LA SQUADRA
Domenica
in Calabria andrà in scena la sfida tra le due squadre più blasonate del
girone. I tempi del presidente Ceravolo e di Zemanlandia sono lontani, ma le due
società stanno tentando la risalita nelle categorie che contano. Per provare a
reinserirsi in zona play-off il Foggia ha operato una mezza rivoluzione durante
il mercato di gennaio. I rinforzi hanno placato un ambiente molto elettrico,
restio a vivere un campionato di seconda fila. 6 gli acquisti, altrettante le
cessioni. Hanno lasciato Foggia gli attaccanti Greco (destinazione Cremona) e
Pellicori (Benevento), che si erano contesi per tutto il girone d’andata il
ruolo di centro-boa; il centrocampista difensivo Mariniello, approdato al Lecce,
che ha già esordito nella trasferta di Ancona; la mezza punta Costanzo (al Sora);
infine, Moro e Quinto, due giovani mandati a fare esperienza nelle serie
inferiori.
Per
compensare le partenze sono arrivati tre attaccanti. Il giovane nigeriano
Enyinnaya dal Bari, 19 presenze e 2 gol in serie A con la maglia bianco-rossa
(storico il gol all’Inter, quando in coppia con Cassano fecero girare la testa
alla retroguardia nero-azzurra) non dovrà far rimpiangere Greco e Pellicori.
Francesco Marra, che non ha mai giocato quest’anno con l’Igea Virtus, dove
era stato spedito dal Messina, vanta 31 presenze e 5 gol con la maglia del
Catanzaro nel 1997-98. Carmelo Imbriani, 32 presenze e 3 gol in A col Napoli, 3
stagioni a Cosenza, è arrivato in terra dauna dopo il mancato accordo con il
Benevento, con cui aveva giocato l’anno scorso prima dell’infelice
esperienza a Salerno. A centrocampo, nello scambio che ha portato Costanzo a
Sora, è arrivato Faieta, 28enne con 15 presenze e 1 gol in maglia bianco-nera
in questa stagione, dopo 2 anni a Teramo. Gli altri due acquisti sono Creanza e
La Rosa, giovani pugliesi che difficilmente troveranno spazio tra i titolari.
Dopo
il mercato di gennaio, il 3-4-3 di Marino prevede, davanti al portiere Rossi, i
tre difensori Chiecchi e Pennacchietti (che possono giocare indifferentemente al
centro o a sinistra) e Sapienza (sempre in ballottaggio con Mengo) a destra; la
linea mediana è composta da Brutto a destra, Stefani e Faieta al centro,
Silvestri a sinistra; in attacco il nuovo centravanti è Enyinnaya con Da Silva
a destra e Del Core a sinistra. Il colpo migliore del mercato foggiano è stato
proprio la mancata cessione Umberto Del Core. Con lui ed Enyinnaya i tifosi
rosso-neri possono sognare il rientro nella zona play-off, anche se le cessioni
di Mariniello e Costanzo hanno tolto qualità alla zona centrale del campo.
Vedremo quanto l’innesto di Faieta e l’esperienza di Catalano riusciranno a
compensare le partenze eccellenti in questo reparto.
Formazione tipo (3-4-3):
Rossi; Sapienza (Mengo), Chiecchi, Pennacchietti; Brutto, Stefani, Faieta,
Silvestri; Da Silva, Enninaya, Del Core.
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FOCUS
ON
L’obiettivo di “Focus
On” è puntato questa settimana su Umberto Del Core, 24enne attaccante barese,
vero e proprio gioiello della società rosso-nera, nonché oggetto del desiderio
di molte squadre, anche di categoria superiore. Proprio a gennaio, durante il
mercato di riparazione, numerose società hanno bussato alla porta di Vitale per
chiedere informazioni su Del Core. La cifra richiesta dal Foggia è stata
ritenuta troppo alta anche dal Catanzaro che lo aveva inserito nella lista dei
preferiti, prima di puntare su Luiso. Fino alle 13 di sabato scorso Del Core
sembrava in procinto di lasciare Foggia, direzione Rimini. Ma alla fine il
trasferimento è saltato per la gioia dei tifosi foggiani, mentre la societÃ
avrebbe volentieri incassato i soldi della sua cessione.
La carriera di Del Core si
snoda principalmente attraverso le piazze pugliesi. L’esordio è a Bisceglie,
dove gioca solo 5 partite in 2 anni, prima di andare ad Altamura nel CND. Poi un
anno nella stessa categoria, ma alla Renato Curi, dove segna 8 gol, prima del
ritorno a casa e tra i professionisti con il Tricase. Qui segna 19 gol in due
stagioni e viene notato dall’Ancona, che a settembre 2001 lo gira al Taranto e
a gennaio 2002 lo cede al Foggia. Nella sua prima mezza stagione in maglia
rosso-nera realizza 4 gol in 14 partite. L’anno scorso conduce il Foggia alla
C1 segnando 19 reti. In questo campionato è già a quota 8 (in 18 gare),
nonostante tutte le voci su un suo possibile addio. Nel corso della sua carriera
Del Core ha dimostrato di essere una vera e propria bestia nera per il
Catanzaro. Nel ’99-2000 con la maglia del Tricase regala ai pugliesi una
storica vittoria al “Ceravolo” (0-1), ripetendosi con un’altra segnatura
nella gara di ritorno (umiliante sconfitta per 4-1 dei giallo-rossi). Negli anni
successivi Del Core segna altri quattro gol al Catanzaro, uno col Tricase, tre
con la maglia del Foggia. Il più pesante consente ai rosso-neri di sbancare
l’anno scorso il “Ceravolo” (1-2).
Alto 1 metro e 77
centimetri per 69 chili, “l’angelo biondo” preferisce partire dalla fascia
sinistra per incunearsi grazie alla sua velocità nelle difese avversarie.
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VERSO
FOGGIA-CATANZARO
Il
Foggia esce in questi giorni da una fase difficile del suo campionato. I
risultati non esaltanti hanno creato malumori nella tifoseria. Il mercato ha
portato problemi al mister Marino, costretto a trovare nuovi equilibri per la
squadra. Infine, dopo la vittoria di domenica scorsa con la Fermana (2-1), è
nata una dura polemica tra la società e Marino. L’allenatore non ha gradito
alcune dichiarazioni del patron Vitale sull’obbligo per il Foggia di
raggiungere i play-off, dopo l’arrivo dei rinforzi. Marino sembrava vicino
alle dimissioni o all’esonero, ma il caso è rientrato.
Il
Foggia si trova adesso a 29 punti, otto meno del Catanzaro, 15 dei quali
ottenuti in casa e 14 in trasferta. I rosso-neri sono tornati domenica alla
vittoria casalinga dopo tre sconfitte consecutive. Il rendimento esterno è
invece molto positivo. 3 vittorie (contro Chieti, L’Aquila e Fermana), 5
pareggi (Acireale, Samb, Sora, Giulianova, Martina) e una sola sconfitta a
Crotone. 7 i gol fatti, solo 4 quelli subiti: sintomo di una chiara
predisposizione al contropiede e di una marcata difficoltà – a causa degli
attaccanti brevilinei – a superare le difese schierate.
In
vista di domenica, l’unico problema per Marino è la squalifica di Stefani, in
un reparto già provato dal mercato. In difesa saranno confermati Chiecchi e
Pennacchietti, con Sapienza favorito su Mengo. A centrocampo, Brutto e Silvestri
sulle fasce, Faieta e Catalano (sostituto di Stefani) al centro. Da Silva,
Enyinnaya e Del Core in attacco, dove Marino deve valutare la disponibilità per
la panchina dei nuovi arrivati Marra e Imbriani, entrambi a digiuno di partite
in questa stagione. Improbabile, ma non impossibile, uno schieramento più
coperto con l’inserimento di Mengo in difesa, lo spostamento di Sapienza a
centrocampo e quello di Faieta in attacco, con il sacrificio di una punta (Da
Silva).
Probabile formazione (3-4-3):
Rossi; Sapienza, Chiecchi, Pennacchietti; Brutto, Catalano, Faieta, Silvestri;
Da Silva, Enninaya, Del Core.
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I
PRECEDENTI
La
sfida di domenica sarà addirittura la 52esima tra le due squadre. Molti dei
precedenti risalgono agli anni ’40-’50. Dal 1960 gli incontri al
“Ceravolo” sono stati ben 17: 1 in serie A (3-1 per il Catanzaro grazie
all’autorete di Pirazzini e ai gol di Improta e Michesi); 10 in serie B con 5
vittorie giallo-rosse, 4 pari e 1 sconfitta; 2 in C1 con 1 vittoria per parte; 4
nelle ultime 4 stagioni di C2 con 2 vittorie per il Catanzaro, 1 pari e 1
sconfitta (l’anno scorso 1-2 gol di Greco, Moscelli (r) e Del Core). In totale
9 vittorie calabresi, 3 pugliesi e 5 pareggi. 27 i gol giallo-rossi, 16 quelli
rosso-neri.
All’andata
il Catanzaro sfoderò una prestazione straordinaria espugnando lo
“Zaccheria” per 3-1. Le due squadre scesero in campo in formazione-tipo, ma
non ci fu storia dopo l’ipoteca messa sull’incontro dal Catanzaro nel corso
dl primo tempo. Dopo 18 minuti il vantaggio giallo-rosso con Ferrigno, su
splendido assist di Toledo, e al ’38 il raddoppio di Corona dopo una grande
azione personale (pallonetto a superare l’avversario e tiro al volo). A
cavallo dei due tempi la reazione foggiana con qualche azione pericolosa, il
palo scheggiato da Silvestri e il rigore fallito da De Zerbi che tagliò
definitivamente le gambe ai rosso-neri. Vano il gol al ’91 di Greco. Palla al
centro, Corona s’impossessa della sfera, parte verso la porta del Foggia, fa
fuori 4 avversari, ma viene atterrato in area. Rigore trasformato dallo stesso
bomber giallo-rosso per il tripudio dei 400 sostenitori calabresi giunti allo
“Zaccheria”.
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I
TIFOSI
Anche come seguito di
pubblico Foggia e Catanzaro sono di categoria superiore. Il Foggia è secondo
solo al Catanzaro nel girone B della serie C1 con una media-spettatori nelle
gare casalinghe pari a circa 6.000 unità e con 2.424 abbonati. Previsti sugli
spalti del “Ceravolo” circa 500 supporters rosso-neri, grazie anche ai buoni
rapporti tra gli Ultras foggiani e gli UC.
Ivan
Pugliese