Con una lettera, Cgil, Cisl e Uil chiedono al DG ed al Direttoe Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, l’erogazione del spettanze, dovute ai dipendenti. Rocordano che ”tutti gli indicatori socio-economici, la politica, l’economia concordano sul fatto che il potere d’acquisto dei redditi da lavoro dipendente ed il reddito delle famiglie debba essere tutelato recuperandolo al reale potere d’acquisto; insopportabile e’ divenuto il livello di tassazione e le famiglie con il loro reddito non arrivano alla fatidica quarta settimana del mese”.
”Intanto, i lavoratori devono anche scontare – sostengono i Sindacati nella lettera – il forte ritardo nel rinnovo dei Contratti Nazionali, da molto tempo scaduti, che potrebbe consentire di recuperare, seppure in parte, un livello stipendiale di decenza. Una crisi generale, da tutti riconosciuta come emergenza salari, che vede i lavoratori pubblici annaspare per arrivare alla fine del mese con il proprio stipendio che, nel caso dei monoredditi, e’ l’unico ad alimentare il bilancio familiare”. ”Siamo tutti concordi che bisogna affrontare con misure risolutive il problema, per rilanciare i consumi e dare spinta all’economia italiana. Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro – scrivono i Sindacati – al danno dell’attuale situazione di crisi generale vedono aggiungersi la beffa del ”dimagrimento delle buste paga” del mese di Gennaio. L’amara sorpresa dei dipendenti dell’Azienda Mater Domini e’ stata quella di ricevere la busta paga di gennaio ”rinsecchita oltre misura ”poiche’ l’Azienda non ha provveduto a pagare, le spettanze mensili dovute per lavoro notturno, festivo e turnazione”. ”Somme cospicue che, mancando dalla busta paga mensile , pesano tantissimo sui gia’ magri bilanci familiari dei dipendenti. Non e’ tollerabile che l’ennesimo episodio di disorganizzazione gestionale dell’Azienda Mater Domini – sostengono i Sindacati – crei enormi difficolta’ ai lavoratori che gia’ si muovono all’interno delle tante difficolta’ peculiari , piu’ volte denunciate da questo Sindacato, e riferite all’intera organizzazione del lavoro dell’Azienda. Pertanto, la richiesta, in nome e per conto dei lavoratori, e’ quella di provvedere con immediatezza all’erogazione delle spettanze dovute: per non costringere gli stessi a dare corso ad azioni di tutela ma, soprattutto , per non aggiungere ulteriori difficolta’ alla gia’ precaria situazione del lavoro dipendente”.
”Intanto, i lavoratori devono anche scontare – sostengono i Sindacati nella lettera – il forte ritardo nel rinnovo dei Contratti Nazionali, da molto tempo scaduti, che potrebbe consentire di recuperare, seppure in parte, un livello stipendiale di decenza. Una crisi generale, da tutti riconosciuta come emergenza salari, che vede i lavoratori pubblici annaspare per arrivare alla fine del mese con il proprio stipendio che, nel caso dei monoredditi, e’ l’unico ad alimentare il bilancio familiare”. ”Siamo tutti concordi che bisogna affrontare con misure risolutive il problema, per rilanciare i consumi e dare spinta all’economia italiana. Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro – scrivono i Sindacati – al danno dell’attuale situazione di crisi generale vedono aggiungersi la beffa del ”dimagrimento delle buste paga” del mese di Gennaio. L’amara sorpresa dei dipendenti dell’Azienda Mater Domini e’ stata quella di ricevere la busta paga di gennaio ”rinsecchita oltre misura ”poiche’ l’Azienda non ha provveduto a pagare, le spettanze mensili dovute per lavoro notturno, festivo e turnazione”. ”Somme cospicue che, mancando dalla busta paga mensile , pesano tantissimo sui gia’ magri bilanci familiari dei dipendenti. Non e’ tollerabile che l’ennesimo episodio di disorganizzazione gestionale dell’Azienda Mater Domini – sostengono i Sindacati – crei enormi difficolta’ ai lavoratori che gia’ si muovono all’interno delle tante difficolta’ peculiari , piu’ volte denunciate da questo Sindacato, e riferite all’intera organizzazione del lavoro dell’Azienda. Pertanto, la richiesta, in nome e per conto dei lavoratori, e’ quella di provvedere con immediatezza all’erogazione delle spettanze dovute: per non costringere gli stessi a dare corso ad azioni di tutela ma, soprattutto , per non aggiungere ulteriori difficolta’ alla gia’ precaria situazione del lavoro dipendente”.