La Striscia

Si cerca di recuperare Cunzi, Maita e Sirri

Da domani sedute a porte chiuse al Federale di Catanzaro, nel quartiere “Sala”. Fuori Spighi, Anastasi, Icardi e Van Ransbeeck
 

Gran lavoro quello dei preparatori atletici, medici e fisioterapisti nel tentativo di recuperare più calciatori possibili da mettere a disposizione di mister Dionigi.

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La notizia positiva è che oggi Cunzi, Maita e Sirri hanno lavorato con il gruppo. Il tentativo di recuperarli è l’obiettivo che si è posto lo staff per dare al mister tre elementi che possono tornare utili alla causa.

Spighi ha lavorato a parte e dovrebbe essere assente dai campi di gioco almeno per due settimane come Falcone.

Anastasi sembra avere un problema alla spalla. Per Icardi e Van Ransbeeck ci vorrà ancora del tempo. Marchetti si è allenato ma non ha svolto tutto l’allenamento perché ha accusato mal di schiena, mentre Letizia ha svolto dopo l’allenamento lavoro di scarico facendo corsa leggera.

Marin è rientrato alla base, perché assente solo per motivi personali.

Dopo la prima parte basata sul lavoro atletico con ostacoli e circuito si è passati alla parte tecnica.

Dionigi ha provato varie soluzioni senza fornire particolari indicazioni su quale sarà l’undici che scenderà in campo.

Il mister oggi ha provato varie soluzioni impegnando a turno tutti i componenti della rosa. Occupando una metà di campo ha diviso le due squadre ordinando di attaccare e terminare l’azione in sei secondi. Per capirci ci si è indirizzati verso la regola del basket, che prevede la conclusione dell’azione in ventiquattro secondi.

Chi invece doveva recuperare palla aveva l’ordine di fare ripartire l’azione sempre entro i sei secondi.

Lo schieramento era  con la difesa a tre, mentre nel mezzo e in avanti ci si alternava a seconda dell’evoluzione dell’azione.

Alla seduta hanno assistito i vertici societari, con il presidente Noto, Maglione e Doronzo, con questi ultimi due che alla fine si sono visti con Dionigi e il collaboratore Hiro per discutere fra loro.

Domani la squadra lavorerà al “Federale” a porte chiuse e lo dovrebbe fare anche nelle giornate di sabato e domenica, quando dopo pranzo partirà poi per Trapani.

Da segnalare l’erba bruciata a Giovino dovuta a un guasto del sistema d’irrigazione. Dovrà presto provvedere la Provincia, proprietaria dell’impianto. Ci auguriamo, inoltre, che si occupi anche della manutenzione esterna prima che erbacce e sporcizia prendano il sopravvento e tolgano valore ad una struttura che poche squadre possono permettersi.

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

10 Commenti

  • Speriamo che la nuova preparazione atletica pretesa da Dionigi possa dare al più presto esiti positivi anche se ritengo ci vorrà del tempo e di tempo mi sa tanto ne stiamo concedendo tanto sia agli avversari sia per noi poveri tifosi che continuiamo a vivere nella speranza di un futuro migliore.<br />
    In conclusione aggiungo senza malizia e con la speranza che nessuno si risenta, io nei confronti del nostro staff di preparatori atletici e di quelli addetti al recupero degli infortunati nutro forti dubbi e tantissime perplessità.

    • Da noi in Calabria ci sono grandi professionalità mediche, non molte purtroppo, per cui chiaramente non tutti i medici e preparatori sono al top. Se noi cittadini comuni, quando abbiamo una patologia importante, spesso siamo costretti ad andare fuori dalla nostra Regione per farci operare o curare, un motivo di evidentemente c’è. Penso di essere stato esaustivo.

  • Cosa è una presa in giro? Una protesta dei giocatori? Incompetenza dei preparatori? Se fosse solo sfortuna consiglio di andare tutti i giorni a piedi scalzi dalla Madonna di Porto.

  • Ma andate tutti a quel paese allenatori preparatori giocatori e società che permette questa farsa di allenamenti a porte chiuse., Qualche d’ uno mi può spiegare a cosa servono?

  • Mio modestissimo parere!!! Se ai preparatori hanno chiesto di modificare il loro credo, e lo accetti, o sei un mercenario che pensa solo a finire la stagione per portarsi a casa lo stipendio o non sei un vero professionista! Se io credo nel mio lavoro e non posso portarlo avanti mi dimetto. Punto!!!

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