Con
la Vis Pesaro inizia il girone di ritorno non solo del Catanzaro di Braglia, ma
anche quello della nostra rubrica “Avversario di Turno”. L’impostazione
della scheda sulla squadra avversaria muterà rispetto al girone d’andata. Non
ci sarà più la “PREMESSA” dedicata alla storia dei nostri rivali (non
avrebbe avuto senso ripeterla), ma si entrerà subito nel vivo con un rapido
riesame della squadra alla luce delle 17 partite giocate tra la gara d’andata
e di ritorno, e dei cambiamenti di mercato (“LA SQUADRA”). Sarà inoltre
introdotto un breve “FOCUS ON” sul giocatore maggiormente
rappresentativo della squadra avversaria. A seguire le novità dal ritiro per
scoprire le ultimissime sui rivali del Catanzaro (“VERSO…”). Quindi un
rapido sguardo ai precedenti – a campi invertiti rispetto all’andata –
(“I PRECEDENTI”) e, soprattutto, al match d’andata. Confermata la sezione
“I TIFOSI” con le statistiche aggiornate sulla media casalinga di spettatori
delle nostre rivali e sul comportamento degli ultras avversari nella gara
d’andata.
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LA SQUADRA
Ad
inizio campionato l’organico della Vis Pesaro sembrava necessitare di validi
innesti per poter puntare ad una tranquilla salvezza. Invece, i buoni risultati
ottenuti nelle prime partite hanno probabilmente scoraggiato – anche per
motivi di budget – il patron Bruscoli a puntellare la rosa. Così, rispetto
alla squadra che scese in Calabria a fine agosto, l’unico volto nuovo è
Criscuolo, 33enne portiere con tanti anni di esperienza campana in C con le
casacche di Cavese, Battipagliese, Nocerina e, fino a settembre, Palmese. Mirco
Fabbri ha effettuato un ottimo lavoro con i giocatori a disposizione,
coinvolgendo tutti i 22 uomini della rosa. Tutti hanno avuto le loro possibilitÃ
di mettersi in luce, sia per l’elasticità di modulo del tecnico, sia a causa
dei ripetuti infortuni che hanno colpito i pesaresi.
Il
fulcro della squadra è il fantasista Daniele Giraldi, 2 presenze nella massima
serie a Firenze, 7 in B a Cosenza quando era molto giovane. Poi tanta serie C
prima dell’arrivo e della maturazione definitiva a Pesaro, dove quest’anno
ha realizzato già 5 gol. A seconda della posizione in campo di Giraldi, Fabbri
ha variato modulo, giocando solitamente con un 4-4-2 in casa contro avversari
abbordabili (con il fantasista a centrocampo), o con un 4-4-1-1 in trasferta con
Giraldi in appoggio all’unica punta Borneo. In difesa i due centrali sono i
giovani Ischia e Santi con Vezzosi e Boccaccini sulle due fasce. A centrocampo,
i due centrali sono il 20enne Giordano, scuola Torino, che sta disputando un
ottimo campionato, e l’esperto Marta, finalmente al riparo dagli infortuni.
Out per infortunio Antonelli che aveva iniziato il campionato da titolare. Sulle
fasce intoccabile Barison, che può giocare indipendentemente a destra o a
sinistra, l’altro posto se lo giocano Cazzola – più difensivo – e Nonis,
nato attaccante.
Formazione
tipo (4-4-1-1): Criscuolo; Vezzosi,
Ischia, Santi, Boccaccini; Cazzola, Giordano, Marta, Barison; Giraldi; Borneo.
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FOCUS ON
La
punta di diamante della formazione pesarese è senza dubbio Costantino Borneo,
goleador di razza, mai approdato nelle due principali categorie calcistiche, se
non per una fugace apparizione – senza presenze in prima squadra – con il
Milan nel lontano ’92-93, prima di essere spedito a Olbia dove giocò solo 2
partite. Gli inizi della carriera non furono quindi entusiasmanti, specie se si
pensa che l’anno successivo al Palazzolo in C1 rimase a bocca asciutta. I
primi gol arrivarono l’anno successivo quando Borneo scese a farsi le ossa nel
CND, giocando il primo anno con il Corsico e per due stagioni con il Poggibonsi.
Con i toscani segnò 13 gol nella seconda stagione e fu chiamato in C1 dalla
Lodigiani, con cui visse un altro campionato poco brillante. Fu il 1998-99 a
consacrarlo. Vinse il campionato
di C2 con la Viterbese segnando 18 gol. L’anno dopo un altro
trasferimento, stavolta a Cremona, dove mise a segno 11 reti in C1, prima di
approdare alla Lucchese. 12 gol in 26 partite non gli bastarono per essere
confermato e l’anno successivo, dopo 12 partite in maglia rosso-nera, fu
spedito a gennaio a Pesaro. In maglia bianco-rossa la definitiva consacrazione.
Due salvezze conquistate grazie ai suoi gol e una partenza incredibile
quest’anno (15 presenze, 10 gol). Con la Vis ha realizzato 30 gol in 57
partite, una media clamorosa. Attaccante completo, bravo negli spazi brevi, ma
anche nel gioco aereo, nonostante un fisico non esaltante (1.80 per 75 Kg).
Domenica Borneo cercherà contro il Catanzaro – dopo aver saltato la gara
d’andata per un infortunio in Coppa Italia – il suo 100esimo gol in
carriera. Scongiuri doverosi.
