SALERNO – LâArechi si conferma ancora una volta un tabù per il Catanzaro, che in questo stadio non è mai riuscito a raccogliere il bottino pieno. Anche ieri, infatti, le Aquile sono state sconfitte per due ad uno da una Salernitana già qualificata (e che ha chiuso il girone vincendo tutte e tre le gare) e imbottita di giovani di belle speranze, come il bomber Palladino scuola Juve, autore tra lâaltro del decisivo gol del due a uno, che ha saputo sfruttare al meglio le indecisioni della difesa giallorossa.
Non da buttare, comunque la prestazione della squadra di Braglia, lontana parente di quella che giovedì scorso ha fornito una prova incolore contro la Vibonese. Sono piaciuti soprattutto il carattere e la determinazione con la quale il Catanzaro si è buttato in avanti subito dopo il vantaggio iniziale di Ferrarese, chiudendo i padroni di casa nella propria metà campo e riuscendo anche a pareggiare con un gol del ritrovato Cammarata. Inoltre è parsa in netto miglioramento la condizione fisica della squadra, che sicuramente migliorerà ancora in vista dellâ11 settembre quando i giallorossi affronteranno nella prima di campionato il Bari. E proprio in questo periodo di avvicinamento avrà il suo bel da fare Piero Braglia, che dovrà lavorare molto per far assimilare gli schemi difensivi a Bonomi e compagni, che a loro volta dovranno trovare la giusta sintonia che non permetta loro di compiere gravi errori, come quello che al 12â ha permesso ai padroni di casa di pervenire al vantaggio: Massaro passa in profondità a Ferrarese che approfitta di una dormita generale della difesa giallorossa e fredda Manitta per lâ1 a 0. Pochi minuti prima, precisamente allâ8â Cammarata aveva fallito una ghiotta occasione a porta sguarnita. Poi câè unâaltra fiammata dei granata con Molinaro che da buona posizione spara alto. Da qui fino al 40â sarà solo Catanzaro. Al 25â pericolosa punizione di Carbone che sorvola la traversa. Al 27â Ferrigno, dopo aver fatto fuori, due avversari scaglia un tiro molto potente che supera Botticella ma che si perde sul palo. Al 31â Cammarata vede fuori dai pali lâestremo difensore campano e lascia partire una âpalombellaâ che va a terminare sopra la traversa. Eâ solo la prova generale del gol per il biondo attaccante giallorosso che al 36â con un bel piattone manda la palla alle spalle di Botticella per la gioia dei cento supporters provenienti dalla Calabria. Eâ Lâ1 a 1. Ma tre minuti più tardi lo stesso numero 11 giallorosso fallisce la più facile delle occasioni, colpendo il pallone male a due passi dalla porta. âGol sbagliato gol subitoâ dice la dura legge del calcio, che anche questa volta non si sbaglia. Al 41â cross dalla sinistra di Ferrarese e papera di Manitta con Palladino che in tap-in non perdona. Eâ 2 a 1 e tutti negli spogliatoi.
La ripresa è più fiacca della prima frazione, vivacizzata perlopiù dalle sostituzioni attuate da Ammazzalorso e Braglia. Fa il suo ingresso in campo oltre a Corona e Arcadio anche il neo acquisto Vicari allâesordio con la casacca giallorossa. Il Catanzaro spinge, anche se non con la stessa intensità del primo tempo. Al 56â Ferrigno sfiora il palo con un imperioso stacco di testa. Al 59â un tiro da fuori di Briano si perde tra le braccia del portiere granata. Al 61â gol annullato al Catanzaro per presunto fuorigioco di Carbone. Allâ87â un tiro dai 30 metri di Scarlato va non lontano dalla traversa.
Eâ lâultimo sussulto della partita, lâultima per questa stagione del Catanzaro nella Tim Cup.
Pier Santo Gallo