Bar Mangialavori

Sconfitta giusta, non siamo fenomeni. Umiltà e dedizione, nulla e’ perduto

Il Catanzaro perde pur giocando “in casa”, con oltre 2500 tifosi al seguito
Fiducia nelle nostre possibilità, e massima umiltà: “Preferite la nostra posizione o quella del Crotone?”
Braglia: ”Se vinciamo merito a tutti se perdiamo la colpa e’ di tutti. Io voglio fare bene nella prossima gara per fare piacere a questa gente, solo loro meritano questa gioia”

I commenti a freddo dei tifosi ascoltati per la rubrica del ‘Bar del lunedì’ sono duri, realistici e come sempre mirati a sostenere al massimo la serenità della squadra. Li riassumiamo di seguito.
“A Martina si giocava in casa, e nonostante il problema biglietti che ha scoraggiato la meta’ dei nostri che e’ rimasta a casa, eravamo più noi di loro sugli spalti, chi dice il contrario cerca solo scusanti. Sosterremo la squadra come sempre anche in casa contro il Teramo ed a Chieti, gli siamo stati vicini per anni nell’anonimato, sarebbe illogico non farlo ora. A coloro che fanno commenti infelici o troppo entusiastici come accaduto in modo irritante in questi ultimi giorni, chiedo solo di tacere e di esercitare la propria libertà di espressione lontano dal Ceravolo, serve solo tranquillità’ umiltà e dedizione, mancano due gare e siamo in corsa non dimentichiamolo, niente e’ deciso”. Questo era il commento di Massimo, 38 anni al servizio delle Aquile.

Una sconfitta meritata, niente da dire, abbiamo giocato male senza dare fastidio al Martina attaccando inizialmente con una sola inspiegabile punta avanzata. Proprio contro il Martina che ha un super attacco con 42 gol all’attivo (due in + del Catanzaro) e con 29 reti segnate nel girone di ritorno, il migliore dell’intera C1 e C2 nella seconda fase, si doveva fare qualcosa di più per limitare il loro gioco rapido offensivo.
Errore di lettura, durante e per alcuni prima della gara, visto che i primi minuti sembravano incanalare il match su binari giallorossi. Purtroppo in seguito, pochi palloni sono stati veramente pericolosi per il loro portiere. Il Catanzaro era e rimane una buona squadra, questo sia chiaro. Una partita giocata malissimo ci può stare; ma che rimanga una. Riteniamo giusto non dire altro e rispettiamo il pensiero di “Sven-Goran” Braglia, “tutti colpevoli”, palla al centro e pensiamo alla prossima senza polemiche ed inutili “pistolotti” a questo ed a quello.
Confidiamo nel nostro allenatore, siamo sicuri che sapra’ catechizzare i giocatori ed esortarli a comprendere che ci giochiamo tutto in questa finale di “play-ON” con andata (Teramo) e ritorno (a Chieti). Una finale atipica, in cui, contrariamente alle altre, il Catanzaro non ha il doppio favore di giocare l’ultima in casa e di mirare anche al pari, vuoi vedere che …
Sembrava scritto nelle parole del nostro condottiero Pierino detto la peste: “ Questo campionato si deciderà all’ultima partita, e noi non ci faremo trovare impreparati lo giocheremo fino alla fine pensando ad una gara alla volta, degli altri non ci frega nulla guardiamo solo in casa nostra”.

Salvatore, tifoso di carriera, rincara la dose: “Abbiamo perso giustamente, meritano una bella lavata di testa, erano molli, non mettevano il piede come al solito. Ma non condivido il pessimismo. Si deve avere fiducia ed essere UMILMENTE contenti. Il Catanzaro fuori casa non ha mai brillato più di tanto. Nelle ultime tre gare, Aquila, Taranto, Martina, abbiamo affrontato tre squadre motivatissime. Possibile aggancio al Paterno’ con play-out invece di retrocessione diretta per l’Aquila. Ultima spiaggia play-out per il Taranto, Punti salvezza per il Martina che domenica va a Benevento, e poi avrebbe avuto uno scontro terribile, in casa contro la Fermana.
Tre squadre che si giocavano il campionato, alla pari del Catanzaro, e bene o male noi abbiamo fatto sei punti su nove. Non vedo il motivo per non essere fiducioso. Preferite la nostra posizione o quella del Crotone? naturalmente le prossime due devono essere due vittorie; perché anche il Crotone giocherà contro due squadre appagate o appagabili, Foggia e Sambenedettese.”

Ci associamo all’appello della fiducia e dell’umiltà, nessuna aria da prima donna. Inneggiamo alla calma nessun pessimismo, perché dati di fatto alla mano ancora mancano due gare e siamo splendidamente in ballo, ma non dimentichiamo che ci sono ancora almeno 180 minuti di duro umile e grintoso lavoro da fare. Ieri anche nella sconfitta, a fine gara, i tifosi hanno incitato la squadra in modo possente e convinto, un atto di grandissima sportivita’ ed amore. Il pubblico c’e’, sta facendo egregiamente la propria parte e meriterebbe un grandissimo regalo, questo i giocatori devono avercelo sempre in testa. Ti sosterremo sempre piu’.

D.P.

Autore

Davide Pane

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