“Quanto sta accadendo nella discarica di Alli suscita forte preoccupazione. Una situazione che è precipitata negli ultimi mesi ma che, evidentemente, si trascina da anni, frutto dell’irresponsabilità della classe politica e dirigente tutta”. Lo ha detto Salvatore Scalzo, Capogruppo PD al consiglio comunale di Catanzaro.
“Estremamente grave quanto successo con il percolato, prosegue la nota, sostanza altamente nociva ed inquinante, che veniva versato nel vicino fiume di Alli, a solo 1 km dal mare, determinando un gravissimo danno ambientale. La Procura della Repubblica di Catanzaro chiarirà la vicenda, ma già ha fatto intendere che le colpe di ciò che è accaduto vanno distribuite a tutti i livelli”.
“Un sistema complesso quello della gestione e smaltimento dei rifiuti che, afferma ancora Scalzo, in Calabria è accompagnato da un commissariamento lungo ben 14 anni, senza tuttavia raggiungere mai gli obiettivi prefissati, consumando circa un miliardo di euro, che anziché ridurre hanno incrementato il gap che ci divide dalle regioni più virtuose”. Una realtà, quella dei rifiuti in Calabria, che rappresenta lo specchio del Mezzogiorno e della nostra regione in particolare, che ha un grande vuoto normativo in materia, sempre pronta a sperperare danaro pubblico, senza una seria ed efficace programmazione, frutto di una classe dirigente spesso non all’altezza, del malaffare e del mancato rispetto del bene pubblico.
“È inammissibile, prosegue ancora la nota, che la classe politica non si sia accorta, del grave contesto in cui operava il centro di Alli, con la linea del trattamento del percolato non in funzione, e con gli impianti mai veramente a norma, così come riferito dal procuratore Lombardo”. Se si considerano, inoltre, i bassi indici di raccolta differenziata registrati in Calabria e nella provincia di Catanzaro, si comprende quanto fosse prevedibile che in discarica finissero grossi quantitativi di rifiuti organici con la conseguente formazione di una forte dose di percolato, pari, secondo gli inquirenti, al milione di metri cubi.
La magistratura farà il suo corso per chiarire questa delicata vicenda. Tuttavia, a differenza di qualche esponente politico, che in città ha affermato che in pochi giorni la situazione potrà tornare alla normalità, riteniamo che la questione rifiuti in Calabria e nella città di Catanzaro non sia neanche all’anno zero. Per tornare davvero alla normalità, almeno rispetto a quanto ci dicono le norme in materia, servirà tanto lavoro ad ogni livello, dalla Regione alle Amministrazioni provinciali e comunali, in questi anni assenti ingiustificati, nascosti dietro un commissariamento fallimentare. “È opportuno, conclude la nota, aprire sin da subito un tavolo tecnico con Regione, Provincia, Comune, Ufficio del commissario, associazioni di categoria più rappresentative e forze sociali per affrontare il problema in tutti i suoi aspetti”.