Scalzo contro i vecchi del PD. Ma qualcosa non quadra

In politica, si sa, lo sport più praticato è il salto sul carro del vincitore. E nella partita tutta interna al Pd, il carro in questione è diventato quello condotto dal sindaco Renzi, il rottamatore. 

In Calabria -ma non avrebbe potuto essere altrimenti col Pd addirittura commissariato- pare sia già partita la corsa a dimostrarsi renziani fino al midollo. Lo denuncia anche Salvatore Scalzo, ultimo sfidante di Abramo alle comunali e attualmente guida dell’opposizione in consiglio. “Adesso la misura è colma –fa sapere il consigliere– Sia Cuperlo che Renzi devono mettere ordine. Ora. E chiarire, nel Meridione, il loro rapporto con i vecchi notabilati, i molti capibastone legittimamente definiti da Fabrizio Barca, che hanno sottosviluppato o compromesso, spesso irreparabilmente, le potenzialità di questa splendida regione”.

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Un discorso che non fa una piega, specie se pronunciato dal democratico che il quotidiano Europa (in pratica uno dei centri pensanti del Pd) indica come l’arma di Renzi in Calabria.

Che Scalzo non sia un vecchio notabile della politica è chiaro a chiunque, basta guardarlo in faccia o studiarne il curriculum. E a nessun osservatore intellettualmente onesto riuscirebbe d’evitare di notare la differenza che passa tra il giovane esponente Pd e la stragrande maggioranza di chi in città si occupa di “politica”.  

Tuttavia c’è qualcosa che non quadra. A Scalzo in passato è stato contestato, anche in maniera piuttosto stracciona, di essere “sceso” a Catanzaro con l’aria di superiorità dell’emigrante di successo che ritorni a casa per le vacanze. In queste righe gli si contesta invece il contrario: di non aver fatto pesare quella diversità, quella superiorità. E come avrebbe potuto? Innanzitutto contestando la candidatura da capolista di Rosy Bindi in Calabria, candidatura imposta dai vertici del Pd con un atto di forza inutile e a conti fatti dannoso. Rosy Bindi, una che, comunque la si pensi sul suo conto, della vecchia politica è icona da almeno un decennio.

Una che durante la sua strana campagna elettorale calabrese evitò in questo modo (clicca per il video) le telecamere e le domande di Report.

Una contro la quale Renzi non ha mai smesso di scagliarsi. Scalzo ha mai protestato contro ladsc00677-800x450 candidatura dell’ex ministro in Calabria? Non risulta (ma una rettifica davanti all’evidenza è sempre possibile). Ci sono anzi collezioni intere di foto che lo ritraggono nella tipica posizione da inutile-convegno-politico con la Rosy nazionale.

E che dire della geniale trovata di marketing della pausa Morzeddhu in casa di una famiglia catanzarese? Ad accompagnare lo smacchiatore Bersani, all’epoca segretario del Pd e candidato premier, c’erano Scalzo e Pierino Amato.

Attualmente consigliere regionale del Pd, Pierino Amato è probabilmente detentore mondiale del record di accomodamento sopra una poltrona. Per carità, parliamo di un politico navigato che si è sempre misurato con l’elettorato, ma non si tratta esattamente del prototipo di esponente del nuovo Pd che Renzi e magari anche Civati, Barca e Cuperlo hanno in mente.

Si dirà che un morzeddhu è un morzeddhu, e che varrebbe la pena mangiarlo anche al fianco del mostro di LochNess. Giusto, lo faremmo tutti, ma poi che credibilità avrebbe una nostra eventuale campagna anti-mostri?

Si dirà che un convegno politico non è un matrimonio, che a un convegno si possono pure portare visioni diverse. Vero, ma in campagna elettorale ogni gesto è un simbolo, anche stare accanto a questo o quello, per un esponente politico, significa molto.

Si dirà infine che un partito ha delle regole, che la linea del partito, una volta decisa, non si discute, e se lo si fa tutto accade a porte chiuse. E allora dove starebbe la novità offerta da Scalzo? Quale sarebbe la rivoluzione? La giovane età non è sufficiente, non più.

Insomma, che Scalzo denunciando i notabili del suo partito faccia una cosa sacrosanta è piuttosto evidente. Che facendolo un attimo prima, con i notabili non ancora in punto di morte, avrebbe impresso una svolta reale alla  mortifera “vita politica” di questa città, è però indubbio.

Perché sì, il flashmob sarà pure innovativo, ma volete mettere un po’ di coraggio?

Fabrizio Scarfone

@fabriscar

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