Medici e pazienti della seconda divisione di medicina dell’ospedale ”Pugliese” di Catanzaro protestano ”per la gravissima situazione che da tempo esiste nella struttura ospedaliera catanzarese a causa dei quotidiani ricoveri indiscriminati”. Con la protesta, i promotori dell’iniziativa hanno inteso evidenziare ”l’insostenibilità della grave situazione che compromette l’erogazione di un’assistenza sanitaria adeguata a causa del ricovero di pazienti in numero superiore alla possibilità di ricevimento della divisione che ha una disponibilità di appena 15 posti letto per le donne e 12 per gli uomini. Malgrado questo stato di cose sia noto – sottolineano in un documento – è prassi comune e costante che il Pronto Soccorso continui a inviare al reparto pazienti, oltre la capienza, da sistemare in barella; pazienti anche in gravi condizioni, se non addirittura in coma, che devono essere gestiti su una barella, con evidente rischio di caduta. ”A volte – dicono gli operatori – si tratta di pazienti con patologie neurologiche o infettivologiche e non si comprende perché le barelle vengono sistemate nella divisione di medicina e non in quella di pertinenza della patologia”. Operatori e pazienti sottolineano anche il fatto che, oltre alle sistemazioni in barella, spesso i pazienti, ricoverati di fatto nella Divisione di Medicina, vengono ”poggiati” in divisioni chirurgiche o di urologia. A nulla, fino ad ora, sarebbero valse le rimostranze dei sanitari di turno, cui spesso viene obiettato che il paziente, o i familiari, rifiutano il trasferimento in altro ospedale ove vi è la disponibilità del posto letto. E questo, in presenza di una grave carenza di personale infermieristico, situazione ben nota alla Direzione dell’Ospedale Pugliese. Infine viene segnalato che, la sistemazione delle numerose barelle poste in ogni luogo, nelle stanze e nei corridoi, ha già causato diversi incidenti tra i ricoverati che sono caduti inciampando in tali ostacoli.
Emanuele Amoruso
