La Provincia di Catanzaro proporrà ricorso per revocazione contro la sentenza 1127/2012 con cui il Consiglio di Stato ha risolto la vicenda della localizzazione sede meridionale della Scuola Superiore di Magistratura, di fatto togliendola a Catanzaro per portarla a Benevento. Una sentenza che il presidente della Provincia Wanda Ferro ha definito “profondamente ingiusta, perché per un semplice vizio di forma sottrae a Catanzaro la Scuola di Magistratura, nonostante una sentenza di merito del Tar del Lazio avesse riconosciuto le nostre ragioni, bloccando il tentativo di scippo perpetrato dall’allora ministro Mastella”.
Considerati i pareri dei legali dell’Ente, che hanno giudicato percorribile la strada della revocazione per errore di fatto, la giunta provinciale riunita oggi ha deciso di dare incarico di proporre il ricorso all’avvocato Francesco Scalzi e ai legali interni Federica Pallone, dirigente del Settore Avvocatura, e Roberta Chiarella.
“I legali – ha spiegato il presidente Ferro – ritengono che il Consiglio di Stato, nell’accogliere le eccezioni sollevate dalla Provincia di Benevento che ha contestato il difetto di notifica all’ente nel ricorso del 2006, sia incorso in un errore di fatto, con ciò legittimando l’ipotesi di un ricorso per revocazione. Lo stesso Tar del Lazio, con la sentenza 3087 del 2009, ha infatti chiarito che la notifica del ricorso è avvenuta nei termini, appena è stato possibile conoscere, in udienza, il contenuto del decreto ministeriale 26/2006. Al momento di presentare il ricorso non era conosciuto il testo del provvedimento ministeriale, che menzionava anche la provincia di Benevento, e il cui contenuto si poteva soltanto evincere dalle dichiarazioni pubbliche del ministro Mastella che indicava nella città di Benevento la nuova sede della Scuola. Per questo tutti gli avvocati catanzaresi – innanzitutto quelli del Comune, e a seguire quelli di Provincia e Regione – hanno notificato il ricorso al Comune di Benevento e non all’ente intermedio”.
“Secondo gli avvocati – continua Wanda Ferro – la sentenza del Consiglio di Stato è quindi illegittima nella parte in cui nega la qualifica di controinteressato al Comune di Benevento, nonostante lo stesso Comune abbia sottoscritto l’Accordo Quadro con il Ministero della Giustizia del 27 febbraio 2007 – anch’esso impugnato –, nonché nella parte in cui dichiara non tempestiva la notifica alla Provincia di Benevento, omettendo di considerare che tale notifica è avvenuta nei termini di legge, decorsi dalla conoscenza in udienza del contenuto del decreto impugnato. Percorreremo ogni strada, giudiziaria e politica – conclude il presidente Ferro – per tentare di restituire la Scuola di Magistratura alla città di Catanzaro e all’intera Calabria: una battaglia sulla quale auspico ci sia il sostegno dell’intera classe dirigente calabrese, senza divisioni ideologiche o di campanile. Per questo ho chiesto un incontro al ministro della Giustizia Paola Severino – con una lettera che ho inviato per conoscenza al sottosegretario Catricalà, a tutti i parlamentari calabresi e al presidente della Regione – e ho sollecitato un suo intervento a salvaguardia dei diritti della nostra città e della nostra regione. Anche in ossequio ai comportamenti dei cittadini che da sempre hanno reagito in maniera esemplare e composta alle tante vessazioni che Catanzaro ha dovuto subire fin da quando è stata investita del ruolo di capoluogo di regione, e che rischiano oggi di perdere, insieme alla scuola di magistratura, anche la residua fiducia nelle istituzioni del nostro Paese.”