Senza ma e senza, inizia così la nota del consigliere comunale Sergio Costanzo, in cui chiede le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Vitale.
“L’incapacità, continua Costanzo, amministrativa dimostrata dall’assessore ai avori pubblici Vitale e’ sotto gli occhi di tutti.
Malgrado le mie vibrate proteste e contestazioni, viale Brutium una delle arterie più importanti della città, rimane parzialmente chiusa causando gravidanni e disagi oltre che ai residenti (soprattutto a chi abita sotto lascarpata) a tutti coloro i quali usufruiscono quotidianamente di quella strada,anche e soprattutto ai commercianti fortemente penalizzati da una manifesta incapacità dell’amministrazione comunale.
Parliamo a ragion veduta di manifesta incapacità perché malgrado un congruo (anche se per i tempi estenuante) finanziamento da parte della Regione i lavori sono solo parzialmente eseguiti e di fatto la strada resta fruibile solo al 50% allora mi domando come mai i lavori hanno bisogno di un ulteriore finanziamento?
Perché non e’ stato fatto tutto prima e bene? Chi pagherà per questi ritardi?
L’assessore al ramo ormai da quasi un anno cosa ha fatto per evitare grossi problemi ai cittadini? Per non parlare della storia infinita del parco della fiumarella, passano i sindaci gli amministratori ma gli uffici dei lavori pubblici con a capo l’architetto Ritrovato non riescono in nessun modo a portare a termine questo importante progetto che vedrebbe il rione Sala-Campagnella ,ma tutta la città,munirsi di un importantissimo polmone verde e di recuperare un’area salita più volte agli onori della cronaca per essere diventata una vera e propria discarica Infine il problema dissesto idrogeologico del quartiere Sala-Campagnella (una delle cause che ha portato alla frattura tra il sottoscritto ed il sindaco Abramo) e’ stato scarsamente valutato dalla maggioranza del comune dimenticando tra l’altro che il quartiere e’ stato teatro (a causa della precarietà geologica della zona) della tragedia del povero Zicchinella.Caro Sindaco Abramo vanno bene i grandi progetti e le grandi opere ma la gente, i nostri concittadini hanno bisogno di avere anche piccole opere e servizi a rendere la vita di tutti i giorni quantomeno normale.