“Anche prescindendo dalle fonti giornalistiche, sul sito di Legambiente, nell’ambito della presentazione del bilancio del tour 2012 sullo stato di salute del mare italiano di Goletta Verde si legge: ‘’Calabria, Liguria e Campania le ultime della classe, con 19, 15 e 14 punti critici ‘’; ‘’Ancora una volta sul podio del mare più inquinato troviamo la Calabria e la Campania, rispettivamente con 19 e 14 punti inquinati”; “Bollino rosso per Calabria, Liguria e Campania nella classifica per numero di punti inquinati secondo le analisi di Goletta Verde. Come lo scorso anno si conferma al primo posto la Calabria, con 19 punti inquinati (uno ogni 38 km di costa) su un totale di 24 campioni prelevati”.
“A tutela della Regione – scrive Scopelliti – nella lettera inviata da Scopelliti al Presidente di Legambiente – riservo ogni iniziativa in tutte le sedi opportune, non fosse altro perché il testo pubblicato associa indebitamente delle analisi effettuate sulle foci di alcuni corsi d’acqua con la generale balneabilità e con l’inquinamento di tutte le coste calabresi, estese per circa 800 chilometri”. Il Presidente Scopelliti, in pratica, ha chiesto all’associazione di fornire: i criteri adottati per la scelta dei 24 siti in cui sono stati effettuati i campionamenti delle acque e l’ubicazione esatta dei siti; i parametri adottati per determinare il valore numerico dei dati prodotti; il metodo prescelto per determinare la rappresentatività del periodo di indagine (numero del prelievo di campione su giorno/settimana/mese/anno); il sistema analitico applicato in riferimento alle normative vigenti; i dati dei campionamenti ed i rapporti di prova delle analisi effettuate in prossimità dei maggiori centri urbani costieri; i dati dei campionamenti ed i rapporti di prova delle analisi effettuate in prossimità dei maggiori centri turistici; i dati dei campionamenti ed i rapporti di prova delle analisi effettuate in prossimità dei maggiori centri industriali.
Scopelliti sottolinea che “l’attuale amministrazione regionale sta sostenendo sforzi enormi per garantire un mare balneabile e spiagge pulite, al fine di preservare la salute dei cittadini calabresi e dei turisti e consentire la fruibilità dell’incomparabile patrimonio ambientale della Calabria. Ciò – aggiunge Scopelliti nella missiva – è attestato dai dati forniti dall’ARPACAL, che esegue le sue analisi sulla base di criteri scientifici e in ossequio ai parametri di legge”.