E’ arrivato il momento che il Movimento per le Autonomia di Catanzaro dica chiaramente la sua posizione in merito alle insistenti richieste promosse da alcune associazioni che vorrebbero la secessione del quartiere Lido dal Comune capoluogo di regione.
Oltre a ribadire il nostro completo disaccordo su questa iniziativa che tende ad indebolire il ruolo della città di Catanzaro, che al contrario dovrebbe essere rafforzato anche in virtù delle continue spoliazioni che patisce dall’attuale maggioranza di governo; il coordinatore Gallippi dovrebbe chiaramente dire la sua posizione e quella ufficiale del partito nei confronti di parte del suo coordinamento e più precisamente di quella che si ritiene sostenitore del movimento “Catanzaro Marina”. Ciò si rende necessario, in quanto assistiamo quotidianamente a comunicati congiunti dei due movimenti (MPA e Catanzaro Marina, ndr) che onestamente , non consideriamo assolutamente affini se esaminiamo che proprio il sig. Gallippi , attento alle problematiche della cittadinanza nonché promotore di iniziative comuni all’intera popolazione catanzarese, si sia fatto attrarre da pericolose sirene che vorrebbero sfruttare l’attimo per colpire l’indissolubile quanto amorevole fratellanza che accomuna gli abitanti dei vari quartieri cittadini che oggi vorrebbero certamente una maggiore attenzione dalle istituzioni locali ma che non accetterebbero mai di vedersi privati di un comune denominatore: l’essere cittadini di Catanzaro!
Con orgoglio affermiamo le comuni origini e l’appartenenza alla città di Catanzaro, e certamente maldestre iniziative secessioniste non posso che far indignare catanzaresi impegnati in favore della propria città come riteniamo lo sia il sig. Gallippi.
Per concludere invitiamo il commissario cittadino del MPA Carmine Gallippi, a chiarire la sua posizione e quella del partito, istituzionalmente presente anche con consiglieri ed assessori nell’attuale giunta provinciale di centro-destra , se intende proseguire il cammino intrapreso nella città di Catanzaro proprio con chi ha interesse a dividere parte del proprio territorio per motivi che disconosciamo ma che certamente che non riteniamo politicamente nobili.
