Se negli anni 60 o 70 avessimo visitato le cantine di tutta Italia, avremmo trovato una situazione totalmente diversa da quella di oggi così come 10 anni fa.
Avremmo trovato grandi vasche di fermentazione in cemento invece che di acciaio inox, presse meccaniche verticali invece di più moderne e funzionali presse orizzontali pneumatiche, grandi e vecchie botti di castagno invece delle più nuove barriques di chiara importazione francese.
Certo non è tutto oro quello che luccica ala fiera. Ci sono cantine di produttori che hanno un concentrato di tecnologia maggiore di un bombardiere stealthâ¦
Quando i latini dicevano che âin medio stat virtusâ non sbagliavano. Io almeno sono per unâidea di azienda vinicola che rispetti la tradizione pur non facendosi scappare le innovazioni che il progresso ci mette a disposizione.
Un piccolo cenno a quanto ho detto sopra.
Le vecchie vasche di fermentazione in cemento sono sicuramente meno sicure e âigienicheâ rispetto allâacciaio inox.
Le vasche in acciaio ci permettono di controllare meglio la temperatura di fermentazione ed evitare che il mosto si riscaldi troppo provocando effetti indesiderati nel vino.
Il mosto se riscaldato cede più sostanze (stesso discorso dellâolio). Se invece si mantiene la temperatura a valori costanti senza farle subire sbalzi (comunque normali visto che la fermentazione genera anche calore), si permette al mosto di tirare fuori dei profumi che sono molto più âdolciâ e rotondi.
Invece delle sensazioni amare e âacideâ che si tirano fuori se la temperatura si alza troppo.
Riguardo le presse, una pressa meccanica ovviamente âpressaâ (lo dice la parola stessa) tra due superfici fisiche che âspappolanoâ le bucce e tirano fuori le sostanze acide e amare della buccia stessa. La forza di gravità fa anche in modo che le âfecceâ ovvero i residui della pressatura, si depositino verso il fondo della pressa stessa, andando a finire nel mosto che viene separato intorbidendolo e rovinando comunque il vino.
La pressa pneumatica provoca uno schiacciamento della buccia attraverso un aumento della pressione che provoca la rottura della buccia. In più, visto che è orizzontale le fecce si depositano sul fondo il che ci permette di aspirare quello che comunemente si chiama âmosto fioreâ ovvero quello più delicato.
Discorso diverso per le botti. Il legno normalmente usato in Italia era il castagno. Il Rovere è tipico della Francia. La differenza è che il castagno non fa invecchiare il vino, invece il rovere si.
Ho visto una cantina completamente rivestita in acciaio, con pavimenti in cotto, le barriques allineate col decimetro, roba che nemmeno un sergente dei marines avrebbe fatto di meglio⦠ho visto una cantina a temperatura e tasso di umidità controllata, che ti permette di conservare le tue bottiglie da loro, e se ti colleghi tramite internet puoi vedere che temperatura e che tasso di umidità câerano in quella cantina ad esempio il 16 maggio 2004 alle 17,50 circaâ¦
Dove eravamo noi sicuramente faceva molto ma molto più caldo!
Ma lasciamo da parte i ricordi, lasciamo da parte le vecchie e maleodoranti cantine, lasciamo da parte le nuove e moderne cantine degne di un albergo a 5 stelle e gustiamoci una Buona bottiglia di vino. Cerchiamo di ritrovare nel vino il piacere di un alimento che è anche âamore del gustoâ e ricerca di nuove e sempre diverse sensazioni
E visto che siamo in Toscana, una âFiorentinaâ al sangue, i fagioli al fiasco conditi con un filo di extra vergine dâoliva, e un bicchiere di Buon vino.
Il resto, ve lâassicuro, passa in secondo piano.
Ma ora brindiamo, in alto i calici e buona Serie Bevute!
Nicolò Ditta
Per informazioni critiche o suggerimenti, tranne soldi o bottiglie di vino, scrivetemi pure a uctrapani@uscatanzaro.net