LA SQUADRA
Nel
turno pasquale di campionato il Catanzaro ospiterà domani pomeriggio al
“Ceravolo” la Sambenedettese, rinata dopo il mercato di gennaio e decisa a
giocare tutte le carte a sua disposizione pur di accedere ai play-off. La
squadra di Gaucci appare trasformata rispetto alla sfida d’andata quando
costrinse il Catanzaro allo 0-0, nonostante l’inferiorità numerica per gran
parte della gara. Un clamoroso via vai di giocatori ha caratterizzato il mese di
gennaio nella cittadina adriatica. Anche la guida tecnica è cambiata: cacciato
“finalmente” Sauro Trillini, inviso alla maggior parte della tifoseria, la
squadra è ora nelle mani di Vullo, ex allenatore dell’Avellino prima
dell’avvento di Zeman. Sono tanti dunque i volti nuovi, a partire dal secondo
portiere (Di Dio al posto di Mancini). In difesa è arrivato Pedotti dalla
Reggiana, 6 presenze in B con la Lucchese, mentre sono partiti Cazzola, Di Bari
e Quondamatteo, poco utilizzati peraltro da Trillini. A centrocampo, ceduti
Criniti e Doumbia, sono approdati alla corte di Gaucci due calciatori di
categoria superiore: Maschio (dalla Salernitana), 37 partite in B con i campani
e un’esperienza in A col Bologna, e Filippi (dal Perugia), 13 presenze tra i
cadetti col Cittadella. L’attacco è stato completamente rinnovato: confermati
Bifini ed Esposito (peraltro arrivato nelle Marche a stagione iniziata), Gaucci
ha portato a Perugia la coppia di bomber Scandurra-Zerbini e ha ceduto alla Vis
Pesaro Cacciatori. Dalla Vis è arrivato in cambio Tino Borneo, 11 gol con i
bianco-rossi e attuale capocannoniere del girone con 19 reti, insieme al suo
compagno di reparto Martini, 7 presenze in B col Padova. Oltre ai due ex
pesaresi, Vullo ha a sua disposizione anche Fanesi, sambenedettese doc,
prelevato dalla Reggiana, e Kanjengele, girato alla Samb dal Catania. Vullo è
riuscito a plasmare un undici finalmente competitivo, a immagine e somiglianza
dell’Avellino che stravinse il campionato dello scorso anno. Un 4-4-2 con uno
dei due esterni di centrocampo molto offensivo. Grazie all’ampio organico,
Vullo ruota spesso i suoi giocatori, rendendo difficile l’individuazione di
una formazione titolare. Davanti al portiere Aprea, la difesa a 4 è composta da
Taccucci e Manni sulle fasce, Pedotti e Franchi centrali. Spesso sono impiegati
anche Cottini e Petterini, con Taccucci spostato al centro della retroguardia. A
centrocampo i centrali sono Filippi e Napolioni (ma ampio spazio anche a
Camillucci e Gennari, rimessosi da un serio infortunio), mentre sulle fasce
agiscono Maschio a destra e un ritrovato Esposito a sinistra. In attacco la
coppia titolare è formata da Borneo e Fanesi (ma Martusciello e Kanjengele
scalpitano e potrebbero tornare molto utili in queste ultime partite). Le
ambizioni della nuova Samb saranno messe a dura prova domani dalla trasferta di
Catanzaro: un test probante per i marchigiani a caccia di un posto per i
play-off.
Formazione
tipo (4-4-2): Aprea; Taccucci, Pedotti, Franchi, Manni; Maschio, Filippi,
Napolioni, Esposito; Borneo, Fanesi.
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FOCUS
ON
L’attenzione
di “Focus On” è rivolta questa settimana verso il capocannoniere del girone
B della serie C1: quel Costantino Borneo già protagonista della nostra rubrica
quando vestiva la maglia della Vis Pesaro. Sarà la seconda sfida dell’anno
tra il bomber milanese e Giorgio Corona: Borneo saltò infatti la prima di
campionato (quando Corona siglò una doppietta alla Vis Pesaro), ma si rifece al
ritorno realizzando il rigore della vittoria per i marchigiani, proprio il
giorno prima del suo passaggio alla Samb. Ora il distacco di Corona è di due
segnature. Borneo ha realizzato 19 gol, 11 dei quali con la maglia della Vis, 6
su calcio di rigore. Corona è fermo a 17 con tre tiri dal dischetto messi a
segno. Così come il bomber palermitano, anche Borneo non ha mai giocato in
serie B, nonostante l’età ormai avanzata (32 anni a settembre). Il
centravanti della Samb è nato a Milano, è alto 1 metro e 80 per 75 chili,
calcia preferibilmente col sinistro e ha un’ottima tecnica di base. La sua
carriera inizia alla fine degli anni ’80 con la lunga trafila nelle giovanili
del Milan e qualche esperienza con la prima squadra, gli invincibili di Sacchi.
I primi anni non sono dei migliori: Borneo gioca in serie C con Olbia e
Palazzolo, poi nei dilettanti con il Corsico e il Poggibonsi (due anni). Solo
nella seconda stagione coi toscani, riesce a mettersi in evidenza, realizzando
13 gol in 31 partite. Arriva la chiamata della Lodigiani in C1 (5 reti in 22
partite), poi l’esplosione a Viterbo in C2, dove contribuisce alla promozione
dei laziali con 18 gol in 31 gare. Da quel giorno soltanto C1 per Borneo, che
nel 1999-2000 segna 11 gol con la maglia della Cremonese. L’anno successivo si
trasferisce a Lucca dove realizza 12 reti nella prima stagione, ma l’anno
successivo viene ceduto alla Vis Pesaro durante il mercato di riparazione. Per
la squadra del patron Bruscoli, Borneo segna 31 reti in due anni effettivi,
prima della chiamata di Gaucci. Con la maglia rosso-blu Borneo ha giÃ
realizzato 8 gol, entrando nel cuore dei tifosi e spingendo la Samb verso una
rimonta difficile, ma non impossibile.Â
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VERSO
CATANZARO-SAMBENEDETTESE
La
Samb arriva alla sfida con il Catanzaro dopo una sonante vittoria nel derby con
la Fermana (5-0) che segue una bruciante sconfitta nello scontro diretto per i
play-off con il Benevento (4-0). La sconfitta in terra sannita è l’unica
subita dai rosso-blu nel girone di ritorno, nonché l’unica sconfitta esterna
di tutto il campionato. La Samb, infatti, si è dimostrata squadra da trasferta:
lontano dal “Riviera” ha collezionato 4 vittorie (contro Vis, Giulianova,
Paternò e Foggia), 9 pareggi e una sola sconfitta proprio a Benevento. Dati che
testimoniano per il Catanzaro l’elevato coefficiente di difficoltà della
sfida di domani. La Samb occupa la settima posizione in classifica, a un punto
dal Benevento e a 4 dal Lanciano, attestato al quinto posto. Dopo il Benevento
la Samb è la squadra con più pareggi (ben 13). Ottimo l’attacco (44 gol
segnati), inferiore solo a quello del Crotone (45); abbastanza perforabile la
difesa (31 reti subite), la peggiore tra le prime nove squadre in classifica.
Per
la gara di domenica, Vullo recupererà tutti gli elementi usciti acciaccati
dalla sfida con la Fermana: Taccucci supererà i problemi alla caviglia e
presidierà la fascia destra della difesa; Borneo, affaticato, guiderÃ
l’attacco con Fanesi a fargli da spalla; Franchi, 2 giorni a letto con
l’influenza, guiderà la difesa. Vullo, verosimilmente, confermerà gli undici
che hanno surclassato la Fermana, in particolare i due esterni di centrocampo
Maschio (2 gol) ed Esposito (1 gol) autori di una splendida prestazione.
Probabile
formazione (4-4-2): Aprea; Taccucci, Pedotti, Franchi, Manni; Maschio, Filippi,
Napolioni, Esposito; Borneo, Fanesi.
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I
PRECEDENTI
La
sfida tra Catanzaro e Sambenedettese può essere considerata una classica, anche
se mancava ormai da 15 anni. Considerando solo i precedenti dal 1950 in poi, le
due squadre si sono incontrate 28 volte (20 in B, 8 in C), 14 delle quali al “Ceravolo”.
Il bilancio è assolutamente favorevole al Catanzaro che vanta 8 vittorie, 5
pareggi e 1 sola sconfitta, subita nel lontano ’54-55 (1-0, gol di Traini I).
Alla stagione precedente risale l’unico caso (fino al 7 marzo di quest’anno)
di rinvio di partita per la nebbia al “Ceravolo”. Proprio un Catanzaro-Samb
di 40 anni fa fu sospesa sullo 0-1 (ancora Traini I) e recuperata l’11 aprile
1954: alla fine terminò 1-1. Tra le partite da ricordare, un 3-3 nel 1955-56
con una tripletta di Corti; due vittorie di misura nei primi anni ’60 firmate
Tulissi e Raise; due vittorie a metà degli anni ’70 in due stagioni che
videro la promozione in A dei giallo-rossi: nel ’75-76 2-1 con i gol di
Maldera e Arbitrio, due anni dopo 3-1 con le reti di Palanca, Rossi e Nicolini
(e di Guidolin per la Samb). L’ultima sfida risale al 1988-89: 1-0 per i
giallo-rossi con una rete di Piccinno. In seguito, le traversie societarie dei
marchigiani e il periodo buio dei giallo-rossi non hanno più consentito lo
svolgimento della sfida.
La
“classica” tornerà domani pomeriggio al “Ceravolo” dopo la gara
d’andata al “Riviera” di S. Benedetto del Tronto. Uno 0-0 scialbo e
deludente per il Catanzaro, che giocò in superiorità numerica dal ’32 del
primo tempo per l’espulsione di Manni, ma non riuscì a scardinare il bunker
marchigiano. Le due squadre giocarono in formazione-tipo, ma il Catanzaro prese
subito il comando delle operazioni colpendo due legni con Alfieri e Briano. Poi,
dopo l’espulsione, gli uomini di Braglia non riuscirono più a giocare con
scioltezza, imbrigliati dal muro alzato da Trillini. Tuttavia fallirono alcune
palle-gol clamorose con Alfieri e Toledo (due volte) soli davanti al portiere
marchigiano. Alla fine uno 0-0 che lasciò grandi rimpianti in casa
giallo-rossa.
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I
TIFOSI
I tifosi della Samb hanno
una grande tradizione sia a livello numerico, sia per quanto riguarda gli ultras:
una delle migliori tifoserie della serie C. Nonostante l’annata non certo
felicissima, la media degli spettatori al “Riviera delle Palme” si è
attestata intorno alle 4.500 unità (3° posto nel girone), con 1.610 abbonati
(4° posto). All’andata una bella coreografia colorò la curva rosso-blu (in
contestazione con la società e il tecnico), accogliendo i 1.000 sostenitori
giallo-rossi, giunti a S. Benedetto con venti pullman per la prima trasferta di
massa della stagione. I rapporti con gli UC sono di reciproco rispetto e stima.
Ivan
Pugliese