âCaro Presidente, la mia esperienza politica mi sta insegnando che ormai non mi devo stupire di nulla, neanche di apprendere dai giornali di avere chiesto qualcosa (forse pensato) che per motivi di opportunità , correttezza e rispetto dell’operato altrui, non ho mai esternato. Per l’ennesima volta la stima personale e il rapporto, ritengo di amicizia, mi portano a comprendere lo sfogo di una persona che come me ama il Catanzaro, bene prezioso dell’intera comunità calabrese. L’obiettività propria della mia persona mi porta certamente a condividere alcuni passaggi della Tua riportata integralmente dal Quotidiano della Calabria nel numero odierno. Anche alla Tua presenza ho ribadito il “grazie” a Nino Princi che, nell’indifferenza degli imprenditori catanzaresi, si è avvicinato con passione e competenza alla nostra amata squadra che, purtroppo, in questo momento si trova ad affrontare difficoltà non preventivate.
Ritengo di esprimere il compiacimento dell’intera Amministrazione Comunale di Catanzaro per quanto la società da te guidata sta facendo, portando il nome della città su tutte le televisioni e facendolo vedere in tutte quelle parti del mondo dove arrivano le immagini delle partite del Catanzaro calcio. Non condivido la Tua esternazione sull’indifferenza del Comune di Catanzaro che ha ritenuto con la compattezza di tutti i suoi organi (Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale) di riconoscere a questa società , oltre che la sponsorizzazione ordinaria concordate per tre anni, una sponsorizzazione straordinaria per la vittoria del compionato di C1 e la promozione in serie B, abbastanza cospicua (tralascio la cifra) che la stessa società ha utilizzato per l’esecuzione dei lavori al Ceravolo e per i quali la stessa merita il ringraziamento ed il plauso. In piena coscienza, certamente il Catanzaro in serie B non può essere mantenuto solo con le sponsorizzazioni del Comune di Catanzaro, ma certamente e soprattutto con gli enormi sacrifici economici dei soci che, mossi dalla passione per la nostra squadra, hanno consentito il risanamento economico della stessa, facendola rientrare tra le poche società in regola con i pagamenti degli stipendi ai propri tesserati.
La rinascita del Catanzaro, a mio avviso, è da ricercare esclusivamente in quella sinergia che si è venuta a creare nel momento in cui Tu e Massimo Poggi siete subentrati nella società al sig. Giovanni Mancuso (al quale deve andare sempre la riconoscenza di tutta la tifoseria per quello che ha fatto nel luglio del 1999). Ti invito pertanto, a continuare nel lavoro che stai egregiamente svolgendo, senza dimenticare quello che tutti gli appassionati del Catanzaro, unitamente a te e Massimo e con il contributo anche dei giornali, tutti abbiamo fatto. Lavoro questo che ha fatto si acchè tu abbia potuto portare quei risultati che sono sotto gli occhi di tutti .
Non creiamo confusione ma cerchiamo di continuare uniti nella strada ancora irta e piena di pericoli, consentendo anche ai tifosi di poter esternare in modo civile il disappunto verso un allenatore, professionista serio, preparato e munito di tutte le motivazioni che occorrevano ed occorrono per salvare questa serie B conquistata con sacrifici e che siamo riusciti a conservare nonostante i tentativi di levarcela con subdole accuse che volevano screditare oltre che il lavoro della Società anche l’immagine della città di Catanzaro. Rammento a me stesso che questa Amministrazione Comunale, dopo circa 50 anni è riuscita a regalare alla Città lo Stadio Ceravolo acquistandolo dal Demanio ed ancora, si sta apprestando a portare a compimento quel progetto da te e Massimo proposto e che deve vedere la ripresa e la continuazione di quel cammino intrapreso in comune nel febbraio 2003.
Nella città di Catanzaro ci sono tanti sigg. Cimino che stanno solo aspettando di vedere ripartire il Catanzaro sulla strada che porta la salvezza e che stanno apprezzando senza condizioni l’operato Tuo di Nino Princi, Saverio Procopio e Pino Mirante. Colgo l’occasione per invitarti alla calma caratteristica del tuo carattere che ti dà quella lucidità che ti consente nei momenti difficili di superare gli ostacoli di cui la conduzione di una Società di Calcio è piena. Ti invito infine a rispettare, anche se non condiviso, il pensiero di altri che non è certamente strumentale o in mala fede, ma solo obiettivo ed espresso alla luce dei fattiâ.