Il bambino, secondo le testimonianze degli stessi medici vibonesi, era arrivato nel tardo pomeriggio nel reparto di pediatria. Nonostante la febbre,appariva vispo (“correva per i corridoi”, ricorda uno dei pediatri). Ai genitori è stato consigliato,per precauzione, di portarlo a Lamezia Terme. Questi, quindi, hanno firmato per l’uscita del bambino dall’ospedale e lo hanno portato a Lamezia con la propria auto. Nella notte, poi, l’improvviso aggravamento, le crisi convulsive ed il decesso.
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I medici che ieri hanno visitato Giuseppe, il bambino di due anni e mezzo morto nell’ospedale di Lamezia Terme, hanno escluso che il piccolo presentasse sintomi che potessero far pensare alla meninginte. E’ quanto si apprende in ambienti ospedalieri a Lamezia Terme. Tutti i medici, da quello di famiglia, passando a quelli del pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia, fino a quelli del pronto soccorso e del reparto di pediatria di Lamezia Terme, nelle cartelle cliniche, infatti, hanno scritto “nessun segno di irritazione meningea”. Giuseppe, dopo essere stato portato, nel pomeriggio di ieri, nell’ospedale di Vibo è stato trasferito in quello di Lamezia Terme perché nel reparto di pediatria del nosocomio vibonese i ricoveri sono stati sospesi nell’ambito di una serie di drastiche misure adottate all’indomani della morte di Eva Ruscio, la sedicenne deceduta durante un intervento di tracheotomia d’urgenza per via percutanea dopo essere stata ricoverata per un ascesso alle tonsille.
PROCURA LAMEZIA APRE INCHIESTA
La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta sulla morte del bambino di due anni e mezzo, la notte scorsa nell’ospedale di Lamezia. La magistratura ha già sequestrato la cartella clinica del piccolo, mentre ancora non è stata disposta l’autopsia. Il piccolo viveva con i genitori a Triparni, una frazione di Vibo Valentia.
La Procura di Lamezia ha anche disposto il sequestro della cartella clinica del bambino nell’ospedale di Vibo Valentia dove il piccolo era stato visitato nel pomeriggio di ieri dai medici del pronto soccorso. L’acquisizione della documentazione è già stata fatta dai carabinieri Secondo quanto si è appreso a Vibo Valentia, intanto, la decisione di portare il piccolo in auto dall’ospedale vibonese a quello lametino, è stata presa dai genitori. I sanitari, infatti, stavano cercando un’ambulanza del 118, ma i genitori, viste anche le condizioni del piccolo che non sembravano particolarmente gravi, hanno preferito portarlo con loro in auto. Il padre del bambino è un muratore trentenne, mentre la madre fa la casalinga. Il piccolo morto era il loro unico figlio.