Serie B…evute speciale America’s Cup

Puntata speciale della rubrica curata da Nicolò Ditta

A volte i sogni arrivano dal mare. Portati da una nave che raggiunge le coste e un porto sicuro.
Il miraggio però non è quel porto, quell’approdo, quel ricovero. Il miraggio, oggi, è la nave e il suo prezioso carico.
Un carico di sogni che di colpo si avverano, che nello spazio di un attimo diventano realtà.
Una realtà mai immaginata, mai sognata, mai nemmeno minimamente pensata o ipotizzata.

La nave è attraccata, e lentamente sbarca il prezioso carico. In un attimo l’impensabile diventa reale, l’impossibile diventa vicino, l’inimmaginabile si concretizza di fronte a te. E la città, per l’occasione si fa bella.
Strade, vicoli, palazzi, luci e lampioni, piante e verde, pulizia dovunque.
Quasi fosse una ragazza al primo appuntamento che si guarda allo specchio per vedere se tutto è a posto, se lui ne sarà colpito o ammaliato.
Il carico è a terra, sbarcato. E non è uno solo, ma dodici… dodici oggetti del desiderio, dodici aspiranti al titolo di regina, al premio più ambito. Oggi il sogno è realtà e il sogno si chiama America’s Cup!

Mai e poi mai avrei potuto immaginare un evento simile a Trapani. Mai avrei potuto pensare allo spettacolo che ho di fronte ai miei occhi quando guardavo le regate di coppa america nello splendido golfo di Hauraki.
Ma oggi il sogno è qui, di fronte a noi scintillante come non mai a far bella mostra di sè dentro una lucente teca.

Venti e più anni fa, Raul Gardini, in occasione del varo del Moro di Venezia I, organizzò un evento memorabile, quattrocento gondole nella laguna a far festa al varo della nuova barca. Ognuna con quattro ospiti, e un menù che doveva essere, ovviamente, adatto alla situazione.
Non saranno le romantiche gondole a farci compagnia oggi, ma le “lance” dei pescatori.

Non possiamo non cominciare da stuzzicanti arancini di riso e altre sfiziosità del genere rosticceria. La rosticceria è molto popolare a Trapani, anche se è comune a gran parte dell’Italia. Ma c’è una cosa che è tipica della zona, sono le “panelle”.
Si tratta di semplice farina di ceci che viene modellata a forma di parallelepipedo, tagliata a fettine sottili triangolari e quindi fritta nell’olio bollente. Da mangiare calde in un fragrante panino accompagnate, a seconda dei gusti, da qualche piccola crocchetta di patate o sale e limone.

Cosa accompagnare a questo sfizioso antipastino se non un vino bianco servito Ben freddo. Un vino che sia leggero, mediamente fresco (cioè mediamente acido), ma che abbia una sua bella rotondità e soprattutto morbidezza. Volendo anche un Prosecco di Valdobbiadene. Restando in Sicilia, potremmo pensare più che alla “classica” doc di riferimento, a singoli vini fatti da singoli produttori, magari qualche vino semi aromatico, o un vino che abbia una leggera effervescenza.

In questi ultimi anni in Sicilia è stato un fiorire di aziende e a una proliferazione di tipologie di vini. Un tempo c’era il Bianco d’Alcamo e forse altri due o tre altri tipi di vino bianco, oggi piantano in Sicilia anche varietà che normalmente esprimono il meglio di sé sulle alpi, in Trentino/Alto Adige, o addirittura in Francia, Germania o Austria.
Se non prendessimo un vino troppo aromatico avremmo un ottimo compagno di viaggio per le nostre panelle.

Se volessimo pensare a un primo, penserei a un’insalata di pasta fredda con ricci. Uno dei pochi “veri” sapori e profumi del mare. Scolare gli spaghetti al dente, raffreddarli sotto l’acqua fredda per un attimo, condire immediatamente con olio extra vergine d’oliva. A parte mettere i ricci in un contenitore e ammorbidirli con un goccio di acqua di cottura della pasta. Se si vuole un po’ di prezzemolo completerà il tutto. Ideale compagno di viaggio anche in questo caso un Prosecco di Conegliano.

Come secondo un carpaccio di tonno su del semplice pane e un filo d’olio extra vergine d’oliva sarà perfetto.
A questo piatto possiamo anche abbinare un vino più strutturato e complesso, ma non troppo. Magari un bel bianco dell’Etna.

Il dolce sarà composto da un delicatissimo gelato al gelsomino da gustare da solo, e dai i tipici dolcetti di mandorla di Erice (vi consiglio di visitarla d’inverno, è un paesino da fiaba nella nebbia), dalle “genovesi” ovvero da due dischi di pasta frolla posto uno sull’altro ripieni di crema pasticcera, cotti in forno e mangiati ancora caldi con una spolverata di zucchero a velo. Cosa meglio se non un delizioso Marsala. E il nostro pranzo in barca si conclude qua.

Ma ora brindiamo!

32ma America’s Cup. Louis Vuitton Acts 8& 9.
Trapani, 29 settembre – 9 ottobre.
È una splendida giornata nel golfo di Trapani, e l’avventura ricomincia!

Nicolò Ditta

PS per informazioni critiche richieste o suggerimenti, tranne soldi o bottiglie di vino, scrivetemi pure a uctrapani@uscatanzaro.net

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Redazione

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