LA SQUADRA
Il
Martina arriva allo scontro col Catanzaro dopo un periodo non troppo fortunato,
con 5 punti di vantaggio sulla Fermana e 6 sulla Vis Pesaro, le due squadre
marchigiane che attualmente sarebbero costrette a disputare i play-out e che
domenica sono attese da due impegni difficili contro Acireale e Viterbese.
Insomma il Martina dovrebbe dormire sonni tranquilli e raggiungere l’auspicata
salvezza senza eccessivi patemi d’animo, dopo una stagione inevitabilmente
segnata da quella precedente. La sconfitta nella finale play-off con il Pescara
e il mancato ripescaggio estivo in serie B (in favore della Fiorentina) hanno
lasciato pesanti scorie negli animi dei sostenitori pugliesi e della stessa
società . Tutti ricordiamo la clamorosa protesta che attuò il Martina alla
prima di campionato, quando non si presentò al “Tursi” per la sfida col
Giulianova. La stessa protesta delle squadre di B, contrarie alla
“rivoluzione” estiva, ma culminata con la sconfitta a tavolino e un punto di
penalizzazione (in serie B le partite furono invece rigiocate). Come dire: oltre
al danno, la beffa. Così il campionato del Martina è stato tutto in salita.
Mai gli uomini di Auteri hanno dato l’impressione di poter ripetere il
campionato dello scorso anno (con Patania), anche perché la squadra è stata
rivoluzionata. Rispetto alla gara d’andata, tuttavia, non ci sono stati grossi
scossoni nell’organico dei pugliesi. Gli acquisti di Traversa e Valoti a
novembre avevano già rinforzato la squadra. Il presidente Chiarelli, durante il
mercato di riparazione, ha solo puntellato la rosa con l’arrivo dal Brescia di
Gonzales, esterno offensivo ex Salernitana e Cosenza, 9 presenze in A con le
rondinelle (2 quest’anno). Gli altri movimenti di mercato hanno riguardato
soltanto giovani, con un’unica cessione di rilievo: quella del portiere
Maurantonio all’Ascoli. Il 4-4-2 di Auteri prevede quindi, davanti a Narciso,
una retroguardia composta da D’Alterio e Traversa sulle fasce, con Lisuzzo e
Goisis centrali. Ampio spazio anche per l’esperto Erra e il giovane Varriale,
di proprietà della Lazio. A centrocampo le due fasce sono presidiate da
Mancinelli e Gonzales (con ampio minutaggio anche per Macrì, 20enne di proprietÃ
della Reggina), mentre in mezzo Campolattano, Valoti e Danucci si sono spartiti
equamente i due posti in cabina di regia. La coppia titolare dell’attacco
pugliese è formata dal fantasista Mitri e dalla rivelazione William: 25 gol in
due fino a questo momento.
Formazione
tipo (4-4-2): Narciso;
D’Alterio, Lisuzzo, Goisis, Traversa; Mancinelli, Valoti, Campolattano,
Gonzales; Mitri, William.
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FOCUS
ON
Questa
settimana la nostra rubrica è dedicata al tandem offensivo del Martina: la
coppia William-Mitri. Da Silva William è letteralmente esploso in questa
stagione. Pescato in Brasile tre anni fa dagli svizzeri del Bellinzona, dopo una
stagione nella serie B elvetica (7 gol in 13 partite) è arrivato in Italia dove
ha giocato mezza stagione nella Carrarese (5 reti). L’anno scorso ha vestito
la maglia dell’Aquila mettendo a segno 3 reti in 24 partite, prima di essere
scelto dal Martina per sostituire Prisciandaro. L’operazione è andata aldilÃ
di ogni aspettativa, e il 26enne brasiliano di San Paolo ha risposto alla
grande. 15 gol in 25 partite rappresentano un bottino ragguardevole: la stessa
media-gol di Corona (0.6 a partita). Alto 187 cm per 80 kg di peso, William non
è soltanto il classico ariete da area di rigore. Al contrario, essendo dotato
anche di una discreta tecnica di base (buon sangue brasiliano non mente!), non
disdegna il gioco palla a terra, nonostante la stazza. Il perfetto completamento
del tandem offensivo è garantito dalla fantasia e dalla tecnica di Orazio Mitri,
uno dei migliori fantasisti della C1. Alto 1.65 m per 62 kg, il 35enne
attaccante molisano è ormai diventato una bandiera del Martina, con cui ha
centrato il doppio salto dal CND alla C1, segnando 31 gol in tre stagioni, senza
contare i 10 centri di quella attuale. La sua carriera inizia con due campionati
a Campobasso in C1 da riserva. Poi tre stagioni in C2 da titolare con il Castel
di Sangro, prima della sfortunata avventura in B con l’Andria: solo 5 partite
e la cessione a novembre al Nola. L’ultimo anno di C1, prima dell’esperienza
col Martina, è datato ’93-94 con la maglia della Massese. Poi ancora il
Castel di Sangro, prima della scelta definitiva: la Puglia per rinascere. Un
campionato col Tricase (6 gol in 28 partite e due vittorie contro il Catanzaro)
e due stagioni a Nardò (la seconda delle quali funestata da problemi fisici)
sono il preludio ai quattro anni trionfali col Martina. Mitri è un fantasista
puro, con libertà di svariare per tutto il campo, girando attorno a William. Un
tandem che fa paura, ma che all’andata non creò grattacapi alla difesa
giallo-rossa.
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VERSO
MARTINA-CATANZARO
Un
campionato strano quello del Martina, iniziato con la penalizzazione e
proseguito senza grossi sussulti. I pugliesi infatti non sono mai entrati nella
corsa alla promozione, ma al tempo stesso non hanno mai rischiato veramente di
essere coinvolti nella bagarre per la salvezza. Forse questa consapevolezza ha
causato un rilassamento eccessivo, portando il Martina a perdere 4 delle ultime
6 gare. Tuttavia quella più importante è stata dominata e vinta per 4-1 contro
la Vis Pesaro. Domenica scorsa nel derby col Foggia, gli uomini di Auteri hanno
sprecato un doppio vantaggio, per un pirotecnico 3-3 finale (classica partita
spettacolare di fine stagione tra due squadre senza patemi di classifica). Il
Martina ha racimolato finora 38 punti (compreso il punto di penalizzazione)
grazie a 10 vittorie e 9 pareggi. In casa i pugliesi hanno un discreto ruolino
di marcia, avendo collezionato 6 vittorie, altrettanti pareggi e 3 sole
sconfitte (contro Lanciano, Chieti e Acireale). L’unica squadra tra le prime
ad aver vinto al “Tursi” è stata il Benevento. Il Martina ha un attacco
pirotecnico (40 gol segnati, gli stessi del Catanzaro) e una difesa colabrodo
(45 reti subite). Ma in casa i dati sono più confortanti per i pugliesi: 27 gol
realizzati, “solo” 19 subiti Quei pochi punti che mancano all’aritmetica
certezza di giocare l’anno prossimo ancora in C1 potrebbero addirittura non
servire. Tuttavia il Martina appare molto concentrato in vista della sfida del
Catanzaro e poco disposto a regalare punti. A parte la perdurante assenza di
Goisis e le indisponibilità di Varriale e Fabbro, Auteri non ha avuto problemi
durante la settimana. La squadra che ha ben giocato a Foggia sarà quasi
interamente confermata. Intatta la retroguardia con D’Alterio, Erra, Lisuzzo e
Traversa davanti a Narciso. Confermatissimo il tandem offensivo William-Mitri,
le uniche incertezze riguardano il pacchetto mediano. Sicuro del posto solo
Mancinelli a destra, mentre sulla sinistra Macrì potrebbe rilevare
l’argentino Gonzales, assolutamente mediocre e fuori partita a Foggia. In
mezzo Valoti rientra dalla squalifica e Campolattano appare ormai ristabilito,
anche se alcuni fastidi muscolari ne hanno consigliato un utilizzo ridotto
durante la settimana. Potrebbe quindi restare fuori Danucci, anche se è
probabile una staffetta.
Probabile
formazione (4-4-2): Narciso;
D’Alterio, Erra, Lisuzzo, Traversa; Mancinelli, Valoti, Campolattano (Danucci),
Macrì; Mitri, William.
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I
PRECEDENTI
Sono
solo due i precedenti tra Martina e Catanzaro allo Stadio “Tursi”. Il primo
risale a 17 anni fa, stagione ’86-87, proprio in C1. Si giocò nello stesso
periodo (fine aprile) e il Catanzaro centrò al termine della stagione la
promozione in serie B. Finì 1-1 dopo che all’andata il Catanzaro s’impose
per 2-0 (proprio come in questo campionato). Il secondo precedente è invece più
recente: risale a due anni fa e vede il Catanzaro vittorioso in Puglia per 2-1,
con i gol di De Sanzo e Russo che ribaltano il rigore di Prisciandaro. A fine
anno altra promozione, stavolta per il Martina, che conclude la sua cavalcata
dai dilettanti alla C1 con l’ausilio di una clamorosa vittoria per 3-0 allo
stadio “Ceravolo”.
La partita d’andata di
questa stagione si giocò in notturna di lunedì sera, per consentire le riprese
alle telecamere della RAI. Una gara senza storia, con il Catanzaro padrone del
campo per 90 minuti e con Toledo in gran spolvero. Braglia non aveva a
disposizione Ascoli, sostituito da Caterino che giocò una partita superba. Il
Martina era ancora privo dei neo-arrivati Valoti e Traversa, e con Mancinelli a
mezzo servizio. La partita fu decisa da un gran gol di Toledo allo scadere del
primo tempo su cross di Caterino. Il terzino giallo-rosso colpì anche due
legni, imitato da Toledo. Grandi parate di Maurantonio, portiere-rivelazione del
Martina che fu espulso negli ultimi minuti di gara per un fallo da rigore su
Biancone. L’attaccante di Colleferro siglò dal dischetto il raddoppio, tra
l’entusiasmo traboccante dei 9.000 del “Ceravolo”. All’inizio dei due
tempi, una doppia splendida coreografia ricordò Massimo Capraro. Una
cinquantina i tifosi pugliesi giunti in Calabria.
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I
TIFOSI
Dopo l’esaltante
cavalcata dello scorso anno verso la B – interrotta sul più bello – il
Martina ha subito un fisiologico calo nelle presenze allo stadio “Tursi”. La
media è attualmente attestata su circa 2.400 spettatori a partita (8° posto
nel girone), con oltre 900 abbonati (9° posto). Per domenica è prevista
l’iniziativa “Forza Martina”, per cui non saranno validi gli
abbonamenti e gli ingressi di favore. I rapporti tra gli Ultras del Martina e
gli UC sono di reciproca indifferenza. All’andata arrivarono 50 tifosi
pugliesi. Per domenica prevista l’invasione giallo-rossa, anche se è
difficile stimarne la portata. A Catanzaro sono arrivati soltanto 720 biglietti
ed è impossibile ipotizzare quanti sostenitori si recheranno in Puglia senza il
prezioso tagliando.
Ivan
Pugliese