Brevi Intervistiamo

Salvatore Ferragina: «Vivere il Catanzaro è un meraviglioso privilegio»

Scritto da Redazione

Lo SLO delle aquile racconta la sua esperienza e l’amore per i colori giallorossi a poche ore dall’esordio ai playoff con la Feralpisalò

<<Ci siamo, è il momento di giocarsi un anno intero in una manciata di partite. È il momento di fare i conti con tutti gli alti e i bassi che solo una passione profonda, sorprendente, infinita come quella per il Catanzaro può regalare. Quando la distanza verso lo stadio avversario si misura in emozioni invece che in km, quando incroci lo sguardo della tua gente e capisci che  gli anni passati non ce l’hanno fatta a cancellare tutto, vuol dire che è davvero il momento di fermarsi e ringraziare. 

Sì, ringraziare. Perché essere tifosi giallorossi, vivere il Catanzaro nel modo in cui lo viviamo noi, è uno spaventoso e meraviglioso privilegio. Il Catanzaro ci ha accompagnato tutti attraverso gli anni: a volte arrancando, stanco, sfinito che eri pronto a darlo per morto. Altre forte, fortissimo, splendente di una luce propria purissima. 

A volte comparsa, altre protagonista delle nostre vite qualunque. 

Ho visto Mammì, Bivi, Ranieri, Mauro, Palanca. Ho visto il mondo di sopra, con i campioni, le folle, le prime pagine. Ho visto il mondo di sotto, con gli spalti improbabili, le aule dei tribunali, i proclami straccioni. E ho visto soprattutto Noi. Ho visto le nostre facce cambiare, segnarsi, invecchiare. Ho visto i capelli diventare bianchi, i nostri bimbi nascere, uno dopo l’altro. Poi li ho visti crescere e costruire le proprie esistenze, qui o altrove. Ho visto amici e parenti lasciarci, a volte senza preavviso, per sempre. È la vita, funziona così, nulla di sorprendente. Ma è qui che il  Catanzaro ha del miracoloso. Perché un gol dei giallorossi, specie in una partita come quella che stiamo per vivere, è quasi sempre una magia. Ciò che accade tra il momento in cui il pallone è ormai in rete e l’urlo liberatorio del gol appartiene a un tempo che non è oggi e non è ieri. Un tempo in cui non ci sono segni, non ci sono dolori. Un tempo in cui ci siamo tutti, nessuno escluso, ad esultare. Darei ogni cosa per quegli istanti. E allora siamo ragazzi che sognano di calcare quel prato verde, siamo bambini con nostro padre e i suoi amici accanto, siamo adulti, siamo quello che ci pare. 

Il presidente Noto ha deciso di rendere ancora più speciale questa mia storia con il Catanzaro affidandomi un compito bellissimo. Essere SLO dei giallorossi mi ha permesso di conoscere le piccole grandi storie dei nostri tifosi. Mi ha permesso di star loro vicino, di parlarci ogni giorno. Anche con quelli lontani, lontanissimi da Catanzaro. Le telefonate di queste ore dal nord Italia, le raccomandazioni da riferire al nostro presidente (“digli che lo aspettavamo da tanto tempo, digli che non desideravamo altro”), le voci emozionate di chi da anni non vede il Catanzaro a due passi (o poco più) da casa sua, valgono un’intera vita di sacrifici. Sarà bellissimo vedere Catanzaro nelle strade e sugli spalti di una cittadina sul Lago di Garda. Vi guarderò, vi guarderò a lungo, aspettando di sentire quel silenzio sospeso senza tempo, appena prima delle urla scatenate. Vi guarderò aspettando un nostro gol. Sarà bellissimo. E in fondo, se ci fate caso, se ci pensate bene, soltanto un attimo… bellissimo lo è già>>

Salvatore Ferragina 

Slo Us Catanzaro 1929

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