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Sconfitta che sa di beffa per il Catanzaro

Scritto da Redazione

La rete decisiva dei grigiorossi arriva al novantesimo. Una buona ripresa non premia la squadra di Caserta

ANTICIPO DELLA SESTA GIORNATA

Per l’anticipo di Serie B valido per la sesta giornata d’andata di campionato, in una serata dal clima ideale per giocare a calcio, si presentano al Nicola Ceravolo 9.316 spettatori, compresi 37 ospiti provenienti da Cremona.

Di fronte al Catanzaro c’è una Cremonese con molte assenze, ma grazie alla profondità della rosa riesce a schierare una formazione di tutto rispetto. Un punto separa le due squadre in classifica: il Catanzaro ha sei punti, mentre la Cremonese ne ha sette, prima dell’inizio della gara.

I DUE SCHIERAMENTI

Il tecnico dei grigiorossi, Stroppa, fa esordire dal primo minuto il giovane Moretti nella difesa a tre, composta da Bianchetti e Antov. Le assenze in attacco sono compensate da una sorta di 3-5-1-1, con Vazquez che gioca da sottopunta alle spalle di De Luca. Il Catanzaro ripropone per 10/11 la formazione che ha impattato a Cittadella nel turno precedente; l’unica variazione è l’ingresso in campo dal primo minuto di D’Alessandro al posto di Buso. Caserta risponde pertanto al suo collega Stroppa con un 4-4-2, con l’ex di Pisa e Monza D’Alessandro che ha libertà di svariare da sinistra verso il centro.

TOTO’ SCHILLACI

Il minuto di raccoglimento per l’eroe di Italia ’90, Totò Schillaci, è davvero sentito da tutto il pubblico. In un silenzio assordante, seguito da un lunghissimo applauso, il pubblico del Ceravolo ricorda un calciatore avversario per i giallorossi, ma che ha lasciato ricordi indelebili nella sua luminosa carriera. In seguito, gli Ultras del Catanzaro esporranno anche uno striscione (iniziativa a cui parteciperanno altre curve di tutta Italia) chiedendo la verità riguardo alla questione che concerne l’ex calciatore Denis Bergamini, deceduto in circostanze anomale 35 anni fa.

LA CREMO PARTE FORTE

La qualità della squadra di Stroppa, imbottita di esterni e mezze punte, con calciatori adatti sia nella fase di palleggio sia nella fase di pressing, emerge sin dai primi minuti. Le difficoltà iniziali del Catanzaro sono palesi quando c’è da tenere palla. Il pressing alto sui centrocampisti costringe i giallorossi a non gestire il pallone come vorrebbero. La rete di Castagnetti arriva al quinto minuto ed è fortunosa e casuale: da un angolo, Castagnetti scodella un tiro-cross fastidioso che sorprende, taglia l’area di rigore e sbatte davanti a Pigliacelli, che vede solo il pallone insaccarsi alle sue spalle. L’inerzia della partita è a favore della Cremonese, e il Catanzaro, che ha subito il colpo, potrebbe essere immediatamente punito con il raddoppio, ma una conclusione di Vazquez, favorita da un rimpallo di Antonini, termina alta.

Il primo squillo dei giallorossi arriva all’undicesimo con una bella percussione di Bonini, che trova Iemmello pronto alla conclusione, ma chiude troppo il destro e la palla termina di poco al lato. Fino al pareggio giallorosso, sarà sempre la Cremonese a menare le danze, creando qualche altra situazione di pericolo. Il tema della partita rimane sempre lo stesso: il Catanzaro ha difficoltà a gestire il pallone, con gli esterni bloccati sulle loro corsie e poco incisivi, e con i due attaccanti Biasci e Iemmello che non trovano modo di scaricare palla ai propri compagni. Questo è dovuto sia alla giornata non proprio brillante di Iemmello (emblematica è l’ammonizione per proteste subita al 35^) sia al fatto che esterni e centrocampisti giallorossi, essendo troppo distanti, non facilitano il respiro della manovra e ogni palla persa provoca una ripartenza grigiorossa.

Proprio quando il Catanzaro sembrava sul punto di capitolare per la seconda volta, con l’ex Vandeputte che arriva in ritardo su un cross di Collocolo, i giallorossi si svegliano e trovano il pareggio. È una grande giocata quella del duo Situm-Compagnon, che in velocità tagliano a fette la corsia presidiata da Vandeputte e Sernicola. Compagnon si presenta a tu per tu, decentrato sulla destra, e con un preciso sinistro regala il pareggio al Catanzaro. Nei minuti restanti, la Cremonese tenta di nuovo il sorpasso, ma sia De Luca sia Vandeputte sciupano le occasioni, non trovando la stoccata vincente.

RIPRESA D’ASSEDIO PER I CATANZARO MA LA BEFFA ARRIVA AL 90^

Le due squadre entrano nel secondo tempo con gli stessi effettivi che avevano concluso la prima frazione. È un altro Catanzaro adesso e lo si capisce sin dai primi minuti. Un’azione d’angolo porta a un colpo di testa di Bonini al terzo minuto, e Antov deve ricorrere alle maniere forti per fermare Compagnon. Caserta capisce che l’inerzia del match sta cambiando e varia l’assetto tattico. Entrano, nell’ordine, Cassandro e Pagano per D’Alessandro e Compagnon, e poi Pittarello, che rileva il capitano Iemmello. A seguire ci sarà un altro doppio cambio, con fuori gli stremati Biasci e Pompetti per Koutsoupias (esordio per il greco) e Seck.

La partita è cambiata: ora è il Catanzaro a fare la partita, che arriva prima su tutti i palloni e trova spesso Pittarello, che finalmente tiene impegnati i difensori grigiorossi. Una conclusione di Pagano da ottima posizione termina alta. Il Catanzaro adesso crea apprensione alla retroguardia grigiorossa, che non riesce più a trovare respiro nella manovra. Antov, su corner battuto da Petriccione, per poco non infila la sua porta, ma l’arbitro, con una direzione davvero insufficiente, non concede il corner che avrebbe consentito ai giallorossi di dare continuità al loro pressing. Un rimpallo in area sul bulgaro provoca le proteste catanzaresi che vorrebbero un fallo di mano ma non accade nulla.

Il calcio è crudele: se i cambi del Catanzaro avevano contribuito a cambiare la partita, con i giallorossi che avrebbero meritato la vittoria, l’ingresso di Johnsen e Barbieri si rivelerà decisivo, perché saranno loro due a regalare, dopo 36 anni, la vittoria della Cremonese al Ceravolo. Un lancio di Castagnetti non trova adeguatamente piazzata la linea difensiva catanzarese e, dopo un magico controllo a seguire, Johnsen trova l’accorrente Barbieri, che a tu per tu con Pigliacelli deve solo depositare la palla in rete.

Un lungo consulto al VAR tiene sulle spine pubblico e calciatori in campo, ma alla fine Pezzuto indica il centrocampo assegnando la rete, poiché la posizione del norvegese è ritenuta valida e non in offside, come segnalato dal collaboratore di linea. I sei minuti di recupero non bastano al Catanzaro, che perde la sua imbattibilità casalinga e rimane ancorato nelle sabbie mobili della classifica.

RIPARTIRE IMMEDIATAMENTE IL CAMPIONATO E’ SOLO AGLI INIZI

Perdere fa sempre male e questo è innegabile, ma siamo stati sconfitti al 90’ contro una squadra molto più forte, che ha dato continuità alla scorsa stagione rinforzandosi in modo significativo e che è la strafavorita per la promozione in A.

D’altra parte, il Catanzaro è un team nuovo, partito in ritardo, con una nuova conduzione tecnica, un nuovo direttore sportivo, un nuovo direttore generale e molti calciatori arrivati da poco, assemblati in un nuovo progetto tecnico e giunti solo venti giorni fa.

È in questi momenti che dobbiamo dimostrare tutti la forza di uscirne insieme. Dopo due anni di vittorie e di calcio spettacolo, questo è il momento più difficile per il Catanzaro, sia per la squadra, in particolare per tutti quei calciatori rimasti che ci hanno regalato momenti indimenticabili, sia per la società e per i tifosi che, ieri, a fine partita, nella stragrande maggioranza, hanno sostenuto la loro squadra e applaudito anche dopo la sconfitta.

Sei punti in sei partite non sono sicuramente un grande bottino, ma il campionato entrerà nel vivo a breve e, pur senza negare che le difficoltà ci siano, è proprio in questi momenti che bisogna fare gruppo e mettere da parte i malumori se si vuole raggiungere l’obiettivo primario della salvezza e consolidare questa importante categoria in cui giochiamo. Sappiamo tutti che è facile sostenere quando si vince e che tutti vorremmo vedere sempre il Catanzaro vincente, ma adesso la realtà è un’altra: bisogna solo sostenere il Catanzaro, perché adesso ne ha davvero bisogno.

Redazione 24

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