Dopo l’incidente mortale dell’estate 2009, preceduto da un altro di qualche anno addietro mi auguro ed auspico che l’amministrazione comunale corra airipari onde prevenire altre stragi su via Tommaso Campanella nel quartiere Sant’Antonio.
Il tratto di strada in questione, che va dalla sede regionale dell’Inps fino all’inizio del quartiere Gagliano passando per Mater Domini, in alcune ore del giorno, soprattutto la sera, diventa un vero e proprio circuito automobilistico all’interno del quale i piloti si sentono legittimati ed autorizzati a non tenere in considerazione alcuna le norme che il codice stradale detta per i centri abitati.
Le conseguenze di tale situazione sono plurime. La prima, ovviamente, è la sicurezza per i pedoni, tra cui i tanti bambini, che appunto sono stati protagonisti passivi di gravi incidenti stradali.
Ma un altro aspetto da non sottovalutare è la necessità di mettere in sicurezza anche il tratto di strada in corrispondenza della sede regionale dell’Inps dove, da qualche tempo, trovano allocazione gli uffici per le visite mediche.
In questo caso, come segnalatomi da alcuni attenti funzionari della stessa Inps, onde evitare che gli uffici possano essere trasferiti altrove e per facilitare i degenti che dovranno sottoporsi a visita medica sarebbe
auspicabile l’istituzione di parcheggi appositi e di dissuasori di velocità.
Faccio appello, in conclusione, a tutta la giunta comunale ed al Prefetto di Catanzaro affinchè vengano individuate tutte le soluzioni più efficaci onde prevenire altri morti.
Le soluzioni sono tante come ad esempio il posizionamento degli stessi dossi già, peraltro, istituiti al quadrivio di Santa Maria, semafori intelligenti o l’installazione di un autovelox per disincentivare i male intenzionati piloti.
Lanfranco Nisticò
Consigliere di circoscrizione
Il tratto di strada in questione, che va dalla sede regionale dell’Inps fino all’inizio del quartiere Gagliano passando per Mater Domini, in alcune ore del giorno, soprattutto la sera, diventa un vero e proprio circuito automobilistico all’interno del quale i piloti si sentono legittimati ed autorizzati a non tenere in considerazione alcuna le norme che il codice stradale detta per i centri abitati.
Le conseguenze di tale situazione sono plurime. La prima, ovviamente, è la sicurezza per i pedoni, tra cui i tanti bambini, che appunto sono stati protagonisti passivi di gravi incidenti stradali.
Ma un altro aspetto da non sottovalutare è la necessità di mettere in sicurezza anche il tratto di strada in corrispondenza della sede regionale dell’Inps dove, da qualche tempo, trovano allocazione gli uffici per le visite mediche.
In questo caso, come segnalatomi da alcuni attenti funzionari della stessa Inps, onde evitare che gli uffici possano essere trasferiti altrove e per facilitare i degenti che dovranno sottoporsi a visita medica sarebbe
auspicabile l’istituzione di parcheggi appositi e di dissuasori di velocità.
Faccio appello, in conclusione, a tutta la giunta comunale ed al Prefetto di Catanzaro affinchè vengano individuate tutte le soluzioni più efficaci onde prevenire altri morti.
Le soluzioni sono tante come ad esempio il posizionamento degli stessi dossi già, peraltro, istituiti al quadrivio di Santa Maria, semafori intelligenti o l’installazione di un autovelox per disincentivare i male intenzionati piloti.
Lanfranco Nisticò
Consigliere di circoscrizione