando una squadra molto competitiva che si concede il lusso di tenere Giannone in panchina o che può fare a meno di elementi cardine come DeRisio e Favalli.

A questi risultati ci si arriva quando l’intera rosa inizia a credere nei propri mezzi e prende consapevolezza del proprio bagaglio tecnico. Il Catanzaro è capace di sviluppare una manovra di gioco accorta e al tempo stesso pericolosa che costringe gli avversari al ruolo di sparring partner.

La capacità di corsa e sacrificio appartiene a tutti, dagli esterni d’attacco ai tre di difesa. Un plauso particolare va indirizzato proprio al terzetto difensivo che, partita dopo partita, non solo dimostra una crescente affinità nella propria zona di competenza, ma si fa sempre più propositivo anche in zona d’attacco.

Se al mister non piace parlare dei singoli, da tifosi e appassionati di calcio non possiamo far a meno di rendere il giusto tributo anche a chi come D’Ursi Iuliano Nicoletti ed Eklu, pur consapevoli di non partire sempre dal primo minuto, scendono in campo con lo spirito di appartenenza ad un gruppo.

Il senso di appartenenza e la forza del gruppo sono immortalati nei due fermi immagine che ritraggono i giallorossi uniti come una pigna festeggiare attorno al tecnico perché è a lui che riconoscono il merito di avergli trasmesso la capacità di sacrificio e la fiducia nel propri mezzi.

Fiducia che appartiene un po’ a tutti e lo si vede anche dal coraggio delle conclusioni, che non sono mai dettate dalla frustrazione o dalla presunzione, ma al contrario dalla decisa volontà di mettere in difficoltà l’avversario.

È un Catanzaro da applausi che finalmente raccoglie quanto merita.

Autore

Davide Greco

4 Commenti

  • Ciao Davide, ti chiedo un parere: manca qualcosa a questa squadra o la ritiene completa così come è? Se manca in quale reparto? Ritieni che eventuali innesti possano rompere gli equilibri dello spogliatoio? Grazie

    • partendo dal principio che tutto è migliorabile, credo che nessuna squadra possa mai dirsi del tutto completa. Però è anche vero che quando la squadra gira a mille non ha senso cambiare le pedine. Se il Catanzaro dovesse continuare ad esprimersi a questi livelli, si potrebbe sfruttare il mercato di riparazione per individuare qualche giovane che possa fare la differenza ed eventualmente chiudere qualche situazione che oggi stagna infruttuosamente.

  • Altro merito di Auteri è quello di aver creato un bel gruppo, nonostante le difficoltà iniziali.
    Già c’è stato un acquisto, quello dell’ottimo Furlan, comprare altri giocatori effettivamente potrebbe destabilizzare il gruppo, anche perché non vedo carenze, perché è vero che ci manca un vero centravanti, però abbiamo tanti attaccanti.

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