Secondo appuntamento del Vinyl Sound Experience sabato 10 dicembre alle ore 21 al Caffè delle Arti. Dopo la serata di giorno 3, dedicata ad un laboratorio sulle reciproche influenze fra musica “colta”, jazz/blues e rock, la manifestazione, realizzata nell’ambito del Catanzaro Music Summer School per “Giovani energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci Associazione Nazionale Comuni Italiani e realizzato dal Comune di Catanzaro Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Pubblica Istruzione, continua con un incontro interamente dedicato al Reggae.
“Roots, rock, reggae: un autobus per Babilonia” è il titolo del laboratorio che si svolgerà alle ore 21 al Caffè delle Arti di via Fontana Vecchia. Questo genere musicale, amatissimo dai giovani, si presenta come uno straordinario fenomeno musicale e di costume, influenzando ormai più generazioni. La serata ha in programma una suggestiva panoramica nei territori del reggae, partendo dalle antiche sonorità della musica “mento”, alle commistioni con il R&B, il Soul, il Boogie, fino alla nascita di una musicalità originale profondamente inserita nella spiritualità di radice africana. I tradizionali ascolti su vinili, carattere fondamentale del Vinyl Sound Experience, seguiranno lo svolgimento della serata, dalle tradizionali sonorità del “mento” e del “calypso”, fino alle proposte più interessanti della più recente dance hall e toastin’.
Concluderà la serata un suggestivo filmato dedicato al Making of “Catch a Fire”, la storia della costruzione di uno fra gli album di Bob Marley and the Wailers più importante per la determinazione del carattere costitutivo del reggae.
“Abbiamo voluto aggiungere, con questa notevole iniziativa, alle importanti attività del progetto Catanzaro Music Summer School, anche una lettura della cultura rock e musicale in genere, seguendo la storia degli ultimi decenni, del costume, degli eventi e del gusto – dichiarano congiuntamente l’assessore alla Cultura Nicola Armignacca e l’assessore alla Pubblica Istruzione Stefania Lo Giudice –, permette un più ampio approccio alla musica, mettendo i giovani, e non solo loro, di fronte alla possibilità di allargare le proprie conoscenze, e di formarsi in maniera più completa. Che è, del resto, l’obiettivo dell’intero progetto”.