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VERSO VIS PESARO-CATANZARO
Tribolata la settimana che
ha preceduto la sfida con i giallo-rossi di Braglia. Due i fronti difficili per
i marchigiani: quello societario e quello tecnico. I problemi principali
derivano dal primo dopo la dichiarazione d’intenti della famiglia Bruscoli,
decisa a passare la mano. Se non dovessero subentrare nuovi acquirenti, Bruscoli
sarà costretto a mettere in vendita nel mercato di gennaio alcuni tra i
giocatori più ambiti, primo fra tutti Borneo (tante squadre alla finestra, tra
cui la Samb). Negli ultimi giorni, della cessione della società si sta
interessando anche l’amministrazione comunale, dopo il chiaro SOS di Bruscoli.
Le ultime notizie parlano di un interessamento di Mario Moxedano, ma ancora le
trattative sono all’inizio.
In
questo clima d’incertezza la squadra ha affrontato la ripresa del campionato
dopo la sosta natalizia tra infortuni e squalifiche, conscia che il momento
d’oro d’inizio campionato si è esaurito. La Vis Pesaro infatti, tra lo
scetticismo generale, dopo la sconfitta del “Ceravolo” aveva inanellato una
serie di risultati positivi. Alcune dure sconfitte casalinghe contro Acireale
(0-3) e Samb (0-4) non avevano rovinato la classifica dei marchigiani. Dopo 11
giornate la Vis navigava nelle posizioni medio/alte della classifica con ben 17
punti. Ma nelle successive 6 gare la squadra di Fabbri ha collezionato solo una
vittoria, un pareggio e ben 4 sconfitte. Ora si trova a soli tre punti dalla
zona calda. In casa il cammino della Vis Pesaro è stato abbastanza positivo. Se
si esclude la doppia sconfitta cui abbiamo accennato, gli adriatici hanno perso
solo in un’altra occasione col Martina (di misura). 4 le vittorie contro
Giulianova, Teramo, Crotone e Fermana. Un solo pari nell’ultimo turno
casalingo contro il Sora: uno scialbo 0-0 che ha stoppato le velleità d’alta
quota. Nel turno dell’Epifania, priva della difesa e del portiere titolari, la
Vis Pesaro ha sfiorato l’impresa andando in vantaggio con una doppietta di
Borneo (al 10° gol stagionale), prima di subire la veemente rimonta dei
pugliesi che, grazie alle doppiette di Triuzzi e Banchelli, ma soprattutto
all’espulsione di Mazzoli, hanno ribaltato il risultato.
Anche
in vista della gara di domenica, l’emergenza in casa bianco-rossa continuerà .
Out il portiere Criscuolo e il terzino destro Vezzosi (solo il difensore ha
qualche probabilità di recuperare), alle prese entrambi con
uno stiramento. Infortunato anche il centrale Santi, mentre Ischia dovrÃ
scontare la terza giornata di squalifica inflittagli dopo la partita di Viterbo
(contestatissima sconfitta al ’96 minuto) per avere strattonato l’arbitro.
Sulla sinistra rientrerà dopo la squalifica Boccaccini proprio al posto di
Mazzoli. In porta giocherà Ginestra (non impeccabile a Catanzaro) e davanti a
lui Basso, Scantamburlo e Serafini, oltre a Boccaccini. A centrocampo i centrali
saranno Marta e Giordano, guarito dall’influenza, mentre sugli esterni
agiranno Barison e uno tra Cazzola e Nonis (favorito il primo che giocherebbe a
destra). In attacco Giraldi supporterà Borneo.
Probabile
formazione (4-4-1-1): Ginestra; Vezzosi
(Basso),
Scantamburlo, Serafini, Boccaccini; Cazzola (Nonis), Giordano, Marta, Barison;
Giraldi; Borneo.
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I PRECEDENTI
Sfida inedita quella tra
Vis Pesaro e Catanzaro. L’unico precedente è quindi quello dell’andata, in
una calda domenica di fine agosto, con la città di Catanzaro ancora ubriaca di
felicità per il ripescaggio di quattro giorni prima. In un “Ceravolo”
vestito a festa si sfidarono due squadre ancora incomplete e rattoppate per
infortuni e squalifiche (mancavano tra gli altri Borneo, Briano e Toledo). Il
Catanzaro partì col piede schiacciato sull’acceleratore e dopo soli tre
minuti Corona – approfittando di una corta respinta di Ginestra – fece
esplodere il “Ceravolo”. Il Catanzaro sembrava avviato verso una facile
vittoria, ma all’inizio della ripresa Giraldi realizzò il pareggio
raccogliendo un cross di Cazzola, con Gentili immobile. A un quarto d’ora
dalla fine ancora Corona superò Ginestra su assist di Ferrigno che aveva preso
in velocità la difesa marchigiana. Finì in un tripudio di bandiere
giallo-rosse.
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I TIFOSI
La Vis Pesaro continua ad
essere tra le squadre meno seguite del girone. 17° posto con una media di 1433
spettatori a partita nelle otto gare fin qui disputate al “Tonino Benelli”,
l’angusto stadio pesarese capace di contenere 4.050 spettatori. Solo 740 gli
abbonati. All’andata giunsero al “Ceravolo” solo una decina di ultras
pesaresi, scarsi come numero, ma da elogiare per attaccamento alla maglia visto
che l’ufficializzazione dei calendari arrivò a meno di quattro giorni dalla
partita.
Ivan
Pugliese