Pomeriggio assolato, strade deserte e, come un impertinente guastafeste di tanto tacere, in fondo ad una famosa via del centro barese un campanello di una bicicletta, la vista non permette subito di avvistare le altre cinque al seguito. Sempre più si avvicinano i sei ragazzini, sempre più si evince che il primo di loro sventola una bandiera biancorossa disperatamente aggrappata ad una canna con su scritto “AS BARI”.
Questa è stata la sfilata per riabbracciare la serie “B” di una città che conta mezzo milione di abitanti circa!!! Qualcuno mi obietterebbe:”…ma siamo in agosto! Tutta la gente era fuori sede!”. E io gli risponderei:” l’anno scorso per un ripescaggio in C1 a Catanzaro ci furono episodi per i quali intervennero gli studiosi dei movimenti tellurici! Terremoto del 10° grado della scala Giallorossa!”. Qualcuno disse: “Ci riprendiamo la storia” ma solo Angelo Mammì avrebbe potuto immaginare una prima di campionato Catanzaro – Bari! La storia ricomincia e proprio contro la compagine contro la quale le Aquile giallorosse conquistarono per la prima volta la serie “A” in quel di Napoli, era il fantastico 1971.
Tutti ricordano quel cross dalla fascia sinistra e tutti rammentano quel colpo di testa (veramente divino) del nostro Mammì. E la Calabria tutta esplose. Quante storie dopo quel colpo di testa! Quante gioie, quanti dolori. Ma questi ultimi hanno solo permesso una catarsi nel Popolo Giallorosso che gli ha consentito di fare esperienza per, come dicevamo pocanzi, “riprendersi la storia”. Si ricomincia dunque e si ricomincia contro il Bari targato Pari-Carboni chiamati da Matarrese a ricostruire dai cocci delle squadre fallite o retrocesse. Un vero avvoltoio il massimo responsabile biancorosso. Ha attinto solo da squadre fallite. Il Bari si presenta (al momento) come una creatura a tre facce: Viterbese- Ancona-Napoli. Ecco gli unici serbatoi di approvvigionamento dei galletti. Ma l’undici di settembre, data infausta per ragioni che poco hanno a vedere con il calcio, il Catanzaro si ribattezza al calcio che conta e tutti noi immaginiamo cosa potrà accadere al Ceravolo che si vestirà a festa per riabbracciare la serie cadetta in attesa di qualcos’Altro… Altro che sei biciclette e una bandiera! Un ringraziamento doveroso alla Società (Parente, Poggi e Mirante) un Augurio affettuoso ai nuovi arrivi (Princi e Procopio) e un ringraziamento a TUTTI noi che non ci siamo mai arresi e abbiamo amato senza sosta alcuna questi sacri colori.
Il calcio ha bisogno di entusiasmo e, con tutti gli accadimenti e le intromissioni che deve sopportare, per il solo fatto che sopravviva, bisogna proprio gridare al miracolo. Da qualche anno a questa parte le estati roventi non si contano più: politica con al servizio giornalisti allo sbaraglio (un saluto affettuoso a Roberto Renga) e poi TAR , Tribunali vari ecc. ecc. Ora ci mancava pure la camorra. Ma nonostante tutti questi “sforzi”, la serie cadetta non vedrà il Napoli. Gli scudetti, Bassolino, Rosa Russo Jervolino, il Governo, Il Presidente della Repubblica, la storia dei Partenopei e la camorra stessa non hanno salvato la serie “B” (almeno per il momento. Perchè in Italia: mai dire “mai”).
Ma riparliamo di calcio vero. Il 21 settembre Catanzaro – Catania! Le due squadre si ritrovano dopo i tristi incontri di C2. Che emozione ragazzi!
Non bisognerà attendere più di tanto per il derby calabrese tra Catanzaro e Crotone con i cuginetti rossoblù dipinti più che mai quest’anno di bianconero. Il 2 ottobre è dietro l’angolo.
Qualcuno ricorderà gli elogi ed il tifo che molti poco tempo fa facevano per il Modena, per la presenza nelle sue fila dell’ex giallorosso Kamarà . Eccoli accontentati. Il 23 ottobre, al Ceravolo il Modena (certamente senza Kamarà ). Come è strana la vita!
Il 5 di dicembre un bel Catanzaro- Perugia e la domenica successiva Torino – Catanzaro. Sembra ancora di vedere quella vittoria dei giallorossi per 2-1 in serie “A” in quel di Torino e quella irresistibile cavalcata targata Borghi sulla fascia destra che culmina con il gol di Bivi. Che brividi!
Senza dilungarci più di tanto, l’ultima di campionato si giocherà a Terni. Corsi e ricorsi storici di vichiana memoria dicevamo. Terni: gioie e dolori. Ma le gioie del passato si ricordano eccome. Catanzaro targato Albano con Pino Lorenzo sugli scudi. Uno zero a zero nel campionato 1986/87 (C1) contro la Ternana alla penultima di campionato che fu il prologo per la successiva promozione in serie “B”. Speriamo porti bene anche quest’ “A”nno.
Ehm… scusate la maiuscola… la mia tastiera è impazzit”A”. Si, come sta impazzendo un Popolo per troppo tempo relegato in serie che non gli competevano e che smania dalla voglia di farsi risentire.
A questo proposito ci permettiamo di dare un consiglio ai tecnici televisivi: dall’undici settembre, per tutto il campionato fino all’ultima, l’undici di giugno 2005, abbassate il volume! Le casse dei televisori potrebbero esplodere! AvAnti CatAnzAro, AvAnti gloriose Aquile giAllorosse
Giuseppe Mangialavori